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Notizie brevi 02/08/2006

da Corriere.it
Motociclisti e ciclomotoristi si stanno mettendo in regola - Il casco non è più uno sconosciuto

Nel primo semestre 2006 le violazioni sono diminuite del 60%. Pesa la legge sulla confisca del veicolo per questa infrazione

MILANO - I motociclisti e i ciclomotoristi stanno mettendosi in regola? Sembrerebbe di sì visto il segnale positivo e di coscienza arrivato dai dati del ministero dell’Interno, elaborati dall’Asaps, sulle violazioni all’articolo 171 del codice della strada per il mancato utilizzo del casco. Nel primo semestre del 2006 le violazioni sono diminuite di moltissimo, oltre il 60% rispetto allo stesso periodo del 2005. Un dato, almeno questo, che conforta rispetto al tasso ancora molto elevato di sinistrosità e mortalità che riguarda questo tipo di veicoli che, lo ricordiamo, è 7 volte superiore a quello dei mezzi a quattro ruote.
E’ scattata una forte vocazione alla sicurezza? Crediamo, sinceramente, che un aiuto all’intelligenza degli utilizzatori delle due ruote arrivi dalla recente legge N.168 che prevede la confisca del veicolo per questo tipo di violazione. C’è allora da immaginare che la possibile confisca di un veicolo (a due o a quattro ruote) per chi supera determinati livelli di tasso alcolemico - come ha recentemente proposto Antonio Giannella, direttore del servizio di Polizia Stradale - potrebbe veramente rivelarsi una mossa vincente.
Nei primi sei mesi del 2006 la sola Polizia Stradale ha elevato complessivamente 1.967 sanzioni per il mancato uso del casco fra i due ruotisti, contro le 4.982 dei primi sei mesi del 2005, con un calo esatto del 60,5%. In particolare sulle strade statali, regionali, provinciali e comunali si è passati da 3.739 infrazioni dello scorso anno alle 1.604 di quest’anno, ben 2.135 in meno pari a -57%. «Qualcuno potrebbe sostenere che la vocazione extraurbana della Polizia Stradale può avere inciso», sostiene Giordano Biserni, presidente dell’Asaps. «Errore. Infatti, focalizzando l’attenzione sulla sola rete autostradale dove la Polstrada opera in esclusiva, notiamo che si è passati da 1.243 sanzioni dei primi sei mesi del 2005 ad appena 363 del primo semestre del 2006, con un calo di oltre 70%. Il fenomeno positivo è quindi esattamente in linea».
Il fatto che la Stradale non abbia poi certamente abbassato la guardia su questo versante è dimostrato anche dalle sanzioni per il mancato uso delle cinture di sicurezza che sono invece aumentate. Nel primo semestre del 2006 sono state contestate 50.334 infrazioni all’art. 172 del codice della strada con un incremento dell’8,68% rispetto alle 46.310 dei primi sei mesi del 2005. In particolare sulle strade statali, regionali, provinciali e comunali le sanzioni del primo semestre 2006 sono state 36.116, con un incremento di 3.773 rispetto alle 32.343 dello scorso anno +11,66%. Sulla rete autostradale le violazioni di questo tipo contestate dalla Stradale sono state 14.218. In questo caso l’incremento è stato appena dell’ 1,79% con 251 violazioni in più rispetto alle 13.967 del primo semestre 2005. «Siamo però certi - conclude Biserni - che se per i sedili anteriori le percentuali si avvicinano a quelle europee, nel complesso, per i sedili posteriori siamo ancora a percentuali molto basse. Su questo aspetto si deve lavorare seriamente. Asaps insieme a Quattroruote ha attivato una apposita campagna di sensibilizzazione per l’utilizzo delle cinture posteriori».

Nestore Morosini

© asaps.it
Mercoledì, 02 Agosto 2006
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