LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (BARI) E da settembre un aiuto per i
carcerati tossicodipendenti
«Ordinaria riabilitazione». Si chiama così il progetto che
a settembre sarà attuato nel carcere di Bari: prevenzione su droga e alcol e
interventi su chi è già nel tunnel delle dipendenze. Nulla di sensazionale. E
proprio per questo vale. Riabilitazione. Roba che dovrebbe essere garantita
normalmente. Ma chi conosce come funziona un carcere, sa bene che dietro le
sbarre nulla è scontato. Ed è per questo che «l’ordinaria» riabilitazione ha
molto di straordinario: anche un servizio minimo, uno di quelli che in gergo si
chiamano trattamentali (cioè riguardano il trattamenti dei detenuti) è sempre
una conquista. A settembre è previsto l’avvio. Il progetto è stato presentato
dalla direzione della casa circondariale ed è stato finanziato dal ministero
grazie a una convenzione tra l’Amministrazione penitenziaria e il dipartimento
nazionale per le politiche antidroga della Presidenza del consiglio. Ammonta a
300mila euro il finanziamento: 125 mila euro - e anche questo è un valore
aggiunto del progetto - serviranno a ristrutturare e allestire un’aula al primo
piano del reparto formazione professionale del carcere che diverrà aula
-ambulatorio psico sociale nella quale gli operatori del Sert della Ausl Bari 4
incontreranno gruppi ristretti o allargati di detenuti destinatari del progetto
individuati da una commissione. Tanti i temi sui quali verteranno gli incontri:
da una informazione-formazione su prevenzione, cura e diagnosi di malattie
infettive dalle epatiti B e C all’Hiv ai trattamenti disintossicanti e
riabilitanti per chi dipende da droga e alcol. Ma si punterà anche a creare
gruppi di autoaiuto. Per capire che di «un’ordinaria riabilitazione» c’
assoluto bisogno basta dare una sbirciatina ai dati forniti dal direttore
reggente del carcere barese, Antonio Fullone: a fronte di una media di 600
detenuti (40 donne) la presenza media giornaliera di tossicodipendenti è di
170, oltre il 25% della popolazione trattenuta (5 le donne). L’età media è di
33 anni, il livello di istruzione è basso e la tipologia dei reati è relativa
alla violazione della legge sugli stupefacenti e ai reati collegati alla droga,
rapina, furto, molto spesso nei confronti dei familiari. E ancora: la
percentuale di recidiva carceraria in un anno è intorno al 10%, la presenza
annuali di persone affette da Hiv è di 50 persone; 350 i detenuti con epatiti
croniche B e C e 5.475 i detenuti sottoposti a trattamento sostitutivo. Quasta
basta per dire che il progetto avrà efficace eccome. L’obiettivo prioritario è
«creare uno spazio d’intervento in cui il soggetto tossicodipendente possa
sperimentare modelli di vita di relazione diversi da quelli usuali, rendendo la
carcerazione un momento della catena terapeutica» è scritto nel progetto. Ma il
direttore reggente dell’istituto penitenziario, Antonio Fullone sottolinea
anche il secondo obiettivo: rendere gli interventi del progetto «azioni di
sistema». E cioè fare in modo che la riabilitazione duri nel tempo, e cioè sia
davvero «ordinaria». Ed è questa la sfida più grossa, più volte persa se si
guarda alle altre iniziative fatte in carcere. Ma vincerla significa rompere
l’isolamento all’esterno e chiamare «il territorio». Ecco perché Fullone ha
scritto al presidente della Provincia per richiedere «il patrocinio senza
oneri». È «fondamentale conseguire la finalità di maggiore integrazione tra
sistema carcere e sistema territorio del quale la Provincia può essere
certamente fulcro», scrive Fullone. Detto, fatto. Anche perché come si fa dire
di «noA visto che il «sì» è a costo zero? Il neoassessore alla Solidarietà
sociale, Antonello Zaza ha portato in giunta la delibera di adesione al
progetto, delibera approvata dalla giunta Divella la scorsa settimana. In
pratica l’assessore farà parte di un gruppo di lavoro stabile che seguirà
