Da “Adnkronos” del 03 agosto 2006
Due malviventi sono finiti in manette dopo essere
sfuggiti ad un controllo sull’autostrada Polizia Bologna ’recupera’ 4,6 kg di cocaina ed eroina:
tre arresti Secondo gli investigatori la droga era
destinata alla piazza bolognese e avrebbe fruttato almeno 500 mila euro al
dettaglio
Bologna - Traditi da un controllo casuale dapprima
sono stati costretti ad abbandonare 4,1 chilogrammi di
eroina e poi sono finiti in carcere. L’episodio e’ accaduto lo scorso 19 luglio
quando due albanesi di 22 e 29 anni sono sfuggiti ad un controllo della
Polstrada di Modena sulla corsia sud dell’Autosole mentre viaggiavano in
direzione di Bologna con una Seat Ibiza. I due hanno fatto finta di fermarsi e
invece hanno accelerato e dopo pochi chilometri hanno abbandonato l’auto sulla
quale sono stati trovati i 4,1 chilogrammi di eroina divisi in otto
panetti. A loro la polizia stradale, in collaborazione con la squadra mobile di
Bologna, sono giunti grazie a due passaporti trovati sulla vettura ai quali
erano state attaccate le foto dei due con false generalita’.
In particolare il piu’ ’’vecchio’’, Donald
Pano, era una vecchia conoscenza della sezione antidroga che per trovarlo ha
pedinato per alcuni giorni la fidanzata dell’uomo che vive sotto le Due Torri.
Quando la donna ha preso l’auto e si e’ diretta a Brescia, l’hanno seguita e
hanno atteso che incontrasse Pano nel parcheggio di un centro commerciale dove
poi e’ stato fermato. Accanto all’abitazione della ragazza vivevano altri due
albanesi, complici di Pano, che sono stati arrestati. Nella loro casa gli
agenti hanno trovato mezzo chilogrammo di cocaina. Uno dei due, Erison Foku di
22 anni era sfuggito all’arresto il giorno del controllo in autostrada. L’altro
finito in manette e’ il suo connazionale Elvis Pregja di 27 anni. Nelle loro
abitazioni sono stati trovati diversi documenti falsi. Secondo gli
investigatori la droga era destinata sulla piazza bolognese e avrebbe fruttato
almeno 500mila euro al dettaglio.
Da “Il Messaggero” del 03 agosto 2006
Polizia stradale Silvia Conti al posto di Siega
E’ Silvia Conti, vice questore ed ex
responsabile della polizia giudiziaria della polstrada di Pescara, il nuovo
comandante della polizia stradale di Chieti. Da lunedì la dottoressa Conti, un
passato alle pubbliche relazioni del Viminale e una recente carriera pescarese
spesa tra ufficio di gabinetto della questura, scuola di polizia giudiziaria e
polstrada, ha preso il posto del collega Bernardo Siega, il dirigente della
stradale incappato dell’inchiesta dei colleghi pescaresi sul presunto giro di
prostituzione al night club Tortuga. Siega è finito agli arresti domiciliari
con l’accusa di aver passato ai titolari del locale informazioni riservate. Con
procedura d’urgenza, il capo della polizia ha prima provveduto alla sospensione
del dirigente e poi alla sua sostituzione nel delicato posto di comandante
della polizia stradale di Chieti, un ufficio dal quale dipende tra l’altro il
controllo su traffico di auto rubate e furti ai Tir lungo il tratto sud
dell’A-14, ai confini con Molise e Puglia. Alla dottoressa Conti il compito di
ridare smalto e immagine alla stradale chietina. Con gli auguri di buon lavoro
de Il Messaggero.
Da “Il Tempo” del 03 agosto 2006
Preso dopo lo scontro Arrestato dalla Polizia stradale un immigrato
clandestino
AVEZZANO - Immigrato arrestato dopo un incidente
stradale ad Avezzano. Il fatto è avvenuto nella giornata di martedì, su via
Napoli, quando sono venuti in collisione, all’incrocio con via Piana, due
furgoni. Il conducente di uno dei due mezzi, dopo avre fatto scendere due
passeggeri extracomunitari, ha ingranato la marcia ed è fuggito a tutta
velocità. Sul posto, subito dopo, sono arrivati gli agenti della Polstrada di
Avezzano, coordinati dal comandante, sostituto commissario Orante Pisotta, che,
nel rilevare l’accaduto, hanno preso i documenti dei due immigrati. È saltato
fuori che entrambi erano clandestini e che uno di loro era addirittura colpito
da un provvedimento di espulsione del Questore di L’Aquila. Quindi è stato
arrestato per la legge Bossi-Fini. L’altro immigrato, invece, ha avuto il
decreto di espulsione. Indagini sono in corso per risalire al conducente del
furgone fuggito, al fine di chiarire la sua posizione amministrativa e anche il
collegamento con gli altri due.
Da “Corriere Romagna” del 03 agosto 2006
Fuggono dopo due furti Arrestati dalla polizia in A 14
Forlì - Due nomadi, uno slavo di 33 anni ed un rumeno di 23, sono
stati arrestati l’altro giorno dalla Polizia. Tra le 12 e le 13 di martedì si
erano verificati due furti in azienda a Faenza: 645 gli euro rubati. Dopo il
primo colpo, i due, si sarebbero apprestati a compiere il secondo, pensando che
durante la pausa di mezzogiorno non ci fosse nessuno. Ma dopo aver forzato la
porta d’ingresso si sono accorti di un’impiegata all’interno. Sono perciò
fuggiti, non prima che la dipendente notasse la maglietta blu con la scritta
“Le Iene” di uno dei due. I ladri sono scappati a bordo di un Ducato bianco,
inseguiti fino al casello A-14 di Faenza dal titolare dell’azienda rientrato al
momento della fuga dei due. Da lì la
Polizia di Faenza ha attivato le ricerche: i malviventi sono
stati così identificati ed arrestati all’uscita del casello di Forlì dalla
Polizia autostradale di Pieve Acquedotto. I due sono stati condotti nel carcere
forlivese e si procederà nei loro confronti per furto aggravato e tentato.
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