IL GAZZETTINO (PORDENONE) TRIESTE Alcool e minori, il Comune scrive
ai bar Trieste "Io rispetto la legge - se
hai meno di 16 anni posso servirti soltanto analcolici: è per la tua
salute!". È questo lo slogan del cartello che, nel corso della prossima settimana,
1200 esercizi pubblici di Trieste riceveranno assieme ad una lettera firmata
dall’assessore allo sviluppo economico del comune di Trieste Paolo Rovis. Ieri, nel corso della conferenza
stampa di presentazione dell’iniziativa, Rovis ha sottolineato la necessità di
sensibilizzare la coscienza degli esercenti riguardo al problema dell’alcolismo
minorile, largamente diffuso nella nostra regione e nel nord Italia. «Il
cartello - ha spiegato Rovis - vuole essere uno strumento per esplicitare
l’obbligo dell’esercente di non somministrare bevande alcoliche ai minori di 16
anni come previsto dall’articolo 689 del codice penale. La lettera che
accompagna il cartello invita i gestori di bar, night club e ristoranti ad
assumere un atteggiamento responsabile volto a tutelare la salute dei più
giovani senza correre il rischio di essere puniti con pene pecuniarie che vanno
dai 516 ai 2.582euro fino ad arrivare alla sospensione dell’esercizio stesso». Dai dati rilevati recentemente
dall’Azienda Sanitaria, sembra che sia la fascia di età 18-24, con l’83%,
quella più incline al consumo saltuario di alcolici rispetto alla media
nazionale. «Il problema - ha continuato Rovis - va affrontato attraverso la
sensibilizzazione ed una buona collaborazione. Non obblighiamo gli esercenti ad
esporre il cartello, devono capire da soli che si tratta di un provvedimento
per evitare che i giovanissimi consumino alcolici cadendo nell’assuefazione
senza ritorno. Noi chiediamo che il cartello, qualora venga appeso, sia ben
visibile di modo che anche il consumatore venga reso consapevole e dissuaso
dall’effettuare ordinazioni non consentite». Un problema, quello dell’alcolismo
giovanile, che richiede un’incisiva campagna di contrasto attraverso la
collaborazione non solo degli esercenti dei locali pubblici ma anche delle
famiglie e della scuola che dovrebbe monitorare i diversi comportamenti causati
dall’abuso di alcol. «L’abuso - ha concluso Rovis - porta a compiere atti di
vandalismo e di violenza, è nocivo per la vita sociale delle persone e pertanto
va contrastato fornendo strumenti dissuasivi anche se poi tutto dipende dalla
convinzione personale dell’esercente». Presenti all’incontro anche
Giovanni Righi e Marinella Delconte del Servizio Attività Economiche Produttive
del Comune di Trieste. Elisabetta Batic KATAWEB NEWS TROPPE RISSE E SCHIAMAZZI, SINDACO
NAPOLETANO VIETA ALCOL Risse, schiamazzi, movida nelle strade che infastidisce i residenti del centro storico. Un sindaco del napoletano ha deciso di dire basta a tutto questo facendo salire sul banco degli imputati un unico soggetto, l’alcol, e vietando la vendita di soft drink, birra e liquori se questi non vengono consumati all’interno di un locale. Accade a Marano, grosso centro a Nord di Napoli, dove con una ordinanza, il primo cittadino Salvatore Perrotta dal 3 agosto al 30 settembre ha vietato la vendita da asporto di bevande alcooliche, penalizzando i gestori di bar che infrangono il divieto con multe da 25 a 500 euro e, dopo la terza violazione, con la chiusura del locale fino a quindici giorni. "E’ una misura che ho ritenuto necessaria perche’ da tempo si registrano episodi che creano preoccupazioni per l’ordine pubblico. Non e’ un fenomeno solo di Marano, ma un trend dilagante di teppismo, risse per futili motivi, abbandono di bottiglie di vetro o dei loro cocci dovunque", spiega Perrotta. L’iniziativa per ora e’ sperimentale e vuole dare un "segnale forte per elevare il livello di vivibilita’ della citta’". Oltre che alla polizia municipale, l’ordinanza e’ stata trasmessa a prefettura di Napoli, questura e tribunale. BRESCIA OGGI A turno alcuni locali ospiteranno