l’andamento del progetto. Proprio perché diventi ordinario. E non rimanga una piccola
medaglia da scucire tra un anno. Gianluigi De Vito Finanziamento da 300mila euro: 125 mila serviranno ad allestire un’aula che diverrà ambulatorio psico sociale. Qui lavoreranno gli operatori del Sert della Ausl Bari 4 Inaugurato l’altra notte: polizia comunale in azione per
due ore in più (fino alle 2) E il turno serale dà subito
risultati
(r.c.) «Il problema
del chiasso notturno in centro storico? Esiste e interessa soprattutto la zona
attorno alla Basilica Palladiana. Con il nuovo turno serale ci saranno tre
pattuglie che cercheranno di tenere sotto controllo il fenomeno anche in
periferia». È stato inaugurato l’altra notte. All’interno della
Polizia locale di Vicenza è scattato il turno serale allungato di due ore, da mezzanotte
alle due. Un servizio che ha mandato in pensione, almeno fino al prossimo 31
ottobre, il turno nutturno da mezzanotte alle sette di mattina. Verrà espletato
da tre pattuglie composte di due agenti (più due al Comando di contra’ Soccorso
Soccorsetto) per quattro notti, dal mercoledì al sabato, con l’opzione di una
quinta notte. Al "battesimo" era presente anche il comandante
Cristiano Rosini. «Forse a causa della pioggia non abbiamo ricevuto
segnalazioni relative al chiasso - sottolinea - Abbiamo tra l’altro fermato una
persona che guidava in stato di ebbrezza e un’altra che viaggiava a velocità
elevata. Complessivamente sono state elevate una quindicina di contravvenzioni
per sosta irregolare». IL SECOLO XIX Controlli anti-alcol alle
sagre
Alle feste di Toirano, Ranzi e
Bardineto uno psicologo e un assistente sociale effettuano il test con
l’etilometro ai volontari Le compagnie di ragazzi si rivolgono allo stand
dell’Asl per sapere chi può guidare
Sagre come laboratorio della Asl contro gli abusi di
alcolici. Tra test, questionari, prevenzione degli incidenti stradali. Il tutto
come in un gioco con finalità serie e con la possibilità per i più fortunati di
vincere simpatici gadget. Angelo Verrando IL SECOLO XIX Distribuito un questionario per
l’identikit del bevitore
L’indagine
Settemila questionari sull’alcol compilati e consegnati alla Asl in quattro anni dai frequentatori di sagre e feste. Una montagna di dati in via di elaborazione per tracciare un identikit del consumatore di alcolici. Quanto tempo è passato dall’ultimo bicchiere?, è una delle domande. Ma il quiz messo a punto dalla Asl in collaborazione con l’Ala è approfondito. Chiede se ha la patente di guida, se deve mettersi al volante dopo il test, qual è il veicolo. Si passa poi al motivo per il quale l’interessato prova l’etilometro e qual è il dato che pensa uscirà dal test. A seguire la richiesta se il proprio comportamento con l’altro sesso sia migliore, normale o peggiore, in che modo il soggetto è in grado di muoversi, concentrarsi e guidare in quelle condizioni. Il questionario si sposta poi sui danni dell’alcool, quanto tempo occorra per smaltire due bicchieri di vino dal corpo e cosa favorisce l’eliminazione dell’alcool dall’organismo. IL SECOLO XIX «Stava gareggiando con un’auto»
Testimone incastra l’investitore Tragedia in corso saffi Si aggrava
la posizione del bancario che, in stato di ebbrezza, ha provocato la morte di
due persone «Ho visto quel fuoristrada andare a zig-zag. In particolare
mi è sembrato che gareggiasse con una macchina, una cabriolet, forse una
"Porsche"». Ha nella mente alcuni fotogrammi, i ricordi di pochi
istanti, la sequenza dell’incidente nel quale martedì sera un sorpasso
sciagurato ha portato alla morte di due persone e al ferimento di altre sei. IN VIA BELLUNO Ambulanza e carabinieri per un
ubriaco
