Occhio allo specchietto…ma non per la manovra, per la truffa!
Vi spieghiamo come funziona
I consigli dell’Asaps
(ASAPS) Come per le guide effettuate con l’istruttore di guida al fianco, il motto è sempre lo stesso “occhio allo specchietto”.
Questa volta l’attenzione, però, non è per la manovra, per la partenza o per l’apertura della portiera in caso di sosta, l’attenzione è per la famosissima truffa dello specchietto laterale che ha subito delle modifiche che ora illustreremo.
Partiamo dall’antefatto e dalla ormai consolidata traccia seguita dai piccoli truffatori che, per poche centinaia di euro, facevano leva sulla onestà e sulla posizione di disagio di autisti, il più delle volte anziani o giovani madri con a bordo bambini da accompagnare a scuola.
Teatro della sceneggiata quasi sempre piazzali degli ospedali, delle case di cura, delle case di riposo, delle scuole elementari e asili nido, o i piazzali dei supermercati.
La precedente truffa prevedeva il coinvolgimento di un’automobile con lo specchietto laterale già rotto e un fiancheggiatore pronto a testimoniare il falso.
L’auto della vittima transitava, il truffatore provocava un rumore lanciando un sasso o un bastone, il compare testimoniava dell’avvenuto urto, si faceva leva sulla difficoltà e sulla onerosità dello scarico all’assicurazione e, complici la fretta, il disagio e la posizione di inferiorità determinata dalla testimonianza del complice, il più delle volte si passava al portafogli con la rassicurazione che quelle poche centinaia di euro sarebbero state una soluzione veloce rispetto ad agenzie pratiche auto bonus-malus e scatto di classe di rischio.
Forse alcuni avranno anche ringraziato e avranno ritenuto di essere stati fortunati ad incontrare una persona così accomodante… visti i tempi!
Ma se nella canzone “Bocca di Rosa “ (F. De Andrè) “una notizia un po' originale non ha bisogno di alcun giornale, come una freccia dall'arco scocca vola veloce di bocca in bocca” nel terzo millennio in cui tutto è on-line, la notizia si è sparsa ancor più velocemente e la truffa è invecchiata in un attimo.
Ma non invecchiano (putroppo) i neuroni dei truffatori che, ovviamente, hanno provveduto ad effettuare un aggiornamento della truffa dello specchietto.
Non è previsto l’intervento di un complice (con un notevole risparmio sul personale!!), il truffatore costeggia la fila di macchine in transito con andatura lenta per il traffico e, individuata l’auto della potenziale vittima provocano un rumore forte e con un braccio urtano lo specchietto laterale per spostarlo dalla posizione naturale.
L’ignaro guidatore, quasi sempre una persona anziana, viene richiamato all’attenzione dai vistosi gesti del truffatore che simula l’investimento e si mostra dolorante e, naturalmente, accosta per prestare soccorso e accertarsi dell’accaduto.
Ormai la rete è stesa, l’onestà e la civiltà della persona che si è fermata per far fronte alle proprie (finte) responsabilità vengono calpestate dal truffatore che fingendo chissà quali possibili fratture o mostrando un orologio rotto al polso ricomincia a sgranare il rosario dei possibili problemi legati al risarcimento danni, alle assicurazioni che aumentano, alle divise che dovranno rilevare l’incidente, ecc. ecc.
Così, un’altra volta, si passa alla cassa e per poche centinaia di euro si ritorna sulla macchina pensando, un’altra volta ancora, alla fortuna di avere incontrato persone così compiacenti e oneste.
Questo è quanto succede, per adesso, sulle nostre strade e, quindi, “OCCHIO ALLO SPECCHIETTO”.
Se avete anche solo il minimo dubbio di non aver colpito nessuno non fatevi intimidire, non mostratevi accondiscendenti a pagare la pur minima somma e dite chiaramente di voler chiamare subito la polizia (113 o 112 oppure il numero diretto della Polizia Municipale della vostra città). Fatevi vedere sicuri, chiamate al cellulare un parente o un amico a cui spiegherete l’accaduto.
Se l’incidente è falso il truffatore alzerà i tacchi, se purtroppo è vero sarà sempre meglio parlare con un uomo in divisa e regolarizzare la posizione, piuttosto che avere il dubbio di essere stati truffati. (ASAPS)