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Rassegna stampa Alcol e guida del 28 luglio 2006

A cura di Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta

IL GAZZETTINO (PORDENONE)

TRIESTE

Alcool e minori, il Comune scrive ai bar

Trieste

"Io rispetto la legge - se hai meno di 16 anni posso servirti soltanto analcolici: è per la tua salute!". È questo lo slogan del cartello che, nel corso della prossima settimana, 1200 esercizi pubblici di Trieste riceveranno assieme ad una lettera firmata dall’assessore allo sviluppo economico del comune di Trieste Paolo Rovis.

Ieri, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, Rovis ha sottolineato la necessità di sensibilizzare la coscienza degli esercenti riguardo al problema dell’alcolismo minorile, largamente diffuso nella nostra regione e nel nord Italia. «Il cartello - ha spiegato Rovis - vuole essere uno strumento per esplicitare l’obbligo dell’esercente di non somministrare bevande alcoliche ai minori di 16 anni come previsto dall’articolo 689 del codice penale. La lettera che accompagna il cartello invita i gestori di bar, night club e ristoranti ad assumere un atteggiamento responsabile volto a tutelare la salute dei più giovani senza correre il rischio di essere puniti con pene pecuniarie che vanno dai 516 ai 2.582euro fino ad arrivare alla sospensione dell’esercizio stesso».

Dai dati rilevati recentemente dall’Azienda Sanitaria, sembra che sia la fascia di età 18-24, con l’83%, quella più incline al consumo saltuario di alcolici rispetto alla media nazionale. «Il problema - ha continuato Rovis - va affrontato attraverso la sensibilizzazione ed una buona collaborazione. Non obblighiamo gli esercenti ad esporre il cartello, devono capire da soli che si tratta di un provvedimento per evitare che i giovanissimi consumino alcolici cadendo nell’assuefazione senza ritorno. Noi chiediamo che il cartello, qualora venga appeso, sia ben visibile di modo che anche il consumatore venga reso consapevole e dissuaso dall’effettuare ordinazioni non consentite».

Un problema, quello dell’alcolismo giovanile, che richiede un’incisiva campagna di contrasto attraverso la collaborazione non solo degli esercenti dei locali pubblici ma anche delle famiglie e della scuola che dovrebbe monitorare i diversi comportamenti causati dall’abuso di alcol. «L’abuso - ha concluso Rovis - porta a compiere atti di vandalismo e di violenza, è nocivo per la vita sociale delle persone e pertanto va contrastato fornendo strumenti dissuasivi anche se poi tutto dipende dalla convinzione personale dell’esercente».

Presenti all’incontro anche Giovanni Righi e Marinella Delconte del Servizio Attività Economiche Produttive del Comune di Trieste.

Elisabetta Batic


KATAWEB NEWS

TROPPE RISSE E SCHIAMAZZI, SINDACO NAPOLETANO VIETA ALCOL

Risse, schiamazzi, movida nelle strade che infastidisce i residenti del centro storico. Un sindaco del napoletano ha deciso di dire basta a tutto questo facendo salire sul banco degli imputati un unico soggetto, l’alcol, e vietando la vendita di soft drink, birra e liquori se questi non vengono consumati all’interno di un locale. Accade a Marano, grosso centro a Nord di Napoli, dove con una ordinanza, il primo cittadino Salvatore Perrotta dal 3 agosto al 30 settembre ha vietato la vendita da asporto di bevande alcooliche, penalizzando i gestori di bar che infrangono il divieto con multe da 25 a 500 euro e, dopo la terza violazione, con la chiusura del locale fino a quindici giorni. "E’ una misura che ho ritenuto necessaria perche’ da tempo si registrano episodi che creano preoccupazioni per l’ordine pubblico. Non e’ un fenomeno solo di Marano, ma un trend dilagante di teppismo, risse per futili motivi, abbandono di bottiglie di vetro o dei loro cocci dovunque", spiega Perrotta. L’iniziativa per ora e’ sperimentale e vuole dare un "segnale forte per elevare il livello di vivibilita’ della citta’". Oltre che alla polizia municipale, l’ordinanza e’ stata trasmessa a prefettura di Napoli, questura e tribunale.