Non è passato inosservato l’intervento di una pattuglia dei Carabinieri e di un’ambulanza del Pronto soccorso dell’ospedale di Feltre con i lampeggianti accesi ieri intorno alle 21.30 nei pressi del negozio "Pneus Market" in via Belluno: sanitari e militari sono stati fatti intervenire per la presenza di un uomo che aveva alzato un po’ troppo il gomito. Caricato sull’ambulanza è stato trasferito al Pronto soccorso dove i medici hanno confermato un forte stato etilico. IL GAZZETTINO (TREVISO) Conegliano Un 68enne residente ... Un 68enne residente a San Fior, che era stato dimesso dalla divisione di psichiatria l’altro ieri mattina, poche ore dopo aver lasciato l’ospedale, ha iniziato a dare in escandescenze. L’uomo, L.G., ha iniziato a prendere a calci e pugni dei cartelloni e appariva ai passanti in stato di ebbrezza: chiesto l’intervento della polizia, l’uomo è stato portato al Pronto soccorso e, successivamente, per lui è scattato un nuovo ricovero in psichiatria. IL GAZZETTINO Pordenone NOSTRA REDAZIONE Grazie ... Grazie all’indulto era uscito dal carcere di Udine, dove
stava scontando una condanna per resistenza (ma noto ai tutori della legge per
vicende di ricettazioni e droga), nel tardo pomeriggio di martedì, ma ha potuto
gustarsi la libertà solo per poche ore Youssef Kachaf, 35 anni, originario del
Marocco, ma domiciliato a Pordenone (dove vivono alcuni amici). Dopo circa 24
ore è nuovamente caduto in "tentazione": è stato infatti arrestato
dai carabinieri della Stazione di Pordenone che gli hanno contestato l’ipotesi
d’accusa di violenza sessuale. Roberto Ortolan IL GAZZETTINO (PORDENONE) CURIOSITÀ Ciclista ubriaco cade e si
addormenta
Il personale del "118", ieri sera, ha soccorso un pensionato che era caduta dalla bicicletta a Porcia. L’uomo era stato notato esanime da un automobilista che, temendo il peggio, aveva lanciato l’allarme. Si è così scoperto che l’uomo, avendo bevuto qualche bicchiere di troppo, era caduto dalla bicicletta, addormentandosi nel fossato. Dopo le cure del "118" il pensionato si è ripreso e, inforcata la bicicletta, ha raggiunto rapidamente casa in cerca di una dormita ristoratrice. IL GAZZETTINO (PORDENONE) Chiasso, litigi, ubriachi che sporcano, auto che bloccano
l’accesso ai garage: sono alcune lamentele di chi vive e lavora nella strada
del centro Viale Trento, i residenti
raccontano le loro odissee
Non ci stanno i residenti e i commercianti del
centralissimo viale Trento a vivere in quella che definiscono «una situazione
di completo degrado che va via via peggiorando». Raccontano di una strada dove
un tempo si stava benissimo e che ora è diventata un’altra terra di nessuno. Il
loro sfogo è corale: rumori fino alle 2, 3 di notte; passi carrai costantemente
bloccati dalle auto dei clienti del negozio, gestito da una ganese, che si
affaccia sulla piazzetta del condominio Italia; sporcizia e urinatoi a cielo
aperto; bottiglie di birra e di vino lasciate ogni dove; pianerottoli e
ascensori scambiati per gabinetti. L’elenco delle lamentele è lungo, e, dicono,
«guai a protestare perchè si rischia di essere malmenati». Un fatto già
accaduto, per esempio, a uno dei residenti che, dopo essersi lamentato per le
bottiglie abbandonate nello scantinato, è stato pesantemente insultato e quindi
colpito al petto da una testata che lo ha fatto finire a terra. Poi è dovuto
ricorrere alle cure dei medici del Pronto soccorso. «La piazzetta è frequentata
da giovani con i cani, da tossicodipendenti e da extracomunitari - spiega una
donna (tutti hanno chiesto di rimanere anonimi ndr) - soprattutto da quando ha
aperto il negozio che vive soprattutto vendendo alcolici. Poi si ubriacano e
vomitano dappertutto: sulle auto e sulle piante... addirittura sulle vetrine
dei negozi se protestiamo. C’è un ubriaco che si addormenta regolarmente su una
scrivania dell’agenzia viaggi ed è un’impresa cacciarlo via». La donna è una
commerciante, da 40 anni lavora in viale Trento e dice che ora il lavoro ne
risente, che le sue clienti sono preoccupate. E non è tutto, come spiega uno
dei residenti. «Sono spuntate anche delle prostitute, sembrano brasiliane.
