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Sulle autostrade italiane arrivano dei nuovi “tutori” della legge

Mappe e funzionamento

(ASAPS) – Si rafforza l’ammiraglia “Tutor”. Quest’estate infatti, sulle autostrade italiane aumenteranno gli “occhi” elettronici per il rilevamento della velocità media sostenuta da un veicolo in un tratto ben determinato. Ma da chi o da cosa? Il posizionamento dei rilevatori è stato deciso da autostrade per l’Italia e da Polizia Stradale in base alla pericolosità dei tratti autostradali, ovvero quelli dove, per svariati motivi (poco traffico, suddivisone a tre corsie...), è più facile spingere il piede sull’acceleratore. L’obiettivo del tutor è proprio quello di fungere da deterrente per l’alta velocità, non dimentichiamoci che da sola riesce a provocare il 60% degli incidenti con esito mortale. Così a quelli già operativi su alcune autostrade (vedi tabella) se ne aggiungeranno altri su due arterie considerate particolarmente a rischio: l’A14 (Bologna-Taranto) tra i caselli di Pescara Ovest e Cerignola Est (totale 200 km sotto l’occhio vigile del “grande fratello”) e l’A26 Voltri (Genova) - Gravellona Toce, tra l’allacciamento con l’A10 (Genova-Ventimiglia) e l’innesto della diramazione che porta dall’A26 alla A7 (Milano-Genova) (totale 45 km).
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Come si presenta

Il sistema di monitoraggio è composto da telecamere, solitamente collocate sui portali di sostegno dei pannelli a messaggio variabile, che “catturano” le targhe, i modelli dei veicoli e l’ora di transito. Le telecamere posizionate all’inizio del tratto controllato (sempre anticipato da un cartello indicatore giallo), grazie a un dispositivo ad alta risoluzione, che permette il riconoscimento ottico dei caratteri, incamera e legge la targa del veicolo e la trattiene sino alla fine del tratto sorvegliato dal tutor. E’ possibile però, che per garantire la continuità nel monitoraggio, alle telecamere posizionate in entrata e in uscita se ne aggiungano altre installate in punti strategici per il calcolo della velocità media sostenuta dal veicolo.

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Come funziona

I dati vengono (crittografati e protetti, in modo da non essere modificati) trasmessi a un server centrale che elabora la velocità media sostenuta. Se questa “media” supera il limite consentito in quel tratto di autostrada allora scatta la sanzione, se invece è “tutto in regola” i dati i vengono cancellati automaticamente. Questo a garanzia della privacy degli utenti. Quelli dei trasgressori, invece, vengono inviati a “postazioni di lavoro” dove gli agenti della stradale accerteranno la violazione segnalata. Il sistema poi ricerca i dati del proprietario del veicolo, grazie all’ausilio degli archivi elettronici del Pubblico registro automobilistico. Il passo successivo è la stampa del verbale da notificare al trasgressore. 

A ulteriore garanzia della validità del sistema, la misurazione temporale, allineata in tutti i punti di rilevamento, è garantita dalla sincronizzazione satellitare di tutti gli orologi utilizzati.


Tabella – TUTOR OPERATIVI DA DICEMBRE 2005

AUTOSTRADA

TRATTA

Km

A4 (Milano-Brescia)

Grumello-Seriate direzione Milano

8,6

A4 (Milano-Brescia)

Ospitaletto-Rovato direzione Brescia

5

A13 (Bologna-Padova)

Occhiobello-Ferrara nord

8

A14 (Bologna-Taranto)

Forlì-Cesena Nord

12

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leggi l’articolo COME FUNZIONA IL SICVE  

 

 

 



* Immagini tratte da Quattroruote n. 609 – luglio 2006
Lunedì, 21 Agosto 2006
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