gazebo nei quali eseguire a fine serata test con l’etilometro: a chi risulterà
«pulito» un ingresso omaggio Senza alcol si entra gratis in
discoteca Da domani la campagna della
Provincia per la riduzione degli incidenti stradali di Lisa Cesco Ragazzi testimonial di una scelta,
quella di divertirsi in modo intelligente, mettendosi al riparo dal rischio di
incidenti stradali. La modalità di comunicazione è giovane e informale, come la
t-shirt arancio squillante che identifica la campagna di sensibilizzazione «I
don’t mix», promossa dalla Provincia di Brescia con l’assessorato ai Lavori
pubblici, per ridurre l’incidentalità sulle strade, a cominciare dall’estate in
corso. «La Provincia è da anni impegnata
nell’attività di sensibilizzazione per rendere le nostre strade più sicure e
ridurre il numero di incidenti - dice il presidente Alberto Cavalli - . La
scelta di andare nei luoghi di divertimento dei giovani è un mezzo nuovo di
lavoro e comunicazione, che può rivelarsi importante per consolidare il trend
in diminuzione di incidenti sulle nostre strade». La campagna, infatti, si rivolge
ai giovani che frequentano le discoteche nel week end, secondo una modalità già
diffusa in altri Paesi europei, quella del «guidatore designato», un componente
del gruppo che si candida come guidatore sobrio per il viaggio di rientro dalla
discoteca: l’idea è quella di diffondere, fra i gruppi di ragazzi, l’abitudine
ad individuare, a rotazione, una persona che durante la serata rinunci a bere
alcolici per guidare nel viaggio di ritorno. L’iniziativa toccherà le
discoteche Fura di Lonato domani, il Dehor di Lonato il 12 agosto, il Mazoom di
Desenzano il 19 agosto, per proseguire a settembre in altre tre sedi da
individuare. Al di fuori dei locali ci sarà un gazebo per informare i giovani
della campagna e per consentire ai gruppi formati da almeno tre persone di
candidarsi all’iniziativa: chi si offre come «guidatore sobrio», all’uscita della
discoteca verrà sottoposto all’alcol test con etilometri usa e getta e se
rientra nei parametri di sobrietà riceverà un buono per ritornare gratuitamente
nella stessa discoteca. A tutti quelli che si sottoporranno in uscita al test e
risulteranno sobri verrà regalata la maglietta appositamente creata per
l’iniziativa da Enrico Bonomini (ideatore di tutte le campagne sulla sicurezza
stradale della Provincia), e pensata come veicolo di comunicazione verso gli
altri giovani, con lo slogan «Don’t mix», che esprime la scelta di non
mescolare guida e alcol. «Vorremmo che questi comportamenti
diventassero un’abitudine diffusa, anche grazie a questa, che è un’iniziativa
sperimentale, che non intende dare prescrizioni ma suggerire comportamenti
spiegandone la convenienza, e quindi creando una mentalità nuova - commenta
l’assessore ai Lavori pubblici Mauro Parolini. Se quello degli incidenti rimane
un problema centrale per il territorio bresciano, il numero dei morti sulle
strade è in calo, con 74 decessi al 25 luglio 2006, rispetto agli 85 dello
stesso periodo del 2005. Anche gli incidenti sono diminuiti, passando dai 77
del luglio 2005 ai 64 di quest’anno; nel complesso i 200 morti annuali del 2000
sono scesi a 143 nel 2005. Secondo i vertici della Provincia, la tendenza consolidata nella diminuzione degli incidenti stradali e di morti sulle strade bresciane, che si mantiene costante dal 2002, va vista come un fatto positivo, dovuto ad auto più sicure e patente a punti, ma anche alla messa in sicurezza delle strade e alle campagne di sensibilizzazione avviate dall’amministrazione provinciale. «Si tratta di numeri che ancora non ci soddisfano - dice Parolini - ma che ci incoraggiano ad andare avanti, verso l’obiettivo fissato dal Libro Bianco della Comunità Europea, per la riduzione entro il 2010 del 50 per cento del numero dei morti sulle strade rispetto al 2000». BRESCIA OGGI Il decalogo del guidatore sicuro Nell’opuscolo «Vacanze coi fiocchi