L’altra sera era in auto con mio suocero e sono stato avvicinato. Mi hanno
proposto.... Ci mancano solo loro». Susanna Salvador IL GAZZETTINO (VENEZIA) BIBIONE Aggrediscono due ragazzi In tre
finiscono in carcere
(M.C.) Cinque giovani sono finiti in carcere. L’altra
notte verso mezzanotte in via della Luna a Bibione, una pattuglia ha sorpreso e
subiro bloccato tre ragazzi che stavano picchiando due giovani connazionali.
Dagli accertamenti è emerso che i fratelli H.Q e H., rispettivamente di 28 e 31
anni di origini russe ma da tempo in Germania, con l’amico C.H., 35enne
tedesco, avevano aggredito i due giovani perchè avrebbero tentato l’approccio
con le loro fidanzate. I tre agressori, tutti alticci, sono stati arrestati per
rissa aggravata e trasferiti in carcere a Venezia. (…) IL GIORNALE DI VICENZA.IT Ieri ha chiesto perdono
«Chiedo perdono a voi e soprattutto a mia madre, che non
merita questo mio comportamento. Purtroppo, quando bevo perdo la testa e non mi
controllo più». Fabio Testolin, 42 anni, operaio residente in città in via
Turcato, resta in carcere. Lo ha deciso il gip Eloisa Pesenti, che lo ha
interrogato ieri mattina al S. Pio X e che ha convalidato l’arresto. Ma dietro
le sbarre l’indagato ci resterà ancora per pochi giorni, non appena sarà possibile
trovargli un posto in qualche struttura che possa seguirlo per curare la sua
dipendenza dall’alcol. È quanto ha chiesto il suo legale, l’avv. Antonio
Marchesini, che aveva sollecitato una misura meno pesante del carcere. CORRIERE ADRIATICO Due giovani jesini
Guidavano ubriachi Denunciati
JESI - Due patenti sono state ritirate l’altra sera in
città, verso le 2 di notte, a due ragazzi residenti a Jesi che in seguito
all’accertamento etilometrico sono risultati essere ubriachi. La prima auto,
una Mini è stata fermata lungo corso Matteotti. Al volante si trovava un 33enne
di Jesi (L.G. le sue iniziali). Mentre la seconda auto, è stata controllata
poco distante, lungo viale Cavallotti. Si tratta di una Audi A3, condotta dal
venticinquenne S.C., anch’egli jesino. Entrambi sono stati sottoposti al test dell’etilometro
risultando positivi. Superavano abbondantemente il valore previsto dal codice
della strada (0,5). I carabinieri di Jesi hanno subito ritirato loro le patenti
e li hanno denunciati all’autorità giudiziaria per “guida sotto l’effetto
dell’alcol”. Sono state solo due delle tante autovetture controllate nei giorni
scorsi nell’ambito del monitoraggio del territorio. ta.fre. IL GAZZETTINO (ROVIGO) VIALE PORTA ADIGE Calci e pugni al camper
Calci e pugni contro un camper parcheggiato in viale Porta Adige vicino all’hotel Cristallo. A danneggiare il mezzo un ubriaco, sul posto una pattuglia della polizia che ha individuato nelle vicinanze del mezzo un extracomunitario che ha dichiarato di essere iracheno. L’uomo è poi stato accompagnato in questura. IL MESSAGGERO (PESARO) FUMO E ALCOL Sequestrate tre patenti di guida e denunciati tre ragazzi mercoledì pomeriggio per guida sotto effetto di stupefacenti e in stato d’ebbrezza. Un giovane di 34 anni, fermato a Chiaravalle mentre si trovava a bordo della sua Opel Corsa, è stato trovato in possesso di 15 grammi di hashish complessivi nascosti in casa e nelle tasche dei pantaloni. Sottoposto all’esame delle urine è risultato positivo ai cannabinoidi. Gli altri due ragazzi invece, a bordo delle rispettive auto, sono stati denunciati per il tasso alcolico superiore oltre del triplo al limite consentito. IL GAZZETTINO (ROVIGO) EVENTI D’ESTATE "Sorridi domani andrà