 

BRESCIA OGGI

A turno alcuni locali ospiteranno gazebo nei quali eseguire a fine serata test con l’etilometro: a chi risulterà «pulito» un ingresso omaggio

Senza alcol si entra gratis in discoteca

Da domani la campagna della Provincia per la riduzione degli incidenti stradali

di Lisa Cesco

Ragazzi testimonial di una scelta, quella di divertirsi in modo intelligente, mettendosi al riparo dal rischio di incidenti stradali. La modalità di comunicazione è giovane e informale, come la t-shirt arancio squillante che identifica la campagna di sensibilizzazione «I don’t mix», promossa dalla Provincia di Brescia con l’assessorato ai Lavori pubblici, per ridurre l’incidentalità sulle strade, a cominciare dall’estate in corso.

«La Provincia è da anni impegnata nell’attività di sensibilizzazione per rendere le nostre strade più sicure e ridurre il numero di incidenti - dice il presidente Alberto Cavalli - . La scelta di andare nei luoghi di divertimento dei giovani è un mezzo nuovo di lavoro e comunicazione, che può rivelarsi importante per consolidare il trend in diminuzione di incidenti sulle nostre strade».

La campagna, infatti, si rivolge ai giovani che frequentano le discoteche nel week end, secondo una modalità già diffusa in altri Paesi europei, quella del «guidatore designato», un componente del gruppo che si candida come guidatore sobrio per il viaggio di rientro dalla discoteca: l’idea è quella di diffondere, fra i gruppi di ragazzi, l’abitudine ad individuare, a rotazione, una persona che durante la serata rinunci a bere alcolici per guidare nel viaggio di ritorno.

L’iniziativa toccherà le discoteche Fura di Lonato domani, il Dehor di Lonato il 12 agosto, il Mazoom di Desenzano il 19 agosto, per proseguire a settembre in altre tre sedi da individuare. Al di fuori dei locali ci sarà un gazebo per informare i giovani della campagna e per consentire ai gruppi formati da almeno tre persone di candidarsi all’iniziativa: chi si offre come «guidatore sobrio», all’uscita della discoteca verrà sottoposto all’alcol test con etilometri usa e getta e se rientra nei parametri di sobrietà riceverà un buono per ritornare gratuitamente nella stessa discoteca. A tutti quelli che si sottoporranno in uscita al test e risulteranno sobri verrà regalata la maglietta appositamente creata per l’iniziativa da Enrico Bonomini (ideatore di tutte le campagne sulla sicurezza stradale della Provincia), e pensata come veicolo di comunicazione verso gli altri giovani, con lo slogan «Don’t mix», che esprime la scelta di non mescolare guida e alcol.

«Vorremmo che questi comportamenti diventassero un’abitudine diffusa, anche grazie a questa, che è un’iniziativa sperimentale, che non intende dare prescrizioni ma suggerire comportamenti spiegandone la convenienza, e quindi creando una mentalità nuova - commenta l’assessore ai Lavori pubblici Mauro Parolini.

Se quello degli incidenti rimane un problema centrale per il territorio bresciano, il numero dei morti sulle strade è in calo, con 74 decessi al 25 luglio 2006, rispetto agli 85 dello stesso periodo del 2005. Anche gli incidenti sono diminuiti, passando dai 77 del luglio 2005 ai 64 di quest’anno; nel complesso i 200 morti annuali del 2000 sono scesi a 143 nel 2005.

Secondo i vertici della Provincia, la tendenza consolidata nella diminuzione degli incidenti stradali e di morti sulle strade bresciane, che si mantiene costante dal 2002, va vista come un fatto positivo, dovuto ad auto più sicure e patente a punti, ma anche alla messa in sicurezza delle strade e alle campagne di sensibilizzazione avviate dall’amministrazione provinciale. «Si tratta di numeri che ancora non ci soddisfano - dice Parolini - ma che ci incoraggiano ad andare avanti, verso l’obiettivo fissato dal Libro Bianco della Comunità Europea, per la riduzione entro il 2010 del 50 per cento del numero dei morti sulle strade rispetto al 2000».