– Dai un passaggio alla sicurezza», distribuito agli automobilisti bresciani
nell’esodo di domani, è racchiuso un decalogo della guida attenta, redatto da
psichiatri dell’Istituto Superiore di sanità. Dando per scontato che è
indispensabile mettersi in viaggio riposati, senza assumere alcolici, droghe o
farmaci, fra i suggerimenti utili primo fra tutti è quello di concentrarsi
sempre alla guida, anche durante percorsi che si fanno abitualmente; evitare,
inoltre, quando si può, la monotonia del viaggio, magari cambiando percorso per
non essere «ipnotizzati» al volante. Limitare l’uso del cellulare con
auricolare o viva voce: parlare al telefono distoglie sempre l’attenzione dalla
strada. Se si usa un navigatore satellitare, è consigliabile impostarlo con
modalità sonora, per evitare che il video diventi fonte di distrazione. Quanto alla musica, si suggerisce di sfruttare le pause per cambiare stazione radiofonica o cd. Gli animali possono stare nella vettura, ma devono essere trasportati in modo tale da non causare danni: se gli animali sono due o più, la legge prescrive che vengano messi in apposite gabbie o contenitori. Infine un consiglio per i fumatori: evitare di fumare mentre si guida, perché anche i semplici gesti di ricerca della sigaretta, accensione ed eliminazione della cenere sono fonte di distrazione.li.ce. IL GAZZETTINO (TREVISO) La Giunta ha deliberato la
copertura finanziaria per l’acquisto del materiale necessario Progetto sicurezza, atto secondo Montebelluna (L.Bon) Progetto sicurezza, atto secondo. Nell’ambito della seconda fase del Progetto sicurezza, che prevede una spesa complessiva di oltre 240mila euro finanziata in parte con contributi erogati dalla Regione, la Giunta ha deliberato la copertura finanziaria di quelle parti del progetto che non sono oggetto di contributo regionale. In particolare, provvederà ad acquistare una nuova vettura di servizio, oltre agli arredi e alla strumentazione necessaria per il controllo degli accessi nella nuova caserma del Comando, in costruzione presso l’ex scalo merci. Nell’ambito del progetto, sono previsti inoltre il collegamento informatico in fibra ottica con le banche dati del Comune di Montebelluna, ma anche la dotazione di tutti gli agenti autorizzati della pistola di ordinanza; in arrivo pure alcuni dispositivi "pre-test" per il controllo del tasso alcolico dei conducenti ed un "narcotest", ma anche un fonometro per pre-accertamenti sul livello di inquinamento acustico prodotto da attività produttive, un kit per rilevamento di impronte dattiloscopiche e per analisi e controllo del falso documentale, un telelaser con "micro digicam". Sono in programma pure ponte radio, centrale operativa, collegamento telematico con uffici comunali, incremento dell’organico. IL GIORNALE.IT Campo de’Fiori La presenza della
polizia sarà «discreta» Omar
Sherif H. Rida Non una «zona rossa» ma una «zona
di rispetto». Una «presenza» sì, ma «discreta». Continuano i distinguo verbali
del prefetto capitolino Achille Serra per illustrare ai cittadini
l’atteggiamento delle forze dell’ordine davanti alle varie emergenze. Così,
dopo la definizione data al cordone di sicurezza attorno alla Farnesina durante
la conferenza internazionale sul Libano di mercoledì scorso, ieri il prefetto
si è soffermato sulla situazione di Campo de’ Fiori, teatro ormai da tempo di
violenze e schiamazzi notturni: «Noi
continueremo con le forze dell’ordine a presidiare la zona - ha annunciato
Serra al termine dellla riunione del comitato provinciale per l’ordine e la
sicurezza - nonostante i tanti impegni di questo mese di luglio. La nostra sarà
comunque una presenza discreta, affinché non venga avvertita come
provocatoria». Il presidio delle forze
dell’ordine proseguirà quindi per tutta l’estate e in particolare nei week end.