peggio" (ma non solo) per una notte bianca di spettacoli nelle strade di
Adria Il tour di "Sorridi domani andrà peggio" fa tappa ad Adria per la Notte bianca. Duilio Pizzocchi e i comici emergenti Gian Piero Sterpi e Angelino - in concorso per il premio "Peggio di così!" - saranno i protagonisti stasera del quinto appuntamento della rassegna itinerante organizzata dall’associazione "Amici del cabaret", in collaborazione con il Festival del cabaret emergente di Modena. Nella galleria di personaggi di Duilio Pizzocchi, nome d’arte di Maurizio Pagliari, il posto del primogenito spetta all’imbianchino che nei primi anni ’80 spopolava nel circuito delle tv locali. Pagliari era bloccato a casa "da un’ingessatura inguinale", conseguenza di un incidente in moto: per passare il tempo, telefonò a Nuovatelevisione per parlare con Gilberto Rivelli, recitando la parte di quello che sbagliava numero e cercava gli amici Alfio e Tonino. Tolto il gesso, Pagliari andò direttamente negli studi di Nuovatelevisione a ripetere il personaggio che s’era inventato stando a casa in poltrona. E siccome gli studi della tv locale, una delle prime nel Ferrarese, erano davvero "un cantiere" (con scale, secchi di vernice e pennelli) il personaggio, da casalingo, assunse l’abito di scena del pittore e il nome di Duilio Pizzocchi. Da qui, Pagliari alias Pizzocchi ha arricchito la carrellata di "macchiette" con Ermete Bottazzi (il camionista "più incazzato d’Italia"), e poi "la Novella" (stereotipo della "vecchietta che è arrivata fino a oggi"), la cartomante Donna Zobeide (parodia delle astrologhe in tv), fino al freakettone Cactus: mai apparso sulle reti televisive nazionali perché "la tossicodipendenza è un problema grave per molte famiglie, e non è bello scherzarci su Mentre l’ubriaco lo si può fare tranquillamente, perché sulle bottiglie c’è il bollino dei monopoli", racconta Pizzocchi. Sul palco di "Sorridi domani andrà peggio" allestito per la Notte bianca di Adria, saliranno anche gli emergenti Gian Piero Sterpi e poi il comico torinese Angelino. Non solo cabaret, comunque: ad Adria stasera è di scena pure la buona musica. Si potrà essere trascinati dalle sonorità della "Canareo funk band", spettacolo itinerante per le vie del centro, o si potranno gustare i buskers in piazzetta Oberdan. Gli amanti delle melodie classiche potranno invece ascoltare musica di altissima qualità a partire dalle 21.45, presso i giardini del ristorante Minuetto, con ingresso da vicolo della Fossa. Il Forum di cultura musicale "Andreolli" di Adria proporrà infatti "Cantando sotto le stelle", un viaggio musicale tra canzoni e brani del passato e del bel canto. Gli interpreti saranno il soprano Simonetta Casellato e il comico fine dicitore Gigi Franchini, accompagnati al pianoforte da Antonella Cassetta e Alessandro Panella. Una "Notte bianca d’autore" è invece la proposta con cui scendono in campo alcune associazioni con un percorso fatto di emozioni musicali e non. Il programma prevede un mix di situazioni: un incontro sul flamenco, previsto per le 19, nei giardini Tassoni, passando per una cena, uno spettacolo a teatro ed una fiesta flamenca. Tutta dedicata ai giovani infine la serata dei giardini Zen con i gruppi emergenti del panorama rock indipendente italiano. IL MATTINO (NAZIONALE) Cibo. Fave e cipolle per
risvegliare l’eros
