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Notizie brevi 30/07/2013

L'INCIDENTE SULLA A16
Irpinia, Asaps: «Più controlli su strada»
L'associazione chiede anche verifiche sulla tenuta dei guard-rail. Aperta inchiesta per omicidio colposo plurimo

Il guard-rail sfondato dall'autobus precipitato

Più controlli su strada, maggiore attenzione ai tempi di guida dei conducenti, verifiche sulla tenuta dei guard-rail. All'indomani dell'incidente sulla A16 in Irpinia l'Asaps (Associazione sostenitori amici polizia stradale) punta il dito sulle criticità del sistema dell'autotrasporto professionale. Secondo i dati diffusi dall'associazione con una nota, l'incidente (che ha provocato 39 vittime, 10 feriti gravissimi e 14 feriti lievi) è «forse la più grande tragedia stradale nella storia infortunistica del Paese». Il bilancio degli ultimi 60 anni è di 500mila morti e 14 milioni di feriti sulle strade italiane.

PIU' VERIFICHE - Secondo l'Asaps in questa tipologia di incidenti giocano molto spesso un ruolo importante «gli esasperati tempi di guida con lo sforamento delle 9 ore giornaliere ammesse, o il salto dei turni di riposo». Per fronteggiare l'illegalità nella registrazione dei tempi di guida, di riposo e del superamento dei limiti di velocità l'associazione chiede di tornare «ad una vigilanza estesa», ricordando che la Polizia stradale ha bisogno di essere potenziata per poter assicurare maggiore controllo delle verifiche su strada. Verifiche che però vanno estese dalla strada alle imprese stesse.

GUARDRAIL - «Si deve capire poi perché la barriera di contenimento non abbia retto», rileva inoltre la nota. L'Asaps chiede quindi una «inversione della politica che delega ai controlli elettronici e alle ausiliarietà gran parte dei compiti», chiedendo invece di aggiornare i professionisti delle forze di polizia. «Le più recenti politiche, che pur hanno fatto molto in termini di leggi a favore della sicurezza stradale (patente a punti, sanzioni più severe, contrasto all'alcol) hanno trascurato il fattore del controllo umano, l'unico capace di intercettare le violazioni che si traducono poi spesso in tragedia: si chiamano tempi di guida, riposi, limitatori di velocità, (anche nei cantieri stradali) alcol, droga, pneumatici, uso del cellulare, uso delle cinture sui mezzi, per ricordarne alcuni», conclude l'Asaps, chiedendo al governo risposte concrete.

L'INCHIESTA
- Si tratta di «una tragedia di cui vanno immediatamente accertate la dinamica e le responsabilità», afferma in una nota Maurizio Lupi, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Anche il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri ha sottolineato che sono «fatti drammatici sui quali bisognerà poi comprendere bene tutte le dinamiche che hanno portato a questo. Certo sono morti davanti ai quali ci inchiniamo». La Procura di Avellino intanto ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo plurimo e disastro colposo. «Non escludiamo nulla: dall'avaria del pullman a qualsiasi altra causa del grave incidente, ma non siamo ancora in grado di dire quali siano causa e dinamica dell'accaduto»: ha spiegato il vice questore aggiunto Salvatore Imparato, dirigente della Polizia stradale di Avellino.

 

da corriere.it

 

Martedì, 30 Luglio 2013
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