Nota: dal 20 luglio è on-line il nuovo sito
web dell’ Osservatorio Fumo, Alcol e Droga OSSFAD, organo ufficiale
dell’Istituto Superiore di Sanità che informa e forma in materia di tabagismo,
alcol e tossicodipendenze. LA PROVINCIA DI CREMONA Prevenzione. Ieri la presentazione del pullman
recuperato grazie al Rotary Cremona Po Unità mobile contro l’alcol ‘Non farti imbottigliare’ è lo slogan che
campeggia sulla rinnovata Unità mobile che dal prossimo 27 luglio — nell’ambito
dei Giovedì d’Estate — tornerà a viaggiare per la provincia per dissuadere i
giovani dall’uso di sostanze alcoliche. L’azione di prevenzione è affidata
all’associazione Bussola che ieri in piazza Stradivari ha presentato il mezzo
completamente rinnovato, unità mobile nata da un’idea di Emanuele Sorini nel
1991 (*). Il recupero del mezzo è stato reso possibile grazie alla
collaborazione di diversi soggetti cittadini, in primis col contributo della
Fondazione Comunitaria, rappresentata da Emilio Bini, dal Rotary Club Cremona
Po, rappresentato da Mario Nolli e Claudio Pizzorni, nonché dall’Associazione
Industriali (era presente il direttore Ernesto Cabrini) e dalla concessionaria
Vailati. Il restyling è stato realizzato grazie alla collaborazione dell’Auser,
alla creatività dei ragazzi del liceo artistico Munari e di Tratto Studio con
l’apporto economico di Aemcom, rappresentata da Gerardo Paloschi. A spiegare i
lavori che hanno rimesso a nuovo l’Unità mobile è stato il vicepresidente della
Bussola, Aurelio Priori, affiancato da Chiara Giorgi, Cristina Baldini e Paola
Conti. A inaugurare la nuova Unità mobile è stato il sindaco Gian Carlo
Corada col tradizionale taglio del nastro. Da ieri dunque la nuova Unità
mobile è di nuovo operativa, grazie al lavoro e alla progettualità
dell’Associazione Bussola che per tutta estate sarà presente in occasioni
festive e manifestazione per raggiungere i ragazzi e diffondere una cultura
analcolica. «Mi fa piacere vedere che l’unità mobile è tornata come nuova —
ha detto Emanuele Sorini —. L’idea di un’Unità mobile è nata nel 1991 e
rischiava di arenarsi. Oggi questo mio figlio passa nelle mani
dell’associazione Bussola perché ne continui l’attività di prevenzione nei
confronti dei ragazzi che sono difficilmente raggiungibili da iniziative di
carattere tradizionale». ‘Non farti imbottigliare’ è allora più di un
invito a non bere, è lo slogan per incoraggiare i ragazzi ad avere rispetto di
loro stessi. (n.arr.) (*) Nota: va dato merito all’amico Emanuele
Sorini (che il Professor Hudolin chiamava “il sorridente Sorini”) di avere
avuto, 15 anni fa, quest’idea dell’unità mobile. Un’idea brillante, che poi è stata “clonata” in molte altre zone d’Italia. CORRIERE ROMAGNA (Ravenna) Vino e bellezza, binomio perfetto MARINA DI RAVENNA - La serata di oggi nei locali di Marina sarà più che mai all’insegna della bellezza e della voglia di far festa dopo mesi passati a studiare sui libri. Al Matilda infatti sarà di casa la bellezza grazie al recupero della tappa di Miss Mondo che permetterà l’elezione di Miss Matilda, titolo valido per entrare a far parte delle finaliste regionali del celebre concorso di bellezza. A fare da “padrino” della serata è stato invitato un volto noto del piccolo schermo, Ettore Bassi, meglio conosciuto come il maresciallo Andrea Ferri della fiction “Carabinieri”. L’attore condivide con Nicola Ortolani - suo compagno di squadra e anch’egli presente alla serata - l’essere pilota del team Play Racing nella categoria Etcs.“Che ne sarà di noi” è invece il titolo della serata offerta dal Santa Fè Datch Village, dove si festeggerà la tanto agognata fine degli esami di maturità. E chissà che, dopo giorni passati a studiare Acropoli e Partenone, non si sia così fortunati da andarli a vedere di persona grazie all’estrazione di due biglietti validi per un viaggio di dieci giorni con destinazione Grecia.In consolle saranno i dj Pagani, Vasselli, Ugolini, Jolly, vj Alex D. e Neven. Sempre sull’onda della bellezza si potrà proseguire verso i Lidi Sud, dove al Pineta di Milano Marittima si svolgerà il galà delle cento finaliste regionali al concorso di Miss Italia. Il Pacificodinner ospiterà la manifestazione in prima serata, mentre