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Russia, “quel genocidio sulle strade” - La Banca Mondiale lancia l’allarme. Senza interventi decisi, passeranno 30 anni prima dell’inversione di tendenza

Ogni anno, 35.000 vittime… il 2,5% del PIL
 

(ASAPS) MOSCA – Non è solo un grido d’allarme, quello di Tony Blyss – esperto della Banca Mondiale – ma l’annuncio di un genocidio stradale. È questo che sta accadendo in Russia, nell’indifferenza generale, e la Banca Mondiale lo ha detto a chiare lettere nella conferenza annuale di uno dei suoi organismi più attivi, il GRSP (Global Road Safety Partnership), organismo attivo dal 1999 e che è operativo in tutti gli angoli del mondo. Una delle ultime iniziative più produttive, in termini di sicurezza, è stata messa in cantiere in Vietnam, per convincere i milioni di centauri ad indossare il casco. La “Questione Russa” è stata dunque sollevata, e Blyss non gliel’ha certo mandata a dire, concludendo il suo applauditissimo intervento all’ombra del Cremino affermando che se non interverrà una precisa volontà politica per agire sulla sicurezza stradale, serviranno almeno 30 anni prima di vedere un russo guidare con prudenza. Da poliziotti d’autostrada, confessiamo che non possiamo non essere d’accordo con mister Blyss: i sorpassi degli autotrasportatori dell’ex blocco sovietico – che arrivano in Italia con camion vecchissimi e che sembrano poco inclini al rispetto del codice della strada – sono a dir poco temerari. Secondo uno studio realizzato per conto dei ministri dei Trasporti europei, la Russia si trova attualmente in una situazione a dir poco critica, in materia di sicurezza per le strade, con un tasso di mortalità stimato in 10 volte più elevato rispetto al Regno Unito. Una violenza stradale di dimensioni così elevate da costare a Mosca 35mila vite umane ogni anno: il 2,5% del prodotto interno lordo… A metterla in economia, qualcosa si è mosso, ma sembra tutto ancora troppo lontano: Vladimir Poutin, ha promosso una vasta campagna di sensibilizzazione che durerà fino al 2012, ma non c’è troppa fiducia per i risultati. Nel primo semestre del 2006 la mortalità russa è addirittura aumentata del 2%. (ASAPS)


© asaps.it
Mercoledì, 26 Luglio 2006
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