Foto Fabio Blaco
Foto Fabio Blaco
E proprio sulla contraffazione gli agenti della Polizia
Locale, sezione “Falsi documentali”, hanno intensificato i controlli,
utilizzando anche macchinari all’avanguardia come il “Video comparatore
spettrale”. Dall’inizio dell’anno l’ufficio ha esaminato 650 relazioni
tecniche, ognuna delle quali implica la verifica di 2/3 documenti. Di queste, 200
(ca 1/3 del totale) riguardano cittadini sud americani. Per la loro
“archiviazione” sono stati controllati 300 documenti fra cui 50
contrassegni assicurativi. Dagli accertamenti svolti è risultato che la maggior
parte dei certificati sono totalmente
contraffatti. La “palma” per i più controllati è andata ai cittadini peruviani (comunità molto
numerosa a Milano); seguono ecuadoriani, brasiliani, cileni e messicani. Una
situazione critica, difficile da arginare. Difficoltà dovuta anche a un mal
funzionamento della macchina della giustizia italiana. Basti pensare che in
caso di omissione di soccorso nessuno risarcirà i danni provocati (salvo alcune
eccezioni previste dal Fondo Vittime della Strada che riesce a coprire in modo
limitato i costi). Per chi invece viene accusato di omicidio colposo, con
l’aggravante dello stato di ebbrezza è previsto il ritiro immediato della
patente per tre mesi. Il giudice poi, durante il processo, potrebbe decidere di
sequestrargli nuovamente il documento di guida. Il carcere in questi casi? E’
previsto dalla legge ma non ci finisce nessuno. (ASAPS). |
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