le miss sfileranno alle 22.30 capitanate dalle prime classificate che partecipano alle finali regionali.Un inedito sarà invece la proposta del Fantini Club di Cervia, dove si potrà sorseggiare Pignoletto doc delle aziende del Consorzio Vini Colli Bolognesi. Protagoniste ventotto cantine che presenteranno il loro vino tipico nelle versioni frizzante e fermo. Il “Pignoletto beach wine party” è aperto gratuitamente a operatori, appassionati e curiosi, e si potrà prendere in prestito (o acquistare, come ricordo della giornata, 5 euro di cauzione) il calice dei Colli Bolognesi (*). In concomitanza il bagno ospiterà la seconda mostra-scambio di bustine di zucchero. Lo sport sarà infine di scena all’ Esthathè Beach Stadium, dove dalle 10 alle 18 si svolgerà l’ultima tappa del campionato italiano di Beach Rugby. CORRIERE ROMAGNA (Ravenna) All’Adriatic Golf Club si sposano vino e sport
cervia
- Approda domani all’Adriatic Golf Club di Milano Marittima il “Wine tour
cup - Trofeo città del vino”. Si tratta di un circuito unico nel suo genere
che tocca 27 città italiane e che si presume porti a Cervia quasi 200
persone.Vino e golf rappresentano due mondi distanti ma con molti punti in
comune, in grado di dar vita ad una forte alleanza per promuovere, attraverso
lo sport ed il tempo libero, una nuova occasione per fare turismo.Nelle
intenzioni degli organizzatori, vino e golf rappresentano un contenitore ideale
per una vacanza alternativa e divertente (*), non il solito viaggio mordi e
fuggi, ma una vera immersione nel verde, nei sapori e nella storia di un
territorio.Durante la giornata di domani sono previste animazioni
enogastronomiche a cura delle Città del Vino, con stand, presentazione di
prodotti locali, di vini e cibi di qualità rigorosamente legati al territorio.
Per le Città del Vino questa alleanza è un modo nuovo e originale per far
conoscere le peculiarità dei territori associati (oltre 550 tra Comuni,
Province, Comunità montane e Parchi), mentre per il mondo del golf è invece
altrettanto importante per far conoscere questo sport oltre il circuito degli
appassionati. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, si giocherà secondo la
tradizionale formula 18 buche stableford. (*)
Nota: “beach wine party”, “wine tour Club”... “Vino e bellezza”, “Vino e sport”... E poi ovunque “Feste della Birra” (in questa
rassegna riportiamo solo qualche esempio, ma ce n’è dappertutto per l’Italia),
“Città del Vino”... E’ un continuo accostamento, tra alcol e
divertimento, alcol e successo, alcol e bellezza, alcol e spiaggia, alcol e
sport, alcol e turismo… Poi i giovani bevono… e non si capisce il
perché… Non è colpa solo della pubblicità, o magari
dell’età: c’è tutta un’economia, c’è tutta una cultura che spinge i ragazzi
verso l’alcol, sostenuta dal mondo degli adulti, sostenuta dall’industria delle
bevande alcoliche, sostenuta finanche da amministrazioni pubbliche, che
dovrebbero tutelare la salute dei cittadini, con denaro pubblico. Qualche volta ci mettono vicino un etilometro,
e pensano di aver fatto la prevenzione dei problemi alcolcorrelati. Qualche volta danno una quota degli incassi in
beneficenza, e si mettono così a posto la coscienza. Intanto la cronaca nera dei nostri giornali continua a trasudare sangue misto ad alcol. TICINO Giovane ubriaco si
schianta contro un albero BIASCA - Questa notte, verso le 00.30 a
Biasca, in via Giovannini, un 19enne domiciliato nella zona alla guida di
un’automobile, stava circolando in direzione della stazione FFS. All’altezza del negozio di fiori Lüetthy, per
motivi che l’inchiesta dovrà accertare, ha perso il controllo della vettura, ha
sbandato urtando il cordolo del marciapiede alla sua destra. La vettura si è
dunque spostata sulla sinistra, terminando la corsa contro un albero oltre il