«Abbiamo registrato - ha spiegato il prefetto - che dall’una alle due di notte
Campo de’ Fiori comincia a essere frequentata da malintenzionati». E allora via con il presidio «discreto»,
novità terminologica che lascia spazio a diverse interpretazioni, compresa
quella secondo cui persino il prefetto, cioè la massima autorità cittadina in
materia di ordine pubblico, concepisca la presenza delle forze dell’ordine come
potenzialmente provocatoria e non come deterrente. In un contesto oltretutto
caratterizzato da risse notturne, ubriacature moleste e scatenate partite di
«vaiolance» (una sorta di «palla avvelenata»), per la disperazione di residenti
e commercianti della zona. Due categorie quest’ultime che nei giorni scorsi
sono state ricevute da Serra. I residenti di via del Biscione in particolare si
sono lamentati nei confronti di alcuni esercizi pubblici che nella notte
attirerebbero un tipo di clientela particolarmente avvezzo agli episodi di
violenza. Al riguardo ieri il prefetto ha sottolineato come «l’avvocato dei
commercianti si sia presentato qui per testimoniare tutta la loro
collaborazione», ma alzando un muro sull’ipotesi di una chiusura anticipata
(all’una di notte) di bar, pub e locali
della zona. «Un aspetto - ha precisato il prefetto - di competenza del Comune».
«Siamo soddisfatti - ha commentato in serata l’avvocato Diego Perugini, il
rappresentante dei commercianti di via del Biscione, l’uomo del niet
pronunciato a Serra - perché chiudere i locali un’ora prima sarebbe stato
concedere una vittoria a questi giovani, una decisione diseducativa. Le bevande
le comprerebbero altrove, come quando c’era il divieto di acquistare alcolici
in bottiglia». Analogo discorso per quanto riguarda Trastevere, dove stasera alle 21 si accenderanno per la prima volta 7 dei 12 varchi elettronici del sistema «Iride 2»: è l’avvio ufficiale della nuova Ztl, da domani in vigore anche dalle 6.30 alle 10 nei giorni feriali (oltre che il venerdì e il sabato dalle 21 alle 3). «Massima attenzione anche per Trastevere, dove inoltre abbiamo rilevato una certa insofferenza verso l’opera della comunità di Sant’Egidio» ha garantito Serra. E le recenti lamentele dei residenti per i numerosi episodi di microcriminalità? «Da quanto ho appreso dalle forze dell’ordine - ha spiegato il prefetto - nella zona non ci sono stati aumenti di reati, mentre sono stati notati alcuni borseggi, specie negli esercizi pubblici». IL MESSAGGERO I gestori: «Chiudere prima sarebbe
come darla vinta a chi viene a fare le risse» di ALESSANDRA MIGLIOZZI Soddisfatti per i maggiori controlli
e perché «è tramontata l’ipotesi di chiusura anticipata per bar, pub e locali».
I commercianti di Campo de’ Fiori ieri hanno inanellato due successi e
l’avvocato Diego Perugini, che ha respinto l’invito del Prefetto sulla chiusura
anticipata, canta vittoria: «Siamo contenti dice che il Prefetto non abbia dato
seguito all’ipotesi. Chiudere un’ora prima sarebbe stato concedere una vittoria
