Fare chiarezza su Rednoze un prodotto dalle qualità originali:
"IL PRIMO NEBULIZZANTE CHE PROTEGGE LA PRIVACY DI CHI E' IN STATO DI EBBREZZA"
Ci si preoccupa della privacy anziché del rischio della guida da ubriachi...
Un affronto verso chi si occupa di sicurezza
L'ASAPS ha segnalato la pubblicità all'AGCM per una verifica della correttezza dell'informazione
Sono pervenute all'ASAPS numerose segnalazioni sulla vendita di questo originale, originalissimo prodotto: IL PRIMO NEBULIZZANTE CHE PROTEGGE LA PRIVACY DI CHI E' IN STATO DI EBBREZZA", si insomma questo "farmaco" (infatti i produttori lo definiscono un medicinale e si premurano di evidenziare che non ha bisogno di ricetta medica, probabilmente viene considerato un prodotto da banco) offrirebbe sicure "garanzie", infatti il lancio pubblicitario su www.rednoze.it recita:
"Hai bevuto troppo e sei oltre il livello consentito dalla legge di 0,5 gr/l? Da oggi proteggere la tua privacy non sarà più un problema. Rednoze è il primo medicinale studiato per controllare e abbattere il livello di tossine di etanolo contenute nei polmoni, con effetto immediato e sicuro. Rednoze non ha bisogno di prescrizione medica."
Ovviamente in fondo e con caratteri piccolissimi viene aggiunto:
"Attenzione. È proibito utilizzare Rednoze per eludere i test alcolemici delle forze dell'ordine. ( Figurati se qualcuno pensa di eludere i controlli della polizia. Macché!! NdR)
È un medicinale che può avere effetti indesiderati anche gravi, leggere attentamente il foglio illustrativo.”
Ah! ecco ora siamo tranquilli, il prodotto serve solo a garantire la privacy, magari perché della nostra sbronza non ne siano informati gli amici della discoteca e di bisboccia oppure il papà e la mamma che potrebbero preoccuparsi.
E' poi molto singolare che per promuovere questo originale nebulizzatore lo stiano facendo provare fuori dalle discoteche a dei ragazzi in evidente stato di ebbrezza. Per verificare: http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=AcqorSe6m1k E' facile immaginare il successo che ha riscontrato.
Insomma certi prodotti forse tuteleranno la privacy, certamente non l'incoscienza di chi li produce e diffonde nei circuiti del divertimento notturno.
Così mentre tante associazioni come la nostra si battono da anni contro le stragi del sabato sera, e gli incidenti della notte, mentre la Polizia Stradale con la Fondazione Ania lancia l'ennesima meritoria campagna "Brindo con prudenza", qui c'è chi si preoccupa di far brindare anche con estrema imprudenza, ma non per aggirare i controlli con l'etilometro, solo per garantire la privacy…
Povero paese quello nel quale per tutelare la privacy si diffondano magici nebulizzatori che abbattono il livello di tossine e di etanolo, che "notoriamente" sono infatti la prima preoccupazione dei ragazzi che frequentano i locali, macché preoccupazione per la patente, e per gli incidenti. Figuriamoci!
Una vera vergogna, un affronto alle famiglie delle vittime e degli stessi ragazzi. Per questo abbiamo segnalato all'AGCM - Agenzia Garante della Concorrenza e del Mercato il prodotto e le sue "caratteristiche" con la speranza che venga fatta tempestivamente chiarezza su questa assurda promozione in un paese che ha il record di vittime della strada in Europa (4.090, di cui 1.416 sotto i 34 anni) e che ha una percentuale del 34% fra i pirati della strada omicidi (osservatorio il Centauro - ASAPS). Complimenti!
Possiamo pensare che i ragazzi se la "bevano", ma sulla strada ci siamo tutti e non ci interessa se il conducente ha tutelato la sua privacy ma poi è ancora completamente sbronzo! Questa promozione è semplicemente intollerabile in un paese civile. Un affronto al buon senso, allo sforzo delle forze di polizia e una minaccia alla sicurezza dei nostri ragazzi! Magari si tratta di uno scherzo. Forse fuori luogo, ma sarebbe meglio.
Se non fosse così noi non ci stiamo!! L’iniziativa è ancor più preoccupante anche perché siamo in prossimità delle festività natalizie. Intervengano il Ministero dell’Interno, della Salute e la magistratura per una verifica sulla regolarità della vendita e autorizzazione sanitaria di questo prodotto.
Forlì, 20 dicembre 2011
Giordano Biserni
Presidente Asaps