ciglio della strada. La dinamica del sinistro potrebbe essere stata influenzata dall’alto tenore alcoolemico riscontrato nel conducente. Accompagnato al pronto soccorso gli sono state riscontrate ferite definite di poco conto. GAZZETTA DEL SUD Indagini a 360 gradi La badante ammazzata a Perugia da un balordo? Gerardo Morosetti PERUGIA – Indagini a 360 gradi per la morte della badante ucraina 51enne il cui corpo è stato rinvenuto domenica scorsa in un bagno pubblico del parco di Sant’Anna a Perugia. La donna – e questa è una delle ipotesi avanzate dagli investigatori nelle ultime ore – potrebbe essere stata uccisa da un qualche balordo che le ha rubato la borsetta, che è appunto sparita. In mano ai carabinieri è rimasta solo la cinta della borsetta di Lujbomira C. su cui si stanno accentrando gli interessi dei chimici dell’arma per un riscontro su eventuali impronte e tracce di sudore. Nuovamente ascoltate dagli investigatori le amiche anche loro Ucraine, della donna. A qualcuno potrebbe aver rivelato perché di sovente veniva a Perugia, da Foligno dove lavorava, per incontrare qualcuno. Secondo il figlio della donna, Liube avrebbe dapprima annunciato il suo ritorno per la serata del sabato comunicando successivamente al telefono che si sarebbe fermata a Perugia a dormire con un’amica. Ultima telefonata domenica, prima di pranzo quando la badante aveva annunciato che sarebbe tornata nel tardo pomeriggio. Invece l’omicidio poco dopo. Sempre secondo il figlioLiube, dopo alcune feste a Perugia con le connazionali, tornava ubriaca a casa, passava notti in bianco per l’insonnia che da sempre la tormentava e aveva una vera e propria dipendenza dal telefonino con il quale molto spesso, chiusa nella privacy della sua camera, mandava messaggi e telefonava, oggetto dal quale era inseparabile e che le era stato rubato circa un mese fa. «Liube – ha invece dichiarato il suo datore di lavoro – era arrivata a Maceratolo nel 2004, dopo aver lavorato a Perugia, e aveva voglia di rifarsi una vita, una famiglia, dopo la separazione dal marito residente in Ucraina». IL GAZZETTINO (Umbria) Ore contate per il killer Omicidio della badante, caccia al
”biondino” PERUGIA - L’inchiesta sull’omicidio della bandate nel parco di Sant’Anna punta decisamente sul biondino. Cioè il balordo che un testimone ha visto seguire Lyubomyra Chuyco, 51 anni, uccisa domenica pomeriggio nei bagni del Parco di Sant’Anna. Alto, forse ubriaco, il killer ha strangolato la donna, le ha rubato borsa, qualche piccolo gioiello e telefonino. LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO Il primo bicchiere a 11 anni Ragazzi e alcol Sono lucani i più «precoci»
d’Europa Bacco «precoce» in Basilicata: i lucani alzano
il bicchiere per la prima volta a 11 anni. Sono i più giovani a farlo in tutta Europa,
dove la media è di 14 anni. Intanto nei comuni lucani s’intensificano i
controlli per impedire la vendita di alcolici a minori. (*) (*) Nota: questo dato degli 11 anni mi è
sempre sembrato poco realistico. Ho appena letto gli Atti della “2° Conferenza
Regionale sull’alcol” del Veneto, tenuta a Padova il 20 maggio 2005, a titolo
“I Giovani e l’alcol”. A pagina 91 è presentata una bella ricerca in
un campione di bambini della provincia di Vicenza di terza elementare, che
dimostra come a 8 anni il settanta per cento dei bambini aveva già
cominciato a bere bevande alcoliche. Io penso che per la gran parte degli italiani
le prime reali assunzioni di alcol avvengano già nel corso della gravidanza e/o
dell’allattamento della madre, e i primi assaggi ben prima degli 11 anni (che
già sarebbe RECORD EUROPEO). Naturalmente i primi osti sono sempre i genitori. LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO Per la giunta è prevenzione. Ma il forum: «Il
problema c’è» «Test etilico» per Venosa Il Comune ai bar: «Non servite alcol agli
under 16» VENOSA La città di Orazio all’esame etilico. Per un
verso il Comune di Venosa sente il bisogno di invitare pubblicamente sia gli
esercenti a non vendere alcol ai minori di 16 anni (è una legge nazionale a
vietarlo) sia le forze dell’ordine a vigilare affinchè il divieto venga
rispettato, ma minimizza sull’esistenza della diffusione di alcool tra i
minorenni in città. Per l’altro il Forum dei giovani, pur non ingigantendo la
portata del problema, non fa mistero che i ragazzi venosini hanno una certa
confidenza con le sostanze alcoliche. L’assessore alle politiche giovanili
Gennaro Mastro e quello al commercio Pompeo Polidoro, hanno invitato i titolari
degli esercizi pubblici della città oraziana a non servire alcolici ai minori
