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Notizie brevi 09/08/2006

Gli italiani al volante, un popolo di folli



Quel mondo a parte e invaso da comportamenti folli che è la strada. Nel senso di quella trafficata, in ostaggio delle auto e soprattutto di chi le guida. Domenica sera quelli di “Speciale Tg1” si sono buttati dentro a telecamere spianate e hanno portato a casa uno speciale di quelli per cui alla fine il bivio è il solito: o si osserva tutto con lo sguardo dell’entomologo, oppure si proclama lo stato d’emergenza nazionale (con migliaia di safety-car a presidiare ogni chilometro, a patto che su di esse viaggi gente armata e autorizzata a sparare). “Pensami, non correre” (di Costanza Crescimbeni e Alessio Zucchini) poneva un problema: se si prendono come paradigmatici i comportamenti dei nostri connazionali al volante, tanto vale chiudere il paese e buttare la chiave. C’erano molti casi-limite, è vero: ma è anche vero che per ognuno di quelli che, in auto, invece di limitarsi a guidare soddisfa ogni genere di bisogno represso, ci sono decine di tipi responsabili che sono alla sua mercé. L’impressione netta è che se creassero piste parallele per lasciarli sfogare, quelli le diserterebbero solo per il gusto di demolire l’anima agli altri. L’elenco dei cattivi è infinito, le statistiche impressionanti (siamo ovviamente i primi, o gli ultimi in Europa a seconda dei casi, per incidenti, disattenzioni e quantità di controlli). Chi fa il proprio dovere di prevenzione e repressione, vi riesce in quantità ristretta: le leggi che in certi casi sembrano draconiane, sono acqua fresca rispetto a quanto servirebbe. Nello “Speciale Tg1” si dava la parola anche alle associazioni che rappresentano gli automobilisti, e che battono sul tasto dei servizi pubblici (stato delle strade, ecc.). Tutto bello, se non fosse che ogni volta che si sente parlare di “automobilisti” si viene presi da leggera vertigine. In teoria dovrebbero esistere persone che ogni tanto si mettono al volante, ma per qualche motivo non è così. Notevole un tipo che diceva cose sensatissime, Giordano Biserni, capo dell’Associazione “Amici della Polizia Stradale”; notevole, ma è ovvio, il caro Alex Zanardi che ha sempre il tono giusto, notevolissimo un altro signore che abbiamo coperto essere il presidente di un’entità denominata “Associazione motociclisti incolumi”. 


© asaps.it

Di Antonio Dipollina

da La Repubblica dell’8 agosto 2006
Mercoledì, 09 Agosto 2006
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