a questi giovani, una decisione diseducativa». «Maggiori controlli delle forze dell’ordine? Era ora dicono i gestori dei locali in piazza Trilussa a Trastevere Ogni sera ne succede una: tra bottigliate e risse, spesso, c’è da aver paura». «Le liti tra ubriachi e gli schiamazzi racconta Emanuele Tiberi, responsabile del Cafè Friends sono sempre più frequenti». Ma non mancano i commenti critici. «Ormai siamo ad agosto è un po’ tardi per intervenire fanno notare alla Birreria Trilussa Noi, insieme agli altri commercianti di via Benedetta, avevamo segnalato già da tempo la situazione alle autorità, ma solo ora arriva una risposta. E poi si parla di presìdi di venerdì e di sabato, ma qui di gente ce n’è tantissima anche negli altri giorni». Un intervento ad agosto per i commercianti non è sufficiente. «Trastevere dicono non è Campo de’ Fiori: risse e liti sono meno frequenti. Ma tra gente che lascia le bottiglie a terra, barboni che orinano ovunque e forme di degrado crescente il rischio che la situazione degeneri c’è: per questo servono i controlli, ma da settembre, non in piena estate». LA PROVINCIA DI CREMONA Alcol nei parchi, queste le regole «La somministrazione di bevande alcoliche presso i bar dei parchi pubblici cittadini è regolata da norme che i gestori sottoscrivono individualmente con il Comune e che possono variare da una situazione all’altra». Sull’allarme lanciato da alcuni genitori interviene il vicesindaco Gianni Risari, con una premessa fondamentale: «Le consumazioni vanno fatte al banco o al tavolino e, nel caso di alcol, non può essere servito ai minorenni». Per tornare alle norme, Risari precisa quanto segue: «Il bar del parco Bonaldi è autorizzato a vender alcolici e superalcolici. L’accesso è prossimo alla strada e la collocazione decentrata rispetto all’area verde. Il chiosco di campo di Marte può vendere alcolici (vino, birra, ecc.) ma non i superalcolici e lo stesso vale per la strutture esistente nel parco di via Desti. Per quest’ultimo, aperto di recente, è in fase di definizione il regolamento. Ognuno dei bar in questione svolge la propria attività secondo orari prestabiliti, che sono poi quelli dei parchi. Questo è il quadro generale e le regole vanno rispettate. Non mi risulta che ci siano stati grossi problemi, anche se non escludo che singole persone abbiano potuto dar adito a preoccupazioni. Da parte nostre i controlli sono costanti». LA PROVINCIA DI CREMONA Rivolta, gara podistica Organizza
l’Approdo’ Rivolta — L’associazione di volontariato ‘L’Approdo’, impegnata nella prevenzione e nella riabilitazione degli alcolisti a supporto del Servizio di Alcologia del Santa Marta e del Telefono Ascolto, organizza per domenica 30 luglio, in collaborazione con il Gruppo Podistico Arci e con il patrocinio del Comune, la sesta edizione della marcia podistica Fiasp. IL GAZZETTINO (PADOVA) L’INTERVENTO Sig. Sindaco, Nell’era della
"partecipazione" i Comitati Spontanei, come l’assessore Ruffini
insegna, imperversano, al punto tale di avere di gran lunga, maggiori poteri
delle stesse Categorie Economiche.E così anche per la spinosa vicenda relativa
alla baraccopoli del Piovego, la così detta "Rive Gauche". E’ singolare che l’amministrazione
comunale, per cautelarsi da possibili ricorsi al T.A.R. contro l’ordinanza di
chiusura dei Bar del centro alle ore 24:00, accetti di affidare in gestione ad
un fantomatico comitato " Bar per il Centro" l’area demaniale e
proprio a quei locali colpiti dalla suddetta ordinanza, evitando così di fatto
qualsiasi accordo con le Categorie interessate, legittimate ad occuparsi della
questione, nonché qualsiasi procedura che garantisca pari opportunità per gli
esercenti delle piazze o almeno per quelli interessati dalle ordinanze delle
attività. A presiedere tale comitato che
addirittura rilascia il nulla osta all’insediamento delle baracche, risulta il
signor Federico Contin, come già riportato dal consigliere forzista Menorello.