di 16 anni. «Non è un grido d’allarme che segue a episodi di alcolismo o di
teppismo legati all’assunzione di bevande alcoliche - dicono i due
amministratori - piuttosto si tratta di un atto formale e preventivo per far sì
che la legge che regola la vendita di alcolici venga rispettata». Così come
confermato dai carabinieri di Venosa, fino ad ora non è stata registrata
nessuna segnalazione di infrazione al divieto di vendita di alcolici ai minori,
nè tantomeno risulta che qualche sedicenne si sia reso protagonista di atti
vandalici in preda ai fumi dell’alcool. «Meglio prevenire che curare» dicono i
due assessori che nella nota congiunta, però, hanno cura di sottolineare come «il
consumo di bevande alcoliche da parte dei giovani, costituisce un fenomeno
preoccupante, la cui gravità aumenta soprattutto nel periodo estivo» e che
oltre alle conseguenze dannose per la salute psico-fisica di chi assume alcool
«si aggiunge anche il danno alla collettività costretta a subire episodi di
teppismo e schiamazzi che turbano la quiete pubblica». Ma il riferimento, per i
due amministratori, non sarebbe a ciò che succede a Venosa. A pensare che nella
Città di Orazio il problema non sia solo teorico è, invece, il presidente
dell’associazione del Forum dei giovani del Comune di Venosa (composto da 14
associazioni impegnate in ambito politico, sociale, culturale e religioso) e
presidente anche del Centro di aggregazione giovanile (in cui rientrano 4
associazioni), Andrea Doria, secondo cui il fenomeno in città, se pur non
drammatico, desta qualche preoccupazione. «Di minorenni in giro con la
bottiglia di birra in mano, se ne vedono - dice - e i vuoti lasciati agli
angoli delle strade ne sarebbero una prova». «L’anno scorso - continua -
avevamo proposto nella rassegna cinematografica un film che parlava proprio di
alcolismo. Molti giovani non l’hanno voluto perchè sarebbe risultato una sorta
di predica di cui hanno voluto fare a meno». Sul divieto di vendita di alcolici
ai minori, Doria, sostiene che è sicuramente una strada giusta da seguire «ma -
dice - non basta, bisogna offrire ai giovani più alternative». Bisogna
evitare, cioè, che la sera non ci sia altro da fare che «andare a bere qualcosa».
Del resto, che il rapporto giovani e alcol in Basilicata sia problematico non è
una novità. L’associazione regionale club alcolisti in trattamento Arcat
cita i dati Istat: la Basilicata è la regione europea in cui si inizia a bere
prima che altrove: tra gli 11 e i 12 anni. Negli altri paesi dell’Unione
Europea, l’età media per il «primo bicchiere» è di 14,5 anni. Angela Remollino LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO «Ma i minorenni chiedono whisky» Venosa Eppure la richiesta di bevande
alcoliche da parte dei minorenni non è una novità nemmeno nella città oraziana.
A volte capita che minorenni chiedano anche un whisky. Sta al buon senso di chi
vende non riempire di alcool i bicchieri di chi ha meno di 16 anni (*). Sempre
che se ne accorga. «Mi è capitato a volte - dice Rocco Pellegrino, titolare di
un bar del centro - di non dare da bere a qualche ragazzo. Li vedi dalla
faccia, sono troppo piccoli per poter bere quello che ordinano e così è
successo anche che ho dovuto chiedere i documenti per controllare l’età». Ma il
problema, fa notare qualcuno, non è solo di bar e locali. Non è difficile
immaginare che i minorenni possano «rifornirsi» di alcool in negozi e
supermercati. Alla cassa possono sempre dire che è per mamma e papà (**). a.rem. (*) Nota: no, non è buon senso, ma rispetto
del Codice Penale. (**) Nota: alla Cassa possono anche dire che è per loro, perché in Italia nessuna legge impedisce ad un supermercato di vendere alcol, in bottiglia chiusa, ad un bambino. LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO NARDÒ/ «Show» improvvisato di una giovane, poi
soccorsa dal 118 Un bagno da «Dolce vita» nella fontana dopo
