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Notizie brevi 20/04/2012

CONFERMATE CONDANNE IN CASSAZIONE PER GLI ASSASSINI DI STEFANO BIONDI
Ergastolo per Fabio Montagnino e 14 anni per Michele D’Ambrosio

Scritta la parola fine al percorso giudiziario contro i responsabili della morte di Stefano

Stefano Biondi

(Asaps) - La Corte di Cassazione nella serata di ieri 7 febbraio ha confermato la condanna all’ergastolo per Fabio Montagnino e a 14 anni di reclusione per Michele D’Ambrosio, per l’omicidio di Stefano Biondi agente della Polizia Stradale, 28 anni, originario di Cervia (Ravenna) e in servizio alla stradale di Modena nord, travolto e ucciso sull’A/1 al casello di Reggio Emilia, il 20 aprile 2004, dalla Porsche su cui viaggiavano. I due pregiudicati bolognesi - Montagnino ha 34 anni, D’Ambrosio 30 - in primo grado erano stati condannati con rito abbreviato dal gip di Reggio Emilia Cristina Beretti e in secondo grado dalla Corte di Assise di appello presieduta da Paolo Angeli (giudice a latere Alberto Candi). I due pregiudicati, il 20 aprile di tre anni fa dopo aver rapinato un carico di cocaina ad una donna-corriere, erano a bordo della Porsche condotta da Montagnino che, all’altezza del casello di Reggio Emilia dell’A1, non si fermò all’alt della polizia e travolse il giovane agente, che aveva protratto il suo turno di servizio per partecipare alle ricerche, scaraventandolo a 40 metri di distanza. L’auto finì contro il guard rail, Montagnino e D’Ambrosio fuggirono a piedi, ma furono subito catturati dai colleghi di Biondi.


Riteniamo che il passaggio in giudicato della condanna ai due assassini di Stefano Biondi, un altro gigante di generosità, altruismo e professionalità della Polizia Stradale, sia particolarmente significativo in questi giorni in cui le forze di polizia piangono la morte di Filippo Raciti, l’Ispettore della Polizia di Stato di Catania, grande professionista, che ha perso la vita per la violenza ottusa di un’orda di pseudo tifosi.


Stefano e Filippo hanno segnato due pagine bellissime nel loro ruolo di operatori della sicurezza, esempio luminoso per tutti i colleghi e di grande credibilità per i cittadini.


Ci auguriamo che la giustizia, che ha fatto il suo corso in modo così puntuale ed efficace per l’omicidio di Stefano, sia altrettanto puntuale ed efficace per gli assassini di Filippo Raciti. (Asaps)

 

 

 

 

 

Venerdì, 20 Aprile 2012
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