ROSARIA BISCEGLIE Cibo e sesso: una perfetta combinazione per l’esaltazione dei sensi. E nella «bella» stagione, caratterizzata dal rifiorire dell’amore, tutte le trasgressioni sono permesse. Perché, dunque, non dedicarsi alla preparazione di afrodisiaci manicaretti per rendere più piccante cena e dopocena? Così, tanto per unire con doppio legame i due piaceri più semplici ed indispensabili della vita. Ma sarà proprio vero che certi alimenti danno vigore e riaccendono i desideri? Gli antichi Romani erano convinti che «sine Bacco et Cerere non frigescit Venus»: e così l’abbondanza di buon vino e ottimo cibo stimola proporzionalmente il desiderio di abbandonarsi ad altri sensuali piaceri. È per questo che nei monasteri medievali ci si nutriva poco e non si mangiava mai la carne che avrebbe potuto risvegliare istinti altrimenti sopiti. Sono proprio gli alimenti «proibiti» in conventi e monasteri a darci indicazioni sui cibi ritenuti da sempre afrodisiaci. E così, facendo un salto nella storia, si scopre che, contrariamente al senso comune, alcuni alimenti difficili da digerire come ceci, fave, cipolle e porri, castagne, pinoli, fichi secchi, tutti i tipi di spezie, tartufi e asparagi, sono sempre stati considerati tanto eccitanti da temerne gli «effetti collaterali». Afrodisiaci per eccellenza e da sempre sono i frutti del mare: i pesci (in particolare quelli dalla carne grassa) e le loro uova, ma anche i crostacei, le ostriche e i molluschi in generale. Una «credenza», anche questa, che affonda le radici in epoca classica: secondo la tradizione ellenica, tutto ciò che viene dal mare eccita i sensi poiché dal mare nacque Afrodite, dea dell’Amore. È noto che alcune parti di animali abbiano particolari qualità rinvigorenti. Se si spiega facilmente perché i testicoli di toro, agnello e gallo siano considerati afrodisiaci, più difficile è spiegarsi come mai nel Medioevo la parte considerata più stimolante per gli appetiti sessuali fosse il cervello, di qualsiasi animale. È la cioccolata, oggi più che mai, a dominare la top ten degli afrodisiaci. Secondo la leggenda, l’imperatore Montezuma ne beveva quotidianamente grandi quantità per aumentare il proprio vigore sessuale. Ma, per assicurarsi un effetto afrodisiaco, è importante soprattutto la preparazione dei cibi con la giusta combinazione di alimenti e spezie. I maestri della cucina afrodisiaca nascono nella Francia del ’600, quando piatti prelibati avevano il nome di altrettanto prelibate cortigiane, come i filetti di sogliola alla Pomapadour per esempio. Chi cerca ispirazione per preparare una eccitante cena per due può trarre spunto da alcuni noti ricettari: La cucina dell’amore di Omero Rompini pubblicato nel 1926, Venere in cucina di Norman Douglas pubblicato nel 1951, ed i più recenti, notissimi, Le ricette immorali di Manuel Vazquez Montalban e Afrodita di Isabel Allende. Anche la preparazione dei piatti può diventare un momento fondamentale del rituale erotico, come suggeriscono alcune scene di film cult del binomio cibo-sesso, da «La grande abbuffata» a «Come l’acqua per il cioccolato». Chi non vuol cucinare e preferisce saltare dalla preparazione alla degustazione può godersi la sua cena afrodisiaca anche fuori casa. Buona l’idea che è venuta ai ristoratori del ristorante «President» a Pompei: tra varie serate a tema si può scegliere la cena dell’amore, ovvero un menù rigorosamente per due e assolutamente afrodisiaco, dalle ostriche al carpaccio di sarago, dall’astice ubriaca agli asparagi, per chiudere ovviamente con una mousse al cioccolato. IL MATTINO (NAZIONALE) L’alcol può inibire
L’alcol, invece, è in grado di limitare o annullare il
controllo del super-io, ma se assunto in eccesso ostacola le fantasie amorose.