aver alzato un po’ troppo il gomito NARDO’ Dolce vita - si fa per dire - anche a Nardò. Che cosa c’è di meglio di una fontana pubblica, del resto, per calmare la calura estiva e i bollori indotti dall’alcol? La (brutta) fontana a forma di polpo, o di stella marina, che divide il traffico in prossimità del Municipio è parso il posto migliore per un salutare tuffo rinfrescante. E’ stata una trentenne polacca a decidersi per la botta di vita nel pomeriggio di ieri. Così, «mutatis mutandis», la novella Anita Ekberg si è liberata di tutti gli indumenti e si è lanciata tra le acque non proprio cristalline del fontanone. Inutile dire che la folla si è presto riunita per lo spettacolo improvvisato. A una città che impazzisce per la mostra artistica dei «deretani d’autore» non sarà parso vero di vedere un documentario dal vivo. Peraltro d’importazione. La povera donna, così, è stata fotografata da digitali e telefonini durante le sue evoluzioni nella fontana ed è uscita tra una selva di flash, o quasi, quando gli addetti del 118 del «Sambiasi» si sono precipitati sul posto per recuperarla e prestarle le prime cure. Stando alle prime sommarie informazioni, la donna avrebbe alzato un po’ troppo il gomito e il tuffo per la rinfrescata dalla calura e dall’alcol a un certo punto è diventato inevitabile. La giovane pare sia una badante che si trova temporaneamente a Nardò per assistere un anziano. Si ignorano, per ora, i motivi che l’hanno spinta a emulare la Ekberg. Sembra però difficile che la sua sia una «dolce vita». bv IL SECOLO XIX Festa della birra Novi si scatena Il ricavato andrà in beneficenza Novi Ligure. Stasera sarà di nuovo Festa
europea della birra, l’appuntamento estivo più atteso da tutti gli amanti della
"bionda". Gli stand gastronomici allestiti, come di
consueto, in zona stadio apriranno i battenti per una settimana, fino a sabato
prossimo 29 luglio, alle 19. Il gruppo alpini, organizzatore da tredici anni
dell’evento, con lo storico staff della cucina proporrà, quest’anno, i bigoli
in salsa e le pennette allo speck, carbonade di cervo con polenta, carrè misto
di maiale alla tirolese e maso antico alla piastra. Non mancheranno i würstel
alla griglia con patatine o crauti e i calamari fritti. Birra, buona cucina e, poi la musica.
Apripista sarà la BB Band, compagine della provincia di Alessandria, che
propone un repertorio anni Settanta-Ottanta con arrangiamenti rhythm and blues
per una serata all’insegna del divertimento. Domani sera, invece, si ballerà al
ritmo dei Bitnick, gruppo genovese con tipico repertorio beat anni Sessanta,
evergreen da cantare tutti insieme. Lunedì, invece, sarà la volta degli
Isterika, giovane party-band novese che propone uno scatenato programma di
cover pop-rock dagli anni Settanta ad oggi. La musica etnica, tipica della
Festa europea della birra, farà ritorno solo mercoledì prossimo con I
Touristes, un gruppo che rappresenta un bell’esempio di integrazione culturale
e musicale, coinvolgente dal vivo dal vivo con ritmi afro-latini e molto
coreografico, con i suoi percussionisti senegalesi e i loro costumi
multicolori. Insomma, una formazione che sul palco si scatena dall’inizio alla
fine dello spettacolo, trascinando il pubblico in una festa a tutto ritmo. Da
giovedì a sabato prossimi, invece, si alterneranno Skdk, Western Confort e
Unleaded che offriranno, a chiusura, canzoni del panorama italiano e straniero
della musica leggera, dal rock al melodico, dal pop al blues. Ma la Festa della birra di Novi non è sinonimo
solo di allegria, di musica e birra: significa anche solidarietà. Secondo una
tradizione collaudata, anche i proventi dell’edizione 2006 saranno devoluti in
beneficenza. In passato gli alpini hanno acquistato aiutato, ad esempio, i
bimbi del Piccolo Cottolengo di Tortona, l’Anffas, il Progetto Gomel, il centro
giovani della città e il parco didattico dell’All Season. «Non abbiamo ancora
deciso a chi dare una mano - dice Arturo Pedrolli, capogruppo della sezione
novese degli alpini -. In base al ricavato valuteremo cosa poter acquistare per
coloro che hanno più bisogno di noi. Gli alpini - continua Pedrolli - non
consegnano mai denaro ma chiedono all’associazione che intendono sostenere di
cosa necessita». Marzia Persi BRESCIA OGGI GAMBARA. L’associazione Carnevalando Beneficenza attiva per i disabili di Leno Con una semplice cerimonia nei giorni scorsi
il gruppo di volontariato Carnevalando di Gambara ha consegnato al centro
diurno integrato per disabili «Collaboriamo» di Leno 2mila euro in beneficenza.