BRESCIA OGGI

Il decalogo del guidatore sicuro

Nell’opuscolo «Vacanze coi fiocchi – Dai un passaggio alla sicurezza», distribuito agli automobilisti bresciani nell’esodo di domani, è racchiuso un decalogo della guida attenta, redatto da psichiatri dell’Istituto Superiore di sanità.

Dando per scontato che è indispensabile mettersi in viaggio riposati, senza assumere alcolici, droghe o farmaci, fra i suggerimenti utili primo fra tutti è quello di concentrarsi sempre alla guida, anche durante percorsi che si fanno abitualmente; evitare, inoltre, quando si può, la monotonia del viaggio, magari cambiando percorso per non essere «ipnotizzati» al volante. Limitare l’uso del cellulare con auricolare o viva voce: parlare al telefono distoglie sempre l’attenzione dalla strada. Se si usa un navigatore satellitare, è consigliabile impostarlo con modalità sonora, per evitare che il video diventi fonte di distrazione.

Quanto alla musica, si suggerisce di sfruttare le pause per cambiare stazione radiofonica o cd. Gli animali possono stare nella vettura, ma devono essere trasportati in modo tale da non causare danni: se gli animali sono due o più, la legge prescrive che vengano messi in apposite gabbie o contenitori. Infine un consiglio per i fumatori: evitare di fumare mentre si guida, perché anche i semplici gesti di ricerca della sigaretta, accensione ed eliminazione della cenere sono fonte di distrazione.li.ce.


IL GAZZETTINO (TREVISO)

La Giunta ha deliberato la copertura finanziaria per l’acquisto del materiale necessario  

Progetto sicurezza, atto secondo

Montebelluna

(L.Bon) Progetto sicurezza, atto secondo. Nell’ambito della seconda fase del Progetto sicurezza, che prevede una spesa complessiva di oltre 240mila euro finanziata in parte con contributi erogati dalla Regione, la Giunta ha deliberato la copertura finanziaria di quelle parti del progetto che non sono oggetto di contributo regionale. In particolare, provvederà ad acquistare una nuova vettura di servizio, oltre agli arredi e alla strumentazione necessaria per il controllo degli accessi nella nuova caserma del Comando, in costruzione presso l’ex scalo merci. Nell’ambito del progetto, sono previsti inoltre il collegamento informatico in fibra ottica con le banche dati del Comune di Montebelluna, ma anche la dotazione di tutti gli agenti autorizzati della pistola di ordinanza; in arrivo pure alcuni dispositivi "pre-test" per il controllo del tasso alcolico dei conducenti ed un "narcotest", ma anche un fonometro per pre-accertamenti sul livello di inquinamento acustico prodotto da attività produttive, un kit per rilevamento di impronte dattiloscopiche e per analisi e controllo del falso documentale, un telelaser con "micro digicam". Sono in programma pure ponte radio, centrale operativa, collegamento telematico con uffici comunali, incremento dell’organico.


IL GIORNALE.IT

Campo de’Fiori La presenza della polizia sarà «discreta»

Omar Sherif H. Rida

Non una «zona rossa» ma una «zona di rispetto». Una «presenza» sì, ma «discreta». Continuano i distinguo verbali del prefetto capitolino Achille Serra per illustrare ai cittadini l’atteggiamento delle forze dell’ordine davanti alle varie emergenze. Così, dopo la definizione data al cordone di sicurezza attorno alla Farnesina durante la conferenza internazionale sul Libano di mercoledì scorso, ieri il prefetto si è soffermato sulla situazione di Campo de’ Fiori, teatro ormai da tempo di violenze e schiamazzi notturni: «Noi continueremo con le forze dell’ordine a presidiare la zona - ha annunciato Serra al termine dellla riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza - nonostante i tanti impegni di questo mese di luglio. La nostra sarà comunque una presenza discreta, affinché non venga avvertita come provocatoria».

