Quel mondo a parte e invaso da
comportamenti folli che è la strada. Nel senso di quella trafficata, in
ostaggio delle auto e soprattutto di chi le guida. Domenica sera quelli di
“Speciale Tg1” si sono buttati dentro a telecamere spianate e hanno portato a
casa uno speciale di quelli per cui alla fine il bivio è il solito: o si
osserva tutto con lo sguardo dell’entomologo, oppure si proclama lo stato
d’emergenza nazionale (con migliaia di safety-car a presidiare ogni chilometro,
a patto che su di esse viaggi gente armata e autorizzata a sparare). “Pensami,
non correre” (di Costanza Crescimbeni e Alessio Zucchini) poneva un problema:
se si prendono come paradigmatici i comportamenti dei nostri connazionali al
volante, tanto vale chiudere il paese e buttare la chiave. C’erano molti
casi-limite, è vero: ma è anche vero che per ognuno di quelli che, in auto,
invece di limitarsi a guidare soddisfa ogni genere di bisogno represso, ci sono
decine di tipi responsabili che sono alla sua mercé. L’impressione netta è che
se creassero piste parallele per lasciarli sfogare, quelli le diserterebbero
solo per il gusto di demolire l’anima agli altri. L’elenco dei cattivi è
infinito, le statistiche impressionanti (siamo ovviamente i primi, o gli ultimi
in Europa a seconda dei casi, per incidenti, disattenzioni e quantità di
controlli). Chi fa il proprio dovere di prevenzione e repressione, vi riesce in
quantità ristretta: le leggi che in certi casi sembrano draconiane, sono acqua
fresca rispetto a quanto servirebbe. Nello “Speciale Tg1” si dava la parola
anche alle associazioni che rappresentano gli automobilisti, e che battono sul
tasto dei servizi pubblici (stato delle strade, ecc.). Tutto bello, se non
fosse che ogni volta che si sente parlare di “automobilisti” si viene presi da
leggera vertigine. In teoria dovrebbero esistere persone che ogni tanto si
mettono al volante, ma per qualche motivo non è così. Notevole un tipo che
diceva cose sensatissime, Giordano Biserni, capo dell’Associazione “Amici della
Polizia Stradale”; notevole, ma è ovvio, il caro Alex Zanardi che ha sempre il
tono giusto, notevolissimo un altro signore che abbiamo coperto essere il
presidente di un’entità denominata “Associazione motociclisti incolumi”.
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