Un gesto che rispecchia le coordinate etiche ed altruistiche alla base
dell’associazione di volontariato. La cifra donata è stata raccolta dai volontari
nel corso del III° congresso regionale dei clubs degli Alcolisti in Trattamento
della Lombardia, svoltosi a giugno a Gambara. Proprio grazie all’organizzazione
del pranzo per i congressisti al ristorante Corvione (messo gratuitamente a
disposizione - cucine comprese - dai coniugi Franco Lorenzoni e Mercede
Martinelli) i volontari del gruppo Carnevalando sono riusciti a raccogliere la
cifra donata in beneficenza da Anacleto Boglioli a Monica Crescini,
responsabile del centro diurno di Leno. Centro che fin dal 1981 opera sul
territorio nell’assistenza fisica e psicologica delle persone disabili. Una
somma più modesta è stata consegnata dai volontari gambaresi anche al
concittadino Mario Cigala, presidente della locale Associazione Club Alcolisti
in Trattamento . g.b.m.
IL GAZZETTINO (Padova) A Palazzo S. Stefano un summit tra sindaco,
rappresentanti delle forze dell’ordine e direttori dei giornali Individuare
nuove aree-spritz
Per il prefetto Padoin il fenomeno va
contenuto aumentando i punti di aggregazione «A
Padova è necessario trovare più spazi dove i ragazzi possano aggregarsi». Il
pensiero appartiene al prefetto Paolo Padoin che, ieri mattina, ha ospitato un
meeting, per continuare a ragionare sulle esigenze dei giovani e sui problemi
legati alla loro esuberanza (fenomeno-spritz), con il sindaco Flavio Zanonato,
il questore Alessandro Marangoni, l’assessore alla Polizia municipale Marco
Carrai, il Comandante dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, rappresentanti
delle tre associazioni di categoria, più i direttori dei quotidiani della
città. «Crediamo - spiega Padoin - che aver dato la possibilità a molti ragazzi
di potersi ritrovare lungo il Piovego in zona Portello abbia funzionato. In
autunno, però, il lato oscuro del popolo degli spritz in centro storico
potrebbe ripetersi. Per ovviare a questo inconveniente stiamo vagliando diverse
aree della città dove i giovani potranno aggregarsi senza disturbare,
ovviamente rispettando sempre le regole». Il Piovego, insomma, funziona bene, anche ben
oltre le aspettative, malgrado si sia dato il via all’iniziativa in ritardo e
con tempi strettissimi. Il problema, però, tornerà a farsi sentire nelle piazze
a settembre. Che fare? Si pensa al proporre altri luoghi d’incontro, s’è
parlato della Fiera, s’è parlato anche di altre piazze cittadine, adatte ad
ospitare chioschi "volanti". Si studieranno strade percorribili in
questo senso, attuando anche la prevenzione delle "degenerazioni" che
avevano portato proprio nelle piazze i maggiori disagi per residenti e
commercianti. Il Prefetto ha colto l’occasione per
analizzare i diversi problemi che negli ultimi cinque anni, in particolare,
hanno caratterizzato il fenomeno degli spritz. «Tra piazze e Ghetto si muovono
gli spacciatori, ma bisogna riconoscere che le forze dell’ordine hanno fatto e
stanno facendo un ottimo lavoro. Lo stesso vale per i no global che sono stati
sanzionati, per i loro comportamenti illegali durante i mercoledì sera in
piazza delle Erbe, sia a livello amministrativo che penale. La cosa che ci
preoccupa maggiormente è, invece, - sottolinea Padoin - l’abuso di alcol
legato ai ragazzini. Questo è un grande problema a cui dobbiamo tutti
cercare di porre rimedio». La pensa allo stesso modo il sindaco Flavio
Zanonato. «Ci sono troppi giovani - ha detto - che bevono e questo è
un fenomeno che si deve assolutamente combattere. Il Comune si è già attivato
per lanciare una campagna contro l’alcolismo». M.A. IL PICCOLO di Alessandria Marco Botta contro il ministro Marco Botta è entrato in modo duro sul
Ministro per le Politiche Sociali Paolo Ferrero dopo la dichiarazione «uno
spinello fa meno male di mezzo litro di vino». In effetti la dichiarazione è
assai infelice e se non è una gaffe il peso della stessa è ancor più grave.