(*) È provato che crea un effetto disinibitorio e sblocca i complessi nei più
timidi, ma dietro questo effetto può anche intralciare l’impegno fisico. Anche
una cena eccessiva, con il conseguente sovraccarico digestivo, può favorire la
sonnolenza più che gli ardori sessuali. LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (BRINDISI) Più controlli sulle strade
Per far fronte al consistente incremento di traffico che si prevede nei prossimi giorni, soprattutto nell’imminente periodo di ferragosto e nei fine settimana, lungo le arterie principali della provincia di Brindisi, saranno disposti servizi speciali da parte della Polizia stradale. Il traffico veicolare sarà costituito da una massiccia movimentazione verso località turistiche locali e verso il Salento, del quale questa provincia costituisce il naturale ed obbligatorio transito, nonché dal Salento verso Nord al termine delle ferie estive. Nello specifico si prevede una maggiore intensità di traffico in alcuni periodi: nel primo fine settimana di agosto (dal 4 al 7 agosto), e per la fase di rientro alla fine del mese (dal 25 al 28 agosto) e nel primo fine settimana del mese di settembre (dal 1 al 4 settembre). Pertanto, su direttive ministeriali e del Compartimento Polizia stradale Puglia, la sezione di Polizia stradale di Brindisi intensificherà il numero di pattuglie di vigilanza, al fine di effettuare un’adeguata attività di prevenzione e contrasto dei fenomeni infortunistici, nonché di assistenza e soccorso all’utenza in caso di blocco del traffico. Nei fine settimana maggiormente a rischio saranno impiegate una ventina di pattuglie che si sposteranno in auto o sulle moto per vigilare le maggiori direttrici di traffico (la Ss 7, la Ss 379 e la Ss 613 nel primo tratto verso Lecce). Saranno monitorati tutti quei comportamenti di guida più pericolosi, prestando la massima attenzione alle prescrizioni sull’uso dei sistemi di ritenuta e del casco, sul rispetto dei limiti di velocità, sul corretto uso dei telefoni cellulari e con particolare riguardo alla repressione dei reati di guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’influenza di sostanze stupefacenti. Saranno, inoltre, intensificati i controlli nei confronti dei veicoli adibiti al trasporto di merci durante i giorni di divieto e saranno utilizzati in maniera sistematica tutte le apparecchiature tecnologiche disponibili per la repressione alle suddette violazioni alle norme di comportamento (limiti di velocità, sorpasso, ecc.), quali il Provida (con relativa possibile trasmissione immagini per monitorare eventualmente l’intensità del traffico e poter gestire qualsiasi emergenza ad esso connesso), l’autovelox e telelaser (per controllo dei limiti di velocità) e l’etilometro per il rilevamento del tasso alcolemico dei conducenti. LA GAZZETTA DI PARMA Quel cocktail a rischio con
l’alcol
GLI ESPERTI Quel cocktail a rischio con l’alcol ( a. d. g.) Esiste un’altissima correlazione tra l’uso di droghe e l’assunzione di alcol. Infatti molte informazioni per cercare il sommerso del mondo della cocaina arrivano al Servizio recupero tossicodipendenze di Parma dal Centro di Alcologia. “I danni causati dai consumatori di coca sono spesso sottovalutati e invece sono numerosi a livello psichiatrico”. IL MESSAGGERO (PESARO) Jesi. Lo stupro del branco sulla tredicenne ha