Il sig. Contin ha la fortuna di essere il primo privato cittadino ad esercitare
poteri pubblici (decide chi deve avere le licenze sul Piovego, rilascia, nulla
osta e così via) A questo punto, mi sorge un dubbio
: ma costui, Federico Contin, è proprio un omonimo di quel Federico Contin che
alle passate elezioni amministrative ha riportato 94 preferenze nelle file
della Margherita al Quartiere Centro? Esattamente il doppio delle preferenze
dell’assessore al Commercio Pieruz, che, forse per questo, si trova in qualche
stato di soggezioneChe sia per questo che Contin è conosciuto come
"L’Assessore Ombra"?. Ma, nell’era della partecipazione,
si ha la strana impressione che la Sua squadra Sig. Sindaco non l’abbia tenuta
sufficientemente informata di questa e altre situazioni, come le recenti
vicende delle "Torri Gregotti", del Peep di Altichiero" a cui
sembra Lei abbia poco partecipato.Con la presente interrogazione sono a
chiederLe: 1) Se condivide l’abdicazione del
suo Assessore Pieruz dai compiti Istituzionali che gli sono propri, e che sono
invece esercitati dall’Assessore -Ombra Contin Federico; 2) Se non ritiene che una
procedura più trasparente e rigorosa, anche sotto il profilo delle
fidejussioni, delle cauzioni e delle sanzioni, non avrebbe almeno in buona
parte evitato gli intollerabili disagi che la popolazione del Portello sta
indubbiamente subendo?; 3) Se il Sig. Federico Contin sia
la medesima persona del Sig. Federico Contin, candidato per il Quartiere Centro
nelle liste della Margherita, ovvero si tratti di una omonimia?; 4) In che modi Lei pensa di
ricondurre il dibattito cittadino sui parametri più qualificanti : infatti è
assai riduttivo che il futuro di Padova sembri dipendere dalla vicenda degli
SPRITZ, il dibattito Sig. Sindaco va riportato su questioni più essenziali,
quali : il futuro Ospedale, l’Auditorium, le Infrastrutture, la Cultura, i
giovani, il Sociale e l’integrazione della popolazione extracomunitaria, non
certamente utilizzando gli approcci e le metodologie poste in essere dall’Assessore
Ruffini. Una politica dell’aggregazione attraverso tassi di alcolismo fra i più
alti d’Italia non possono risultare positivi neanche se di ispirazione
Marxista. Cosa Le è successo caro Sindaco a
Lei e alla Sua Maggioranza che improvvisamente sdogana l’alcol come mezzo di
riscatto o come progetto e azione socialista per migliorare la nostra società? Antonio Foresta Capogruppo UDC nel Consiglio Comunaledi Padova IL MESSAGGERO All’inizio fu la forse troppo
mitizzata ... All’inizio fu la forse troppo mitizzata movida , poi vennero gli after hours, fatto sta che la lotta contro gli schiamazzi, l’acool e i rumori notturni, a Madrid non ha dato alcun frutto. A poco sono valse le retate, la maggior presenza della polizia municipale e le ordinanze che vietano la vendita di alcolici. La voglia di stare in strada (e male) a Madrid continua. LA SICILIA Dall’inizio dell’estate fino ad
oggi… Dall’inizio dell’estate fino ad
oggi i carabinieri del Comando Compagnia hanno controllato oltre 2000 persone.
I dati emergono dalle statistiche di ieri. Un monitoraggio costante sul
territorio è stato dunque quello effettuato dai militari dell’Arma. Le persone
fermate per guida in stato di ebbrezza sono state solo 15. L’indice riferisce
che gli augustani, da quando le forze dell’ordine hanno a disposizione
l’etilometro, sembrano essere più disciplinati alla guida. Lo strumento che
misura il tasso di alcol per litro di sangue è stato utilizzato in 114 casi
soprattutto nei centri balneari di Brucoli, Agnone Bagni oltre che nella città
di Augusta. Sono stati potenziati i controlli
nei fine settimana, soprattutto il venerdì sera e sabato sera. Il monitoraggio
è stato compiuto nei luoghi di assembramento di giovanissimi, come i pub dei
sobborghi marinari e nelle piazze cittadine. I controlli vertono, oltre alla
prevenzione di sostanze alcoliche anche alla repressione dell’uso di sostanze
stupefacenti. A. B. IL TEMPO Terracina Nottata movimentata sul Lungomare
Rissa tra giovani finisce con quattro denunce di ROBERTO ITALIANO TERRACINA — Notte d’estate movimentata presso un noto stabilimento balneare di Terracina. Mancavano una manciata di minuti alla mezzanotte tra martedì e mercoledì, quando quattro giovani hanno dato vita ad una rissa gigantesca proprio davanti al lido, a due passi dall’arenile, al cospetto di molti cuoriosi. Una scazzottata in piena regola tra tre extracomunitari di origine marocchina e un cittadino italiano. A quanto pare il quartetto si sarebbe azzuffato per futili motivi. Immediato l’allarme di alcuni passanti al Commissariato di Polizia di Terracina ed in particolare al nucleo prevenzione anticrimine che è subito intervenuto. Per tutti e quattro e’ scattata la denuncia a piede