Botta ne vede un duro attacco al Piemonte una delle aree del mondo a
vocazione eroica i cui vini Doc e Docg costituiscono eccellenze pregiate ormai
assurte a dimensione planetaria. (*) (*) Nota: il Piemonte (così come il resto d’Italia) soffre sicuramente più per la drammatica diffusione di problemi e sofferenze vinocorrelate che per le dichiarazioni del ministro Ferrero. IL TEMPO di ALESSANDRA PASQUALOTTO C’È da rassegnarsi. Almeno ancora per qualche giorno la grande afa
non accennerà a cedere. Parola di metereologi che sono pronti a garantire
ancora un altro weekend in ebollizione. Previsioni alla mano, e dopo le
temperature di ieri e anche quelle di oggi fisse sui 36 grandi, domenica
bestiale per i vacanzieri e i turisti con i termometri decisi a non scollarsi
dai 34-35 gradi con possibilità di pioggia appena del 5 per cento. Da lunedì
chi ha cercato di fare i patti con Giove Pluvio sarà forse accontentato visto
che gli esperti sono pronti a giurare per un inizio di settimana comunque
caliente ma con elevate possibilità di pioggia (giornata clou martedì prossimo
con il 70 per cento delle probabilità di temporali). Caldo, anzi caldissimo, in
città ma anche in provincia dove temperature elevate sono registrate pure in
mezzo agli ulivi e al verde della Sabina. Attenzione come sempre alta
soprattutto per le persone anziane, per chi ha problemi di cuore e per i
diabetici. Il rischio più comune è quello del classico colpo di sole, che
provoca mal di testa, nausea e in qualche caso anche vertigini. In questi casi
la temperatura corporea aumenta rapidamente fino anche a 40-41°C, la pressione
arteriosa diminuisce, cessa la sudorazione: il medico deve essere prontamente
allertato ma si può intervenire nell’attesa facendo distendere la persona in un
luogo fresco e ventilato, con le gambe sollevate rispetto al resto del corpo;
utile massaggiarle dal basso verso l’alto. Per abbassare la temperatura
corporea è importante porre una borsa di ghiaccio sulla testa. È sempre
raccomandabile agli anziani di rimanere in casa nelle ore più calde e preferire
per fare passeggiate e moto le prime ore del mattino. Piccola precauzione da
usare e che riguarda invece un po’ tutte le età è quella di non bere bevande
ghiacciate quando l’organismo è invece surriscaldato. Una congestione di questi
tempi è infatti all’ordine del giorno. Il 118 e il pronto soccorso confermano
che sono frequenti in questi giorni chiamate di assistenza, soprattutto per
anziani in difficoltà. E troppo spesso si sottovalutano gli effetti del caldo
insistente. I medici consigliano di bere molti liquidi durante il giorno, evitando
non solo gli alcolici, ma anche le bibite gasate e quelle molto zuccherate,
fare pasti leggeri prediligendo pasta, frutta e verdura a cibi pesanti.
Moderazione anche con i succhi di frutta, che sono ricchi di zuccheri ed
aumentano l’introito calorico, oltre ad essere meno dissetanti. Ricordarsi che
tutto quello che non è acqua è «caloria». Evitare le bevande alcoliche, che
aumentano la sudorazione e la sensazione di calore (*) e limitare i
caffè. (*) Nota: in questi giorni caldissimi, gli
addetti ai lavori continuano a raccomandare, per proteggere la salute, di non
consumare bevande alcoliche. Ma nessuna delle mille “feste della birra” organizzate nel nostro paese è stata trasformata in “festa dell’acqua”: per gli organizzatori di questi eventi ci sono cose più importanti della salute dei cittadini. CORRIERE ADRIATICO Successo per
l’aperitivo al mare CIVITANOVA - Un vero successo per il terzo appuntamento dell’Aperitivo al mare tenutosi nell’ambito della fase estiva del progetto annuale Le Stagioni del pesce. I punti presso i quali era possibile degustare pesce dell’Adriatico (alici e merluzzi forniti dal Mercato Ittico Civitanovese) e vino del territorio (rosato fornito dell’Azienda vinicola Fontezoppa) hanno letteralmente fatto il pieno: il gustoso abbinamento, guidato in maniera dai sommelier dell’Ais (Associazione Italiana Sommelier) è stato molto apprezzato. Davvero soddisfatti, a fine serata, gli operatori turistici (Chalet Et’nà - lungomare sud, Pescheria Il Piatto azzurro - zona Porto, chalet La Bussola - lungomare nord), i quali hanno ancora una volta sottolineato la validità dell’iniziativa. Il prossimo e ultimo appuntamento con Aperitivo al mare si terrà mercoledì 26 luglio, dalle ore 18 alle 20. Per una chiusura in bellezza IL GIORNALE DI VICENZA In via Pusterla Ubriaco, sbatte contro due auto (l. z.) Un automobilista jugoslavo di 40 anni,
in evidente stato di ebbrezza, l’altro pomeriggio ha danneggiato due auto
parcheggiate in via Pusterla. Bloccato dai vigili urbani, nei suoi confronti
sono scattate la denuncia per guida in stato di ebbrezza e il ritiro della
patente. L’immigrato, M. M., residente a Bassano, a
bordo di un’Opel Astra aveva imboccato via Pusterla da via Margnan quando, ad
un tratto, ha sbandato ed è finito contro una Fiat Punto e una Mini Minor,
danneggiandole. A patire i danni più seri è stata l’auto inglese, la cui
fiancata era distrutta. Un testimone, notata la scena, ha avvertito la polizia locale, che ha bloccato l’automobilista mentre tentava di effettuare la retromarcia. Via Pusterla infatti era bloccata per lavori. L’uomo aveva un tasso alcolico sei volte superiore il consentito. IL GAZZETTINO (Treviso) Nuova sede per il SerAt in ospedale Ogni anno in trecento dicono no
all’alcool Strategico il ruolo di famiglia e territorio Castelfranco Il SerAT, l ’ambulatorio del servizio per
l’alcologia ed il tabagismo e la comunità terapeutica residenziale per
alcolisti passa da via Cazzaro all’interno dell’ospedale. Da qualche giorno la
struttura si trova in una nuova sede tra la nuova piastra ed il padiglione
ovest. Nell’edificio completamente ristrutturato, presentato ieri alla stampa,
verranno accolti in media una quindicina di ospiti (20 posti letto).
