Agenti della Polizia
Stradale tedesca (Autobahnpolizei) in azione L’ex ministro federale
dei Trasporti tedesco Manfred Stolpe (Foto dalla rete) (ASAPS) BERLINO (GERMANIA) – La
passione crescente per il vino, la tradizionale predilezione per la birra, la
vera e propria piaga dell’abuso di superalcolici: sono questi gli ingredienti
dell’ultima emergenza stradale in Germania, che sta analizzando il fenomeno
della correlazione della sinistrosità stradale all’uso di sostanze psicoattive,
facendo le opportune differenze tra quelle alcoliche e quelle stupefacenti.
Secondo l’Ufficio Federale di Statistica – una sorta di ISTAT tedesca – nel
corso del 2005 il numero di incidenti direttamente legati al consumo di alcol
(attenzione, leggasi bene: consumo, non abuso), sono stati 55.991, il 4,6% in
più rispetto al 2004. Un fenomeno davvero preoccupante, che preoccupa sia il
governo centrale che quelli locali, nonostante la percentuale di sinistri con
lesioni o morte – sempre correlati al consumo di alcol – sia scesa del 2,4%, con
22.004 incidenti rilevati. Sulla scia di questi risultati, resi pubblici il 31
luglio e pubblicati sul Frankfurter
Allgemeine Zeitung, l’ex ministro dei Trasporti Manfred Stolpe
ha formulato una proposta subito recepita dall’attuale consiglio dei ministri di
Berlino, che entro la fine dell’estate dovrebbe approvare una radicale modifica
al codice della strada ed al regime sanzionatorio inaugurato con la patente a
punti. In sostanza, il provvedimento – che secondo il giornale tedesco Frankfurter
Allgemeine Zeitung dovrebbe
entrare in vigore a settembre – prevede che i giovani ed i neopatentati in
genere, quelli che dopo aver superato gli esami di teoria e pratica dispongono
di una patente in prova sul modello di quella francese, non possano
assolutamente assumere sostanze alcoliche prima di mettersi alla guida. Insomma,
“tasso zero”, e non stiamo certo parlando di finanziamenti, e “tolleranza zero”:
la consegna alla polizia sarà infatti di intransigenza e severità assolute.
(ASAPS) |
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