Il presidio delle forze dell’ordine proseguirà quindi per tutta l’estate e in particolare nei week end. «Abbiamo registrato - ha spiegato il prefetto - che dall’una alle due di notte Campo de’ Fiori comincia a essere frequentata da malintenzionati». E allora via con il presidio «discreto», novità terminologica che lascia spazio a diverse interpretazioni, compresa quella secondo cui persino il prefetto, cioè la massima autorità cittadina in materia di ordine pubblico, concepisca la presenza delle forze dell’ordine come potenzialmente provocatoria e non come deterrente. In un contesto oltretutto caratterizzato da risse notturne, ubriacature moleste e scatenate partite di «vaiolance» (una sorta di «palla avvelenata»), per la disperazione di residenti e commercianti della zona. Due categorie quest’ultime che nei giorni scorsi sono state ricevute da Serra. I residenti di via del Biscione in particolare si sono lamentati nei confronti di alcuni esercizi pubblici che nella notte attirerebbero un tipo di clientela particolarmente avvezzo agli episodi di violenza. Al riguardo ieri il prefetto ha sottolineato come «l’avvocato dei commercianti si sia presentato qui per testimoniare tutta la loro collaborazione», ma alzando un muro sull’ipotesi di una chiusura anticipata (all’una di notte) di bar, pub e locali della zona. «Un aspetto - ha precisato il prefetto - di competenza del Comune». «Siamo soddisfatti - ha commentato in serata l’avvocato Diego Perugini, il rappresentante dei commercianti di via del Biscione, l’uomo del niet pronunciato a Serra - perché chiudere i locali un’ora prima sarebbe stato concedere una vittoria a questi giovani, una decisione diseducativa. Le bevande le comprerebbero altrove, come quando c’era il divieto di acquistare alcolici in bottiglia».

Analogo discorso per quanto riguarda Trastevere, dove stasera alle 21 si accenderanno per la prima volta 7 dei 12 varchi elettronici del sistema «Iride 2»: è l’avvio ufficiale della nuova Ztl, da domani in vigore anche dalle 6.30 alle 10 nei giorni feriali (oltre che il venerdì e il sabato dalle 21 alle 3). «Massima attenzione anche per Trastevere, dove inoltre abbiamo rilevato una certa insofferenza verso l’opera della comunità di Sant’Egidio» ha garantito Serra. E le recenti lamentele dei residenti per i numerosi episodi di microcriminalità? «Da quanto ho appreso dalle forze dell’ordine - ha spiegato il prefetto - nella zona non ci sono stati aumenti di reati, mentre sono stati notati alcuni borseggi, specie negli esercizi pubblici».


IL MESSAGGERO

I gestori: «Chiudere prima sarebbe come darla vinta a chi viene a fare le risse» 

di ALESSANDRA MIGLIOZZI

Soddisfatti per i maggiori controlli e perché «è tramontata l’ipotesi di chiusura anticipata per bar, pub e locali». I commercianti di Campo de’ Fiori ieri hanno inanellato due successi e l’avvocato Diego Perugini, che ha respinto l’invito del Prefetto sulla chiusura anticipata, canta vittoria: «Siamo contenti dice che il Prefetto non abbia dato seguito all’ipotesi. Chiudere un’ora prima sarebbe stato concedere una vittoria a questi giovani, una decisione diseducativa».

«Maggiori controlli delle forze dell’ordine? Era ora dicono i gestori dei locali in piazza Trilussa a Trastevere Ogni sera ne succede una: tra bottigliate e risse, spesso, c’è da aver paura». «Le liti tra ubriachi e gli schiamazzi racconta Emanuele Tiberi, responsabile del Cafè Friends sono sempre più frequenti». Ma non mancano i commenti critici. «Ormai siamo ad agosto è un po’ tardi per intervenire fanno notare alla Birreria Trilussa Noi, insieme agli altri commercianti di via Benedetta, avevamo segnalato già da tempo la situazione alle autorità, ma solo ora arriva una risposta. E poi si parla di presìdi di venerdì e di sabato, ma qui di gente ce n’è tantissima anche negli altri giorni». Un intervento ad agosto per i commercianti non è sufficiente. «Trastevere dicono non è Campo de’ Fiori: risse e liti sono meno frequenti. Ma tra gente che lascia le bottiglie a terra, barboni che orinano ovunque e forme di degrado crescente il rischio che la situazione degeneri c’è: per questo servono i controlli, ma da settembre, non in piena estate».


