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Notizie brevi 01/08/2006

“Raddoppieremo i fondi per la sicurezza stradale” - Dal ministro dei Trasporti Bianchi la promessa di un grande sforzo

Il sottosegretario Annunziata: “repressione e prevenzione vanno di pari passo”
 
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Alessandro Bianchi
Ministro dei Trasporti

Andrea Annunziata
Sottosegretario di Stato ai Trasporti


(ASAPS) ROMA – Il portafogli della Sicurezza Stradale sarà raddoppiato: idea del ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, che prende – ce lo auguriamo davvero – il toro per le corna e pensa così alla prossima finanziaria. La notizia è stata data ieri (31 luglio) dal sottosegretario ai Trasporti Andrea Annunziata, intervenuto alla presentazione del progetto congiunto tra Autogrill e Censis denominato “Pit-stop della sicurezza”. Sappiamo, c’è da starne certi, che molti obietteranno sulle ristrettezze del momento poco favorevole, ma sappiamo anche che la violenza stradale, il numero spaventoso di morti e feriti sulle nostre strade non significa soltanto “vite che si spengono”: è anche, cinicamente, una parte della società che sparisce nel nulla, e che svanendo nel pieno della propria vita produttiva (si consideri che sulla strada muoiono in prevalenza giovani) sottrae energie preziose in termini di forza lavoro, di valido aiuto per la collettività. Eh sì, chi fa quadrare i conti non può non tener conto che l’insicurezza stradale costa la perdita di una considerevole porzione del Prodotto Interno Lordo (PIL), stimata per l’Italia attorno al 2,5%. Così era nel 2004, con 5.625 morti e 224.553 feriti, così sarà sicuramente ancora oggi. Un po’ di cifre? Beh, in mancanza dei dati ufficiali relativi al 2005 (!) dobbiamo riferirci all’annuario Istat del 2004, quello al quale si riferiscono le terribili cifre che abbiamo riportato sopra: il meccanismo che si mette in moto ogni qual volta qualcuno riporta lesioni, o muore, sulla strada, ha avuto un costo sociale per il nostro paese assolutamente pazzesco: 33.076 milioni di euro – e rotti – che rappresenta appunto il 2,5% del PIL. Si tratta di dati sottostimati, perché dal territorio i dati non arrivano tutti. Ecco perché, aldilà del fattore umano, una corretta gestione della Res Publica deve per forza tener conto del fatto che è necessario investire massicciamente in un ambito così sottovalutato. Probabilmente, nel corso degli anni, tanta ricchezza perduta finirà col costare cara al paese. In conclusione del proprio intervento, il sottosegretario Annunziata – illustre penalista campano originario della provincia di Salerno – ha precisato che “repressione e prevenzione vanno di pari passo”. Giusto: speriamo che allora sia l’occasione buona per ridiscutere dotazioni ed organici. Un autovelox, da solo, fa solo arrabbiare chi lo prende. (ASAPS)


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Martedì, 01 Agosto 2006
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