Altrettanti anche gli operatori impiegati. Quella di Castelfranco, tra le otto
comunità terapeutiche pubbliche del Veneto, è l’unica a carattere residenziale
per alcolisti. Sono 800, mediamente, gli utenti seguiti dal SerAT ogni anno e
300, ogni anno, i nuovi utenti. Il 70\% delle persone che entrano in contatto
con la comunità riesce a concludere il programma per interrompere la dipendenza
dall’alcol. L’80\% di queste, ad un anno di distanza, continua a frequentare
gruppi di auto aiuto. Dal 1992, anno in cui è nato, il SerAT lavora
puntando sulla collaborazione delle famiglie degli utenti che richiedono di
essere seguiti e sul reinserimento sociale e lavorativo. A tal proposito, si
sono create sinergie tra pubblico e privato per continuare a seguire l’ex
alcolista anche una volta uscito dalla comunità. Le cooperative Il Portico e
Sonda offrono possibilità di reinserimento lavorativo e abitativo, in alcuni
laboratori ad Altivole e in case famiglia a Riese e Maser. Quali sono i punti
cardine del progetto? Qui i famigliari vengono coinvolti fin dall’inizio e
anche loro devono sottostare alle regole: niente alcol e un paio di incontri
settimanali in comunità. Altro aspetto, la territorialità. Il trattamento non
si prefigge l’obbiettivo di miglioramenti "miracolosi" in una
situazione artificiosa, com’è quella comunitaria, ma attivare un processo
che continua nella comunità territoriale attraverso i Club degli alcolisti in
trattamento (*) e un lavoro di rete con i servizi territoriali,
l’associazionismo ed il mondo del privato sociale. Matteo Ceron (*) Nota: è sempre utile ricordare che i Club degli Alcolisti in Trattamento non sono gruppi di auto aiuto. CORRIERE ADRIATICO Clamorosa trovata di due giovani di Saltara Buoni falsi per la birra Fermignano - Denunciati ai carabinieri due
giovani di Saltara. Sono stati pescati la sera del 20 luglio scorso dagli
organizzatori della della Festa della Birra con biglietti abilmente
contraffatti in fotocopiatrice a colori per consumare gratuitamente boccali di
birra da 4 euro. Al primo controllo sarebbero saltati fuori dagli scatoloni in
cui si custodiscono le matrici - figlie almeno 200 talloncini falsi per una
truffa di circa 800 euro ma si vuole verificare anche le serate precedenti
visto che la manifestazione ha preso il via il 17 luglio con una media serale
di circa 3000 presenze. E’ stato Luciano Ferri ad accorgersi al tatto che quei
biglietti erano dissimili a quelli staccati alla cassa dagli addetti alla
vendita della birra, tra l’altro tra le migliori marche internazionali. Si è
fatto dare i documenti dai due giovani e, senza destare particolari ansie, ha
sostituito i biglietti falsi con quelli veri. Ieri mattina ha fatto un
riscontro e si è accorto dell’imbroglio trovando ulteriori matrici fotocopiate.
Ha immediatamente avvisato i carabinieri fornendo i nomi dei due, che dovranno
spiegare da dove vengono e chi ha, eventualmente, fornito loro i biglietti
falsi. e.g. CORRIERE ROMAGNA (Forlì) Ubriaco fradicio in sella a una moto
Denunciato 42enne Domenica, 23 Luglio 2006 email
stampa
Area Riservata
Sezioni
SERVIZI PER I SOCI
|