LA PROVINCIA DI CREMONA

Alcol nei parchi, queste le regole

«La somministrazione di bevande alcoliche presso i bar dei parchi pubblici cittadini è regolata da norme che i gestori sottoscrivono individualmente con il Comune e che possono variare da una situazione all’altra». Sull’allarme lanciato da alcuni genitori interviene il vicesindaco Gianni Risari, con una premessa fondamentale: «Le consumazioni vanno fatte al banco o al tavolino e, nel caso di alcol, non può essere servito ai minorenni». Per tornare alle norme, Risari precisa quanto segue: «Il bar del parco Bonaldi è autorizzato a vender alcolici e superalcolici. L’accesso è prossimo alla strada e la collocazione decentrata rispetto all’area verde. Il chiosco di campo di Marte può vendere alcolici (vino, birra, ecc.) ma non i superalcolici e lo stesso vale per la strutture esistente nel parco di via Desti. Per quest’ultimo, aperto di recente, è in fase di definizione il regolamento. Ognuno dei bar in questione svolge la propria attività secondo orari prestabiliti, che sono poi quelli dei parchi. Questo è il quadro generale e le regole vanno rispettate. Non mi risulta che ci siano stati grossi problemi, anche se non escludo che singole persone abbiano potuto dar adito a preoccupazioni. Da parte nostre i controlli sono costanti».


LA PROVINCIA DI CREMONA

Rivolta, gara podistica Organizza l’Approdo’

Rivolta — L’associazione di volontariato ‘L’Approdo’, impegnata nella prevenzione e nella riabilitazione degli alcolisti a supporto del Servizio di Alcologia del Santa Marta e del Telefono Ascolto, organizza per domenica 30 luglio, in collaborazione con il Gruppo Podistico Arci e con il patrocinio del Comune, la sesta edizione della marcia podistica Fiasp.


IL GAZZETTINO (PADOVA)

L’INTERVENTO

Sig. Sindaco,

Nell’era della "partecipazione" i Comitati Spontanei, come l’assessore Ruffini insegna, imperversano, al punto tale di avere di gran lunga, maggiori poteri delle stesse Categorie Economiche.E così anche per la spinosa vicenda relativa alla baraccopoli del Piovego, la così detta "Rive Gauche".

E’ singolare che l’amministrazione comunale, per cautelarsi da possibili ricorsi al T.A.R. contro l’ordinanza di chiusura dei Bar del centro alle ore 24:00, accetti di affidare in gestione ad un fantomatico comitato " Bar per il Centro" l’area demaniale e proprio a quei locali colpiti dalla suddetta ordinanza, evitando così di fatto qualsiasi accordo con le Categorie interessate, legittimate ad occuparsi della questione, nonché qualsiasi procedura che garantisca pari opportunità per gli esercenti delle piazze o almeno per quelli interessati dalle ordinanze delle attività.

A presiedere tale comitato che addirittura rilascia il nulla osta all’insediamento delle baracche, risulta il signor Federico Contin, come già riportato dal consigliere forzista Menorello. Il sig. Contin ha la fortuna di essere il primo privato cittadino ad esercitare poteri pubblici (decide chi deve avere le licenze sul Piovego, rilascia, nulla osta e così via)

A questo punto, mi sorge un dubbio : ma costui, Federico Contin, è proprio un omonimo di quel Federico Contin che alle passate elezioni amministrative ha riportato 94 preferenze nelle file della Margherita al Quartiere Centro? Esattamente il doppio delle preferenze dell’assessore al Commercio Pieruz, che, forse per questo, si trova in qualche stato di soggezioneChe sia per questo che Contin è conosciuto come "L’Assessore Ombra"?.

Ma, nell’era della partecipazione, si ha la strana impressione che la Sua squadra Sig. Sindaco non l’abbia tenuta sufficientemente informata di questa e altre situazioni, come le recenti vicende delle "Torri Gregotti", del Peep di Altichiero" a cui sembra Lei abbia poco partecipato.Con la presente interrogazione sono a chiederLe:

1) Se condivide l’abdicazione del suo Assessore Pieruz dai compiti Istituzionali che gli sono propri, e che sono invece esercitati dall’Assessore -Ombra Contin Federico;

2) Se non ritiene che una procedura più trasparente e rigorosa, anche sotto il profilo delle fidejussioni, delle cauzioni e delle sanzioni, non avrebbe almeno in buona parte evitato gli intollerabili disagi che la popolazione del Portello sta indubbiamente subendo?;

3) Se il Sig. Federico Contin sia la medesima persona del Sig. Federico Contin, candidato per il Quartiere Centro nelle liste della Margherita, ovvero si tratti di una omonimia?;

4) In che modi Lei pensa di ricondurre il dibattito cittadino sui parametri più qualificanti : infatti è assai riduttivo che il futuro di Padova sembri dipendere dalla vicenda degli SPRITZ, il dibattito Sig. Sindaco va riportato su questioni più essenziali, quali : il futuro Ospedale, l’Auditorium, le Infrastrutture, la Cultura, i giovani, il Sociale e l’integrazione della popolazione extracomunitaria, non certamente utilizzando gli approcci e le metodologie poste in essere dall’Assessore Ruffini. Una politica dell’aggregazione attraverso tassi di alcolismo fra i più alti d’Italia non possono risultare positivi neanche se di ispirazione Marxista.

Cosa Le è successo caro Sindaco a Lei e alla Sua Maggioranza che improvvisamente sdogana l’alcol come mezzo di riscatto o come progetto e azione socialista per migliorare la nostra società?

Antonio Foresta Capogruppo UDC

nel Consiglio Comunaledi Padova


IL MESSAGGERO

All’inizio fu la forse troppo mitizzata ... 

All’inizio fu la forse troppo mitizzata movida , poi vennero gli after hours, fatto sta che la lotta contro gli schiamazzi, l’acool e i rumori notturni, a Madrid non ha dato alcun frutto. A poco sono valse le retate, la maggior presenza della polizia municipale e le ordinanze che vietano la vendita di alcolici. La voglia di stare in strada (e male) a Madrid continua.


LA SICILIA

Dall’inizio dell’estate fino ad oggi…

Dall’inizio dell’estate fino ad oggi i carabinieri del Comando Compagnia hanno controllato oltre 2000 persone. I dati emergono dalle statistiche di ieri. Un monitoraggio costante sul territorio è stato dunque quello effettuato dai militari dell’Arma. Le persone fermate per guida in stato di ebbrezza sono state solo 15. L’indice riferisce che gli augustani, da quando le forze dell’ordine hanno a disposizione l’etilometro, sembrano essere più disciplinati alla guida. Lo strumento che misura il tasso di alcol per litro di sangue è stato utilizzato in 114 casi soprattutto nei centri balneari di Brucoli, Agnone Bagni oltre che nella città di Augusta.

Sono stati potenziati i controlli nei fine settimana, soprattutto il venerdì sera e sabato sera. Il monitoraggio è stato compiuto nei luoghi di assembramento di giovanissimi, come i pub dei sobborghi marinari e nelle piazze cittadine. I controlli vertono, oltre alla prevenzione di sostanze alcoliche anche alla repressione dell’uso di sostanze stupefacenti.

A. B.


IL TEMPO

Terracina

Nottata movimentata sul Lungomare Rissa tra giovani finisce con quattro denunce

di ROBERTO ITALIANO TERRACINA — Notte d’estate movimentata presso un noto stabilimento balneare di Terracina. Mancavano una manciata di minuti alla mezzanotte tra martedì e mercoledì, quando quattro giovani hanno dato vita ad una rissa gigantesca proprio davanti al lido, a due passi dall’arenile, al cospetto di molti cuoriosi. Una scazzottata in piena regola tra tre extracomunitari di origine marocchina e un cittadino italiano. A quanto pare il quartetto si sarebbe azzuffato per futili motivi. Immediato l’allarme di alcuni passanti al Commissariato di Polizia di Terracina ed in particolare al nucleo prevenzione anticrimine che è subito intervenuto. Per tutti e quattro e’ scattata la denuncia a piede libero. Purtroppo non e’ la prima volta che certi episodi si verificano soprattutto in estate sul litorale terracinese. Le forze dell’ordine sono spesso sollecitate da interventi per sedare risse molte volte degenerate per futili motivi. Si va dai commenti non proprio carini nei confronti di ragazze ovviamente non graditi dalle stesse e dai loro accompagnatori per finire ad episodi in cui a farla da padrone e l’alcool che manda su di giri i protagonisti con la vista annebbiata. Quello dell’altra sera e’ stato il primo episodio di un certo rilievo di quest’estate ma le forze dell’ordine hanno assicurato che vigileranno meticolosamente affinche’ ogni tentativo di rissa venga sedato. 


 

L’ADIGE

Arrestato ladro d’auto

I carabinieri della stazione di Vermiglio hanno arrestato un giovane di 25 anni di nazionalità rumena, Christian Ferstean. L’uomo era stato fermato all’altezza dell’abitato di Dimaro mentre guidava una Fiat Uno rossa. L’auto era stata rubata poco prima a Commezzadura, per di più, Ferstean era anche ubriaco. Il rumeno, così, è stato arrestato per furto e guida in stato di ebbrezza. I carabinieri hanno poi restituito l’auto al legittimo proprietario che non si era reso conto di averne subito il furto.


IL GAZZETTINO (PADOVA)

PIOVE DI SACCO/BRUGINE

Sei mesi al pirata della strada, era anche ubriaco

Piove di Sacco

È stato processato per direttissima ieri mattina il pirata della strada che l’altro pomeriggio in via Cristo a Piove di Sacco ha investito una donna mandandola in ospedale e poi non si è fermato a prestarle soccorso. Paolino Battistello, 51 anni, abitante a Brugine in via De Gasperi 10, è comparso davanti al giudice che gli ha inflitto sei mesi, con sospensione della pena, per l’omissione di soccorso e un anno e mezzo di sospensione della patente per aver guidato in stato di ebbrezza.

Nell’uomo, infatti, dopo l’esame all’etilometro, è stato riscontrato un tasso alcolico di 2,40 milligrammi quando il massimo consentito è di 0,5. I carabinieri della stazione di Codevigo sono arrivati al pirata della strada grazie alla collaborazione di un cittadino che aveva assistito all’incidente. Il testimone si era messo subito all’inseguimento del camion che non si era fermato e col cellulare aveva chiamato i militi e il pronto soccorso dell’ospedale di Piove di Sacco. I sanitari del Suem hanno provveduto a soccorrere Rita Bastianello, 66 anni, che abita col marito in via Rusteghello e l’hanno portata al pronto soccorso piovese. Mentre i carabinieri, sulla scorta delle coordinate fornite dal testimone, sono riusciti a fermare il camion del pirata. Condotto in caserma, Battistello è stato denunciato e poi arrestato. A Rita Bastianello, dopo gli accertamenti del caso, i sanitari le hanno riscontrato la frattura esposta del femore sinistro, un trauma cranico e politraumatismo. È stata ricoverata nel reparto di ortopedia con una prognosi di guarigione in 60 giorni.

Gianni Patella


IL GAZZETTINO (PORDENONE)

EBBREZZA 

Alcoltest senza il consenso Multato uno scooterista 

(Ro) Ha avuto un percorso alquanto complesso la vicenda che ha riguardato lo scooterista pordenonese Luca Romano, 39 anni, che era chiamato a rispondere di guida in stato d’ebbrezza. L’uomo, assistito dall’avvocato Pierfrancesco Scatà, era stato prima assolto dal giudice di pace (opposizione a un decreto penale da mille euro). La Procura aveva presentato ricorso per Cassazione che, dopo aver annullato la sentenza, aveva rinviato gli atti al giudice di primo grado. Il motivo del contendere? L’uomo, caduto da solo dallo scooter, era stato ricoverato in ospedale, dove era stato sottoposto a prelievo del sangue. Era così emerso che si trovava in sella con la mente annebbiata dall’alcol. Contro quel prelievo, avvenuto quando non era stata approvata la nuova legge, sarebbe servito il consenso del paziente (anche in relazione al trattamenti di dati sensibili) - ha spiegato l’avvocato Scatà - a meno che tale procedura non fosse stata determinata, ma non è il caso della vicenda di Romano, a motivi sanitari. Per tale motivo - ha aggiunto il legale - l’alcoltest non era utilizzabili ai fini del procedimento penale.

La tesi della difesa, accolta dal giudice di pace, valse l’assoluzione allo scooterista. I giudici di Cassazione, esaminando il ricorso della Procura, si è rifatta alla stesso principio, ritenendo però che il prelievo di sangue fosse determinante ai fini sanitari. Concetto accolto ieri dal giudice Roberta Bolzoni che ha condannato Romano a mille euro di multa, sospesa. L’avvocato Scatà ha annunciato Appello.


IL GAZZETTINO (UDINE)

La situazione è emersa ieri notte in seguito a una chiamata giunta al "113". La vittima ha ecchimosi ai polsi e al volto

Anziana con i lividi, badante denunciata

Sospetto caso di maltrattamenti. Una donna di 95 anni accusa: «Botte e lenzuolo in bocca se urlo»

Udine

(c.a.) «Mi picchia e mi mette il lenzuolo in bocca se urlo». Ad accusare una badante ucraina di trentatrè anni è una novantacinquenne udinese che abita in centro e ieri notte si è sfogata con gli agenti della Squadra Volante, a cui ha mostrato i polsi ricoperti da lividi e il labbro superiore gonfio e arrossato. Le sue dichiarazioni sono sfociate in una denuncia a piede libero - in questo caso si è proceduto d’ufficio - per l’ipotesi di maltrattamenti.

La vicenda è emersa in seguito a una chiamata giunta alla sala operativa del "113". Era l’una meno un quarto. La voce di una giovane donna straniera chiedeva un intervento. Piangeva, sembrava alterata dall’abuso di alcolici e l’operatore ha avuto qualche difficoltà a comprendere il motivo della chiamata. Sono state fornite solo vaghe indicazioni.

Una pattuglia della Volante ha raggiunto l’abitazione della novantacinquenne e si è trovata di fronte a una situazione incerta e tutta da approfondire. Da una parte c’era la badante che sollecitava l’anziana a dire ai poliziotti che lei non le aveva fatto niente. Dall’altra la novantacinquenne che, non appena la badante si allontanava, mostrava le ecchimosi ai polsi e parlava di botte e lembi di lenzuolo infilati in bocca per impedirle di urlare.

A quel punto la polizia ha informato i familiari dell’anziana, che sono subito accorsi. Gli stessi parenti ieri mattina avrebbero accompagnato la novantacinquenne in pronto soccorso affinchè fossero verificate le sue condizioni di salute. Al momento non hanno ritenuto di procedere con una denuncia nei confronti della giovane ucraina che da un anno dava assistenza all’anziana.


IL GAZZETTINO (TREVISO)

Ubriaco blocca il traffico da Venezia a Mestre

(l.l.) La giornata infernale per i collegamenti tra Venezia e Terraferma ieri è iniziata alle 5.45, quando un incidente tra la rampa di San Giuliano e via Libertà ha causato code e rallentamenti per oltre tre ore.

Ubriaco a bordo di una Mercedes, un giovane di 30 anni di Mogliano sta scendendo dalla rampa del cavalcavia di San Giuliano. L’alcol, evidentemente, rallenta i riflessi del trentenne che non dà la precedenza a un furgone che trasporta pesce e che procede in direzione Mestre. Lo scontro tra i due veicoli è piuttosto violento: il furgone si ribalta, ma il conducente fortunatamente è illeso. Il moglianese invece si ferisce, ma lievemente.

Sul posto intervengono subito gli agenti della polizia stradale che si occupano dei rilievi e che sottopongono il giovane al test alcolemico. Dalla prova emerge che il trentenne ha un tasso pari a 1.5, il triplo del limite consentito dal codice della strada. Perciò al giovane viene ritirata la patente. Sul luogo dell’incidente arrivano anche un’ambulanza del Suem e successivamente i vigili urbani.

Pesanti le conseguenze per il traffico: tutto bloccato da piazzale Roma a Mestre fino alle 9.30.


Sabato, 29 Luglio 2006

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