libero. Purtroppo non e’ la prima volta che certi episodi si verificano soprattutto in estate sul litorale terracinese. Le forze dell’ordine sono spesso sollecitate da interventi per sedare risse molte volte degenerate per futili motivi. Si va dai commenti non proprio carini nei confronti di ragazze ovviamente non graditi dalle stesse e dai loro accompagnatori per finire ad episodi in cui a farla da padrone e l’alcool che manda su di giri i protagonisti con la vista annebbiata. Quello dell’altra sera e’ stato il primo episodio di un certo rilievo di quest’estate ma le forze dell’ordine hanno assicurato che vigileranno meticolosamente affinche’ ogni tentativo di rissa venga sedato. L’ADIGE Arrestato ladro d’auto I carabinieri della stazione di Vermiglio hanno arrestato un giovane di 25 anni di nazionalità rumena, Christian Ferstean. L’uomo era stato fermato all’altezza dell’abitato di Dimaro mentre guidava una Fiat Uno rossa. L’auto era stata rubata poco prima a Commezzadura, per di più, Ferstean era anche ubriaco. Il rumeno, così, è stato arrestato per furto e guida in stato di ebbrezza. I carabinieri hanno poi restituito l’auto al legittimo proprietario che non si era reso conto di averne subito il furto. IL GAZZETTINO (PADOVA) PIOVE DI SACCO/BRUGINE Sei mesi al pirata della strada,
era anche ubriaco Piove di Sacco È stato processato per
direttissima ieri mattina il pirata della strada che l’altro pomeriggio in via
Cristo a Piove di Sacco ha investito una donna mandandola in ospedale e poi non
si è fermato a prestarle soccorso. Paolino Battistello, 51 anni, abitante a
Brugine in via De Gasperi 10, è comparso davanti al giudice che gli ha inflitto
sei mesi, con sospensione della pena, per l’omissione di soccorso e un anno e
mezzo di sospensione della patente per aver guidato in stato di ebbrezza. Nell’uomo, infatti, dopo l’esame
all’etilometro, è stato riscontrato un tasso alcolico di 2,40 milligrammi
quando il massimo consentito è di 0,5. I carabinieri della stazione di Codevigo
sono arrivati al pirata della strada grazie alla collaborazione di un cittadino
che aveva assistito all’incidente. Il testimone si era messo subito
all’inseguimento del camion che non si era fermato e col cellulare aveva
chiamato i militi e il pronto soccorso dell’ospedale di Piove di Sacco. I
sanitari del Suem hanno provveduto a soccorrere Rita Bastianello, 66 anni, che
abita col marito in via Rusteghello e l’hanno portata al pronto soccorso
piovese. Mentre i carabinieri, sulla scorta delle coordinate fornite dal
testimone, sono riusciti a fermare il camion del pirata. Condotto in caserma,
Battistello è stato denunciato e poi arrestato. A Rita Bastianello, dopo gli
accertamenti del caso, i sanitari le hanno riscontrato la frattura esposta del
femore sinistro, un trauma cranico e politraumatismo. È stata ricoverata nel
reparto di ortopedia con una prognosi di guarigione in 60 giorni. Gianni Patella IL GAZZETTINO (PORDENONE) EBBREZZA Alcoltest senza il consenso
Multato uno scooterista (Ro) Ha avuto un percorso alquanto
complesso la vicenda che ha riguardato lo scooterista pordenonese Luca Romano,
39 anni, che era chiamato a rispondere di guida in stato d’ebbrezza. L’uomo,
assistito dall’avvocato Pierfrancesco Scatà, era stato prima assolto dal
giudice di pace (opposizione a un decreto penale da mille euro). La Procura
aveva presentato ricorso per Cassazione che, dopo aver annullato la sentenza,
aveva rinviato gli atti al giudice di primo grado. Il motivo del contendere? L’uomo,
caduto da solo dallo scooter, era stato ricoverato in ospedale, dove era stato
sottoposto a prelievo del sangue. Era così emerso che si trovava in sella con
la mente annebbiata dall’alcol. Contro quel prelievo, avvenuto quando non era
stata approvata la nuova legge, sarebbe servito il consenso del paziente (anche
in relazione al trattamenti di dati sensibili) - ha spiegato l’avvocato Scatà -
a meno che tale procedura non fosse stata determinata, ma non è il caso della
vicenda di Romano, a motivi sanitari. Per tale motivo - ha aggiunto il legale -
l’alcoltest non era utilizzabili ai fini del procedimento penale. La tesi della difesa, accolta dal giudice di pace, valse l’assoluzione allo scooterista. I giudici di Cassazione, esaminando il ricorso della Procura, si è rifatta alla stesso principio, ritenendo però che il prelievo di sangue fosse determinante ai fini sanitari. Concetto accolto ieri dal giudice Roberta Bolzoni che ha condannato Romano a mille euro di multa, sospesa. L’avvocato Scatà ha annunciato Appello. IL GAZZETTINO (UDINE) La situazione è emersa ieri notte
in seguito a una chiamata giunta al "113". La vittima ha ecchimosi ai
polsi e al volto Anziana con i lividi, badante
denunciata Sospetto caso di maltrattamenti.
