Il Quesito del giorno
MULTE
Perché ci tocca pagare due volte?

a cura di Ernesto Forino


In data 22 luglio un nostro autista ha preso una contravvenzione da noi pagata regolarmente il 25 dello stesso mese. Successivamente ci è stata notificata tale multa il 15 settembre 2003 con un numero diverso di verbale. Con riferimento al suddetto verbale, ci chiediamo il perché di questa nuova notifica, visto che l’autista è nostro dipendente e la multa era stata già pagata.

Lettera firmata

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Sul punto si chiarisce che alla data di contestazione al conducente della violazione di cui all'art. 174, comma 4 del Cds., era vigente l'ottavo comma dello stesso articolo, nella nuova formulazione introdotta dalla lett. e), comma 14, dell'art. 3, del Decreto legge 27 giugno 2003, n. 151, che così recitava:
“Salvo che si tratti della stessa persona fisica, le sanzioni amministrative previste nel presente articolo si applicano al conducente, al proprietario del veicolo, all'impresa da cui il conducente dipende, nonché al committente, quando si tratta di trasporto eseguito per suo conto esclusivo nell'esercizio di una attività commerciale.”
Questo giustifica la successiva notifica al proprietario del mezzo con distinto verbale, che scaturisce da una precisa responsabilità stabilita dalla legge, vigente all'epoca dei fatti, sia per il proprietario, sia per l'impresa da cui dipende il conducente, sia nei confronti del committente. Tale previsione legislativa non è stata poi ripetuta dalla legge 1 agosto 2003, n. 214, che ha convertito, con modificazione, l'originario D.L. 151/2003.
Ciò determina, a far data dal 30 giugno 2003 sino al 12 agosto 2003, giorno in cui è stata  promulgata la legge di conversione e le cui modifiche sono entrate in vigore il giorno successivo, che la vigenza delle norme prevedevano la responsabilità del proprietario non in solido con l'autore della violazione, bensì una responsabilità in proprio.
Da qui la contestazione con separato verbale.