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Alessandro Bianchi
Ministro dei
Trasporti
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Andrea Annunziata Sottosegretario di Stato ai Trasporti
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(ASAPS) ROMA – Il portafogli della Sicurezza Stradale sarà
raddoppiato: idea del ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, che prende –
ce lo auguriamo davvero – il toro per le corna e pensa così alla prossima
finanziaria. La notizia è stata data ieri (31 luglio) dal sottosegretario ai
Trasporti Andrea Annunziata, intervenuto alla presentazione del progetto
congiunto tra Autogrill e Censis denominato “Pit-stop della sicurezza”. Sappiamo,
c’è da starne certi, che molti obietteranno sulle ristrettezze del momento poco
favorevole, ma sappiamo anche che la violenza stradale, il numero spaventoso di
morti e feriti sulle nostre strade non significa soltanto “vite che si spengono”:
è anche, cinicamente, una parte della società che sparisce nel nulla, e che
svanendo nel pieno della propria vita produttiva (si consideri che sulla strada
muoiono in prevalenza giovani) sottrae energie preziose in termini di forza
lavoro, di valido aiuto per la collettività. Eh sì, chi fa quadrare i conti non
può non tener conto che l’insicurezza stradale costa la perdita di una
considerevole porzione del Prodotto Interno Lordo (PIL), stimata per l’Italia
attorno al 2,5%. Così era nel 2004, con 5.625 morti e 224.553 feriti, così sarà
sicuramente ancora oggi. Un po’ di cifre? Beh, in mancanza dei dati ufficiali
relativi al 2005 (!) dobbiamo riferirci all’annuario Istat del 2004, quello al
quale si riferiscono le terribili cifre che abbiamo riportato sopra: il
meccanismo che si mette in moto ogni qual volta qualcuno riporta lesioni, o
muore, sulla strada, ha avuto un costo sociale per il nostro paese
assolutamente pazzesco: 33.076 milioni di euro – e rotti – che rappresenta
appunto il 2,5% del PIL. Si tratta di dati sottostimati, perché dal territorio
i dati non arrivano tutti. Ecco perché, aldilà del fattore umano, una corretta
gestione della Res Publica deve per
forza tener conto del fatto che è necessario investire massicciamente in un
ambito così sottovalutato. Probabilmente, nel corso degli anni, tanta ricchezza
perduta finirà col costare cara al paese. In conclusione del proprio
intervento, il sottosegretario Annunziata – illustre penalista campano
originario della provincia di Salerno – ha precisato che “repressione e
prevenzione vanno di pari passo”. Giusto: speriamo che allora sia l’occasione
buona per ridiscutere dotazioni ed organici. Un autovelox, da solo, fa solo
arrabbiare chi lo prende. (ASAPS)
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