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Francia - Luglio record per la sicurezza stradale: la mortalità – che in Italia cresce nel settimo mese – scende del 25,2%

Per la prima volta, l’estate potrebbe costare meno di 1.000 vite…
   

Gendarmi francesi al lavoro, col telelaser

(ASAPS) PARIGI – Se la capitale della Francia è alle prese con una recrudescenza del fenomeno incidentale che preoccupa non poco l’Eliseo – che ha dato istruzioni immediate per la risoluzione del problema – il resto del paese, invece, se la cava benissimo, tanto che il mese di luglio, tradizionalmente quello più nero un po’ ovunque, in Europa (Italia compresa) è il migliore in assoluto. Il decremento della mortalità sulle strade è altissimo ed il “barometro” della sicurezza (come lo chiamano in Belgio) si è attestato nel settimo mese ad un invidiabile -25,2%. Le cifre, praticamente ufficiali, sono state rese note venerdì scorso (4 agosto) dal ministero dei Trasporti ed il capo del dicastero, Dominique Perben, gongola. Il numero di vittime registrate a luglio 2006 è di 455 persone, 153 in meno rispetto al luglio 2005, quando i morti furono 608. Resta sostanzialmente stabile, invece, il numero complessivo di incidenti, 7.472 quest’anno rispetto ai 7.416 del 2005 (-0,7%). Resta un po’ di altalena tra il numero di feriti lievi e quelli invece ospedalizzati: infatti quelli dimessi immediatamente dopo il proprio arrivo al pronto soccorso sono aumentati del 14,5% (11.260 nel luglio 2006, 9.830 nel luglio 2005), mentre quelli rimasti ricoverati è in netta diminuzione del 9,1% (4.021 quest’anno contro i 3.655 del 2005). La spiegazione di tanta vita risparmiata è attribuibile, secondo gli esperti d’Oltralpe, al sempre maggior rispetto delle regole stradali da parte dei francesi ed all’incessante opera di prevenzione e repressione da parte di forze di polizia, istituzioni ed associazioni. Un altro bel colpo in vista del 2010, che però non soddisfa appieno né il ministro Dominique Perben né il capo dell’esecutivo Dominique de Villepin. “I progressi che continuiamo ad ottenere – ha detto Perben alla conferenza stampa – sono tanti ed oggi stiamo verificando che è soprattutto la gravità degli incidenti a diminuire”. Meno morti e meno feriti gravi, infatti, sono il primo dato che balza all’occhio degli esperti, e questo grazie ad una politica precisa, che ha messo la velocità e stato d’ebbrezza nel mirino. “Non dobbiamo dimenticare però – ha aggiunto – che nel mese di luglio sono morte sulla strada 15 persone ogni giorno e 360 sono rimaste ferite”. C’è però un obiettivo nell’obiettivo, il cui raggiungimento potrebbe essere davvero a portata di mano. Infatti, come ricorderanno i nostri lettori, la Francia è riuscita nel 2005 a scendere per la prima volta sotto la soglia delle 5mila vittime in incidenti stradali. Se i francesi continuassero di questo passo, l’estate 2006 potrebbe essere la prima a far registrare un numero di morti inferiore a 1.000. Possibile? Pare proprio di sì, ma la parola d’ordine è “tolleranza zero”. Dall’inizio dell’anno, comunque, il miglioramento è netto: il primo semestre 2006 rappresenta il -14% netto di morti rispetto a quello del 2005. Significa, se vi pare poco, 430 persone tornate a casa. Anzi, a la maison. (ASAPS)


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Lunedì, 07 Agosto 2006
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