Si è svolta nel cortile antistante la Sottosezione della Polizia Stradale di Modena Nord, una messa in suffragio dell’agente Stefano Biondi, che come tutti ricordano perse la vita due anni fa dopo essere stato travolto e ucciso da due rapinatori in fuga, che stavano cercando di sfuggire proprio da alcune pattuglie della Polstrada. Terminata la funzione religiosa, è poi stata scoperta una lapide a lui dedicata ed affissa nella sala convegni del reparto. Due momenti, dunque, alquanto sentiti e
densi di commozione, che hanno visto la madre di Stefano, Loredana Cavalloni,
ringraziare i tanti amici e colleghi del figlio, che gli si sono stretti
accanto per sostenerla e mostrargli tutto il loro affetto. A partecipare alla cerimonia, anche i
prefetti e questori di Modena e Ravenna, il comandante del Compartimento della
Polizia Stradale di Bologna, il dirigente della Sezione di Modena e tantissimi
colleghi anche delle province limitrofe, che hanno accolto l’invito del
comandante della Sottosezione di Modena Nord, l’ispettore Giancarlo Alberti, a
partecipare. Era infatti il 20 aprile del 2004 quando il
nostro collega e amico Stefano Biondi (da sempre sostenitore e referente Asaps)
venne travolto da una Porche con a bordo il 29enne Fabio Montanino e al suoi
fianco il 32enne Michele D’Ambrosio, entrambi processati e condannati rispettivamente
all’ergastolo ed a 14 anni di reclusione. I due avevano poco prima rapinato un
“corriere” che stava trasportando alcuni chili di eroina e stavano cercando di
far perdere le loro tracce viaggiando a gran velocità sull’autostrada.
NELLA LAPIDE TUTTO L’AFFETTO DEI COLLEGHI La lapide scoperta all’interno della sala
convegni della Sottosezione di Modena Nord in memoria dell’agente Stefano
Biondi, reca una dedicata interamente ispirata e voluta dai colleghi dello
stesso reparto. Di seguito il testo integrale: “Caro
Stefano, amico e collega generoso e disponibile, del tuo eroismo nato dai gesti
di quotidiano impegno, abbiamo imparato che il cuore e il coraggio sono
l’essenza della nostra divisa. Il tuo ricordo rimarrà per sempre con noi,
Medaglia d’oro non solo al valore, ma anche e soprattutto all’onestà,
all’amicizia e al generoso dