(ANSA) - ROMA - Cresce il numero
di auto sulle nostre strade: nel 2005 si è registrato un aumento di 500.000
veicoli circolanti in aggiunta ai 34.700.000 già esistenti. E il legame tra gli
italiani e l’automobile e’ talmente forte che lo scorso anno hanno speso
complessivamente per l’acquisto e l’utilizzo della vettura 151 miliardi di
euro. Questi i dati contenuti nel Rapporto Statistico ACI 2006, pubblicato oggi
sul sito www.aci.it, che conta 2,2 milioni di immatricolazioni di autovetture
contro 1,7 milioni di radiazioni nello scorso anno. Il Rapporto - precisa una
nota - mette in luce il buono stato di salute del mercato automobilistico sia
per il nuovo (+35% delle immatricolazioni in 20 anni) che per l’usato (3,9
milioni di passaggi di proprietà nel 2005 contro i 3,2 del 1999). La voglia di
auto nuova e’ particolarmente forte in Val d’Aosta (+350% immatricolazioni
nell’ultimo decennio), nel Lazio (+154%) e in Campania (+85%); chiudono la
graduatoria regionale il Friuli Venezia Giulia con appena +2% e l’Umbria, dove
le immatricolazioni fanno segnare addirittura un calo dell’11% negli ultimi
dieci anni. Incrociando i dati delle iscrizioni al PRA con le radiazioni, si
stima in 14 anni la durata media di una vettura prima della sua rottamazione.
Il 34% delle auto in circolazione ha più di 10 anni di età, ma a destare
preoccupazione sotto il profilo ambientale sono gli 8 milioni di autovetture
non catalizzate. Il legame tra gli italiani e l’automobile - prosegue l’Aci -
e’ talmente forte da giustificare una spesa complessiva per il solo 2005 di 151
miliardi di euro. La voce di spesa più consistente e’ rappresentata
dall’acquisto dell’auto (51,3 miliardi di euro), seguita dal carburante (37,1
miliardi), dalla manutenzione (23,5 miliardi) e dall’assicurazione (16,9
miliardi). Ma questo legame non e’ indissolubile: alcuni segnali di evoluzione
verso una mobilità piu’ razionale e sostenibile si registrano nei maggiori
centri urbani. I primi 8 Comuni italiani (Roma, Milano, Torino, Genova,
Bologna, Firenze, Napoli e Palermo) - sottolinea la nota dell’ Aci - fanno
segnare un calo del parco auto circolante: nel 1985 si contava in queste città
il 18,1% delle auto italiane, oggi la quota scende al 13,8%. Se questo fenomeno
si consolidasse - rileva la nota - potremmo avvicinarci alla media europea di
un’auto ogni 2 abitanti. Sulle nostre strade si conta una vettura ogni 1,7
persone, ma questo rapporto e’ 2,3 in Gran Bretagna e in Spagna, 2,2 in Svezia,
2 in Francia e 1,8 in Germania.(ANSA). |
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