(ASAPS) – La sicurezza stradale
nel settore dell’autotrasporto “passa” anche attraverso i Centri Mobili di
Revisione (CMR). Attualmente ne sono operativi diciassette (in barba ad ogni
forma di scaramanzia) ma nel giro di pochi mesi ne saranno attivati altri dieci,
per un totale di 27 “mezzi” attivi su tutto il territorio nazionale. Questi
centri consentono il controllo tecnico su strada dei veicoli commerciali e
svolgono la loro attività grazie alla stretta collaborazione tra il personale
del Dipartimento dei Trasporti e quello della Polizia Stradale. Nei giorni
scorsi la Commissione per la sicurezza stradale ha fornito i risultati
dell’attività di controllo, per l’anno 2005, della Polizia Stradale e dei Centri
Mobili di Revisione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’anno
scorso sono stati attivati complessivamente 963 posti di controllo con i
CMR di cui 319 (33,13%) sulla viabilità ordinaria; 192
(20%) in autostrada; 165 (17,13%) nei valichi di frontiera
terrestre; 15 (1,55%) negli auto-porti di Verona e Trento; 140
(14,53%) nei porti (Savona, Genova, Livorno, Gaeta, Brindisi, Bari e Ancona)
e 132 (13,70%) in altre località. In totale sono stati controllati
12.903 veicoli (9.750 italiani, 2.104 comunitari e
949 extracomunitari). Di questi 12.903, 12.473 (96,66%) erano
veicoli merci e 430 (3,33%) adibiti al trasporto viaggiatori. Ai
controlli sono risultati regolari 7.056 (54,68%) mezzi e 5.847
(45,31%) invece erano irregolari. A loro volta quelli irregolari sono stati
distinti in “irregolari merci” ed “irregolari viaggiatori”. Il primo gruppo era
composto da 4.564 (78,05%) veicoli italiani; 720 (12,31%)
comunitari e 435 (7,43%) extracomunitari per un totale di 5.719. E
nel secondo invece troviamo 100 (1,71%) mezzi italiani; 24 (0,41%)
comunitari e 4 (0,06%) extracomunitari per una cifra complessiva pari a
128 veicoli. Per quel che riguarda le infrazioni accertate, sempre dal 1
gennaio al 31 dicembre 2005, si parla di 13.354 infrazioni; 53
patenti ritirate e 304 carte di circolazione ritirate. Le infrazioni
accertate dai Centri Mobili di Viabilità hanno riguardato in 7.855
(58,82%) casi la violazione dell’Art. 79 del Codice della Strada (efficienza
dei veicoli a motore e dei loro rimorchi); 3.628 (27,16%) sono invece
state classificate sotto la voce “altre violazioni”. E poi ancora 535 (4%)
per violazione dell’Art. 142 (limiti di velocità); 420 (3,14%) per
infrazione della Legge 727/78 Art. 19 (inserimento fogli di registrazione non
omologati, omessa compilazione dei dati da inserire manualmente sul foglio di
registrazione, utilizzo di un foglio di registrazione rotto, sporco o
illeggibile, irregolarità nella corrispondenza dell’ora effettiva con quella di
registrazione, impossibilità di esibire mostrare i fogli di registrazione della
settimana lavorativa in corso o dell’ultimo giorno di lavoro della settimana
antecedente). 262 (1,96%) andavano contro l’Art. 78 (modifiche delle
caratteristiche costruttive del veicolo); 251 (1,87%) per violazione
dell’Art. 80 (revisioni); 203 (1,52%) del 174 (non rispetto dei limiti in
materia di ore alla guida) ed infine 74 (0,55%) violavano l’Art. 179
(cronotachigrafo e limitatori di
velocità). (ASAPS). ![]() {foto3c} {foto4c} {foto5c} {foto6c} |
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