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Notizie brevi 08/08/2006

da Corriere.it
Obiettivo dell’iniziativa, favorire il dialogo con le comunità di stranieri - «Agenti extracee nei quartieri di immigrati» La proposta dei Ds di Padova dopo l’ultima rissa nel Bronx cittadino

L’idea è sostenuta dal sindaco e c’è anche il sì del questore
 

Un posto di blocco istituito in via Anelli, a Padova,
dopo gli scontri tra entine dello scorso 26 luglio (Corsera)

PADOVA - Lingua, cultura, colore della pelle. Se sono uguali (o simili) magari l’ammonimento, il controllo, il consiglio, funzionano di più: insomma, vigili extracomunitari per cittadini extracomunitari. L’ha pensata così Umberto Zampieri, capogruppo dei Ds in Consiglio comunale di Padova, dopo l’ultima, drammatica, battaglia tra alcune bande di immigrati in via Anelli, il Bronx della città. La proposta di inserire in quell’area calda del capoluogo veneto una decina di vigili di quartiere, di nazionalità straniera, arriva sul tavolo del sindaco, nel mezzo dell’estate. E fa discutere.

«IDEA DA SVILUPPARE» - «Al momento è solo un’idea da mettere a punto nei prossimi mesi, assieme ad altre che sono in cantiere per affrontare adeguatamente i problemi degli immigrati», dice il primo cittadino Flavio Zanonato. «E non c’è solo via Anelli — aggiunge — Padova conta 210.000 abitanti di cui 20.000 extracomunitari regolari». In provincia, ne vivono altri 30.000 sul totale di quasi un milione di popolazione. I numeri e le percentuali del Nord Est, area ad alto tasso di immigrazione (qui siamo già alle seconde generazioni, e molti ex operai si sono trasformati in imprenditori) hanno più o meno le medesime proporzioni. «È un fenomeno con cui dobbiamo fare i conti definitivi — osserva Zanonato —. Ecco perché l’acquisizione della cittadinanza in tempi più rapidi e il voto sono strumenti necessari. La società multietnica è una realtà ormai assodata anche in Italia; non un’emergenza temporanea. Allora occorre prenderla di petto. Favorendo l’integrazione e contrastando l’illegalità. Un aiuto in questo senso può venire proprio dagli stessi extracomunitari».

I NUOVI AGENTI — «Penso — spiega il sindaco — all’utilità di formare figure ad hoc; a metà tra i mediatori culturali, che già operano, e i vigili urbani». Quali saranno i criteri di reclutamento? «Ripeto: al momento è una semplice proposta. La valuteremo e troveremo il modo di renderla concreta e operativa». Flavio Zanonato è un sindaco decisionista. Diessino, a sinistra viene contestato dai no global padovani. Che non gli perdonano alcune «durezze» e di aver favorito gli sgomberi proprio in via Anelli. È troppo poco, invece, per gli oppositori leghisti. Che invocano il pugno di ferro a 360 gradi. La Padania, quotidiano del Carroccio, ironizza sulla proposta dei vigili extracomunitari («risulteranno più simpatici?») e alza il tiro, con lo slogan: «Radere al suolo la casbah della teppa straniera». Anche Gianfranco Fini, presidente di Alleanza nazionale, qualche giorno fa, dopo una visita in via Anelli, ha sentenziato: «Bisogna demolire immediatamente gli edifici per evitare la concentrazione di tanti immigrati in un luogo così ristretto». Zanonato puntualizza: «Quegli edifici non sono pubblici centri d’accoglienza, ma appartengono a legittimi e privati proprietari, per lo più padovani. Che — questo è vero — hanno affittato agli stranieri appartamenti e posti letto, a prezzi da speculazione. Sicché, bisogna prima evacuare i condomini, sistemando gli inquilini in altri alloggi. E qui il Comune s’è già dato da fare, trovando soluzioni economicamente meno costose. Quindi, procedere con altre iniziative».

IL QUARTIERE — È incontestabile, però, che il quartiere, nel giro di alcuni anni, è diventato il regno di spacciatori e prostitute. Sul Bronx di Padova vigila il commissariato Stanga, guidato dalla trentaquattrenne Michela Bochicchio. Alle sue dipendenze, 39 agenti. In prima linea, durante il blitz del 26 luglio, che ha spedito in prigione 22 extracomunitari, protagonisti della maxirissa. «In via Anelli, certo, esiste un problema di ordine pubblico — nota il questore Alessandro Marangoni —. Ma gli interventi (23 straordinari) ci sono stati e ci saranno. Su 6 palazzine, 3 sono già state sgomberate. Il controllo riguarda l’intera la città. Qualche dato: in un anno, 140 arresti e 400 espulsi». Dottor Marangoni, che ne pensa del vigile urbano extracomunitario? «Ne penso bene. Qualsiasi idea che possa servire da catalizzatore, qualsiasi progetto che favorisca l’integrazione degli immigrati nella società civile, mi trova totalmente d’accordo».


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Martedì, 08 Agosto 2006
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