Una donna di 95 anni accusa: «Botte e lenzuolo in bocca se urlo» Udine (c.a.) «Mi picchia e mi mette il
lenzuolo in bocca se urlo». Ad accusare una badante ucraina di trentatrè anni è
una novantacinquenne udinese che abita in centro e ieri notte si è sfogata con
gli agenti della Squadra Volante, a cui ha mostrato i polsi ricoperti da lividi
e il labbro superiore gonfio e arrossato. Le sue dichiarazioni sono sfociate in
una denuncia a piede libero - in questo caso si è proceduto d’ufficio - per
l’ipotesi di maltrattamenti. La vicenda è emersa in seguito a
una chiamata giunta alla sala operativa del "113". Era l’una meno un
quarto. La voce di una giovane donna straniera chiedeva un intervento. Piangeva,
sembrava alterata dall’abuso di alcolici e l’operatore ha avuto qualche
difficoltà a comprendere il motivo della chiamata. Sono state fornite solo
vaghe indicazioni. Una pattuglia della Volante ha
raggiunto l’abitazione della novantacinquenne e si è trovata di fronte a una
situazione incerta e tutta da approfondire. Da una parte c’era la badante che
sollecitava l’anziana a dire ai poliziotti che lei non le aveva fatto niente.
Dall’altra la novantacinquenne che, non appena la badante si allontanava,
mostrava le ecchimosi ai polsi e parlava di botte e lembi di lenzuolo infilati
in bocca per impedirle di urlare. A quel punto la polizia ha informato i familiari dell’anziana, che sono subito accorsi. Gli stessi parenti ieri mattina avrebbero accompagnato la novantacinquenne in pronto soccorso affinchè fossero verificate le sue condizioni di salute. Al momento non hanno ritenuto di procedere con una denuncia nei confronti della giovane ucraina che da un anno dava assistenza all’anziana. IL GAZZETTINO (TREVISO) Ubriaco blocca il traffico da
Venezia a Mestre (l.l.) La giornata infernale per i
collegamenti tra Venezia e Terraferma ieri è iniziata alle 5.45, quando un
incidente tra la rampa di San Giuliano e via Libertà ha causato code e
rallentamenti per oltre tre ore. Ubriaco a bordo di una Mercedes,
un giovane di 30 anni di Mogliano sta scendendo dalla rampa del cavalcavia di
San Giuliano. L’alcol, evidentemente, rallenta i riflessi del trentenne che non
dà la precedenza a un furgone che trasporta pesce e che procede in direzione
Mestre. Lo scontro tra i due veicoli è piuttosto violento: il furgone si
ribalta, ma il conducente fortunatamente è illeso. Il moglianese invece si
ferisce, ma lievemente. Sul posto intervengono subito gli
agenti della polizia stradale che si occupano dei rilievi e che sottopongono il
giovane al test alcolemico. Dalla prova emerge che il trentenne ha un tasso
pari a 1.5, il triplo del limite consentito dal codice della strada. Perciò al
giovane viene ritirata la patente. Sul luogo dell’incidente arrivano anche
un’ambulanza del Suem e successivamente i vigili urbani. Pesanti le conseguenze per il traffico: tutto bloccato da piazzale Roma a Mestre fino alle 9.30. Sabato, 29 Luglio 2006
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