MILANO - I motociclisti e i ciclomotoristi stanno
mettendosi in regola? Sembrerebbe di sì visto il segnale positivo e di
coscienza arrivato dai dati del ministero dell’Interno, elaborati dall’Asaps,
sulle violazioni all’articolo 171 del codice della strada per il mancato utilizzo
del casco. Nel primo semestre del 2006 le violazioni sono diminuite di
moltissimo, oltre il 60% rispetto allo stesso periodo del 2005. Un dato, almeno
questo, che conforta rispetto al tasso ancora molto elevato di sinistrosità e
mortalità che riguarda questo tipo di veicoli che, lo ricordiamo, è 7 volte
superiore a quello dei mezzi a quattro ruote. E’ scattata una forte vocazione alla sicurezza? Crediamo,
sinceramente, che un aiuto all’intelligenza degli utilizzatori delle due ruote
arrivi dalla recente legge N.168 che prevede la confisca del veicolo per questo
tipo di violazione. C’è allora da immaginare che la possibile confisca di un
veicolo (a due o a quattro ruote) per chi supera determinati livelli di tasso
alcolemico - come ha recentemente proposto Antonio Giannella, direttore del
servizio di Polizia Stradale - potrebbe veramente rivelarsi una mossa vincente. Nei primi sei mesi del 2006 la sola Polizia Stradale ha
elevato complessivamente 1.967 sanzioni per il mancato uso del casco fra i due
ruotisti, contro le 4.982 dei primi sei mesi del 2005, con un calo esatto del
60,5%. In particolare sulle strade statali, regionali, provinciali e comunali
si è passati da 3.739 infrazioni dello scorso anno alle 1.604 di quest’anno,
ben 2.135 in meno pari a -57%. «Qualcuno potrebbe sostenere che la vocazione
extraurbana della Polizia Stradale può avere inciso», sostiene Giordano
Biserni, presidente dell’Asaps. «Errore. Infatti, focalizzando l’attenzione
sulla sola rete autostradale dove la Polstrada opera in esclusiva, notiamo che
si è passati da 1.243 sanzioni dei primi sei mesi del 2005 ad appena 363 del
primo semestre del 2006, con un calo di oltre 70%. Il fenomeno positivo è
quindi esattamente in linea».
Il fatto che la Stradale non abbia poi certamente abbassato la guardia su
questo versante è dimostrato anche dalle sanzioni per il mancato uso delle
cinture di sicurezza che sono invece aumentate. Nel primo semestre del 2006
sono state contestate 50.334 infrazioni all’art. 172 del codice della strada
con un incremento dell’8,68% rispetto alle 46.310 dei primi sei mesi del 2005.
In particolare sulle strade statali, regionali, provinciali e comunali le
sanzioni del primo semestre 2006 sono state 36.116, con un incremento di 3.773
rispetto alle 32.343 dello scorso anno +11,66%. Sulla rete autostradale le
violazioni di questo tipo contestate dalla Stradale sono state 14.218. In
questo caso l’incremento è stato appena dell’ 1,79% con 251 violazioni in più
rispetto alle 13.967 del primo semestre 2005. «Siamo però certi - conclude
Biserni - che se per i sedili anteriori le percentuali si avvicinano a quelle
europee, nel complesso, per i sedili posteriori siamo ancora a percentuali
molto basse. Su questo aspetto si deve lavorare seriamente. Asaps insieme a
Quattroruote ha attivato una apposita campagna di sensibilizzazione per
l’utilizzo delle cinture posteriori».
Nestore Morosini
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