profondamente scosso monsignor Rocconi: «Bisogna lavorare sulle coscienze dei
giovani» «La violenza? Non si cura coi lampioni» Vescovo e sindaco d’accordo: «Il rimedio non è
potenziare l’illuminazione e la vigilanza»
di MATTEO TARABELLI I JESI - «Prevenire non significa aumentare l’illuminazione
pubblica o assumere nuovi vigili urbani. La prevenzione si fa lavorando sulla
coscienza dei giovani». (*) E’ il vescovo Gerardo Rocconi ad affermarlo,
sconvolto dallo stupro di gruppo ai danni di una ragazzina di soli 13 anni, che
ha scaraventato Jesi sulle cronaca nazionale. Una replica indiretta alle
richieste avanzate ieri dai tre presidenti di Circoscrizione, ma soprattutto
una presa di posizione energica per bloccare sul nascere considerazioni
xenofobe dell’ignobile violenza, compiuta da tre adolescenti di origine
dominicana perfettamente integrati in città. «Prevenire è lavorare sulla
coscienza, sull’educazione dei propri figli, dare delle regole di vita e
imporre, a volte, delle restrizioni - commenta il nuovo pastore della Vallesina
- Bisogna rimboccarsi le maniche, esigere comportamenti e orari, e non cadere
dalle nuvole. E’ chiaro, servono anche lampioni e vigili, ma non saranno questi
accorgimenti a scongiurare nuovi atti di violenza. I presupposti per la
devianza infatti ci sono tutti. Basta guardare la televisione, le immagini
pubblicate nei giornali, magari nella stessa pagina che riporta il fattaccio,
oppure osservare l’abuso di spinelli e di alcol già in età adolescenziale». (*) Nota: qui di seguito riportiamo le iniziative (che di solito nella rassegna trascuriamo) per promuovere vino e birra trovate oggi sui giornali. La maggior parte sono sostenute od organizzate dai comuni. Se sono queste le iniziative per lavorare sulla coscienza dei giovani, è preferibile mettere dei lampioni. LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (NORDBARESE) Degustazioni e teatro il 10 agosto
Migliaia di turisti attesi a Trani
per Calici di stelle
Italiani, tedeschi, inglesi e persino alcuni volti
asiatici fra le migliaia di turisti che si apprestano a vivere il nuovo,
emozionante incontro con Calici di stelle. Un’edizione ricca di novità, che si
terrà a Trani giovedì 10 agosto, un evento reso possibile grazie al contributo
dell’assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia,
dall’amministrazione provinciale, dalla Camera di commercio di Bari, dalla
Gazzetta del Mezzogiorno e in particolare dell’amministraizone comunale di
Trani. Nel corso della conferenza stampa di ieri a Palazzo Palmieri, il
vicesindaco Mauro Scagliarini ha sottolineato l’importanza della data tranese,
che già nella edizione del 2004 vide partecipare oltre 20mila persone
itineranti nel centro storico. E così accadrà anche giovedì, dato che in alcuni
dei siti più caratteristici la compagnia Teatro delle Gru riproporrà in forma
spettacolare e suggestiva le fasi dell’antica arte di produrre il vino: davanti
alla Cattedrale sarà ricostruita una vigna, in piazza Cesare Battisti il
palmento, in piazza Trieste la cantina. Le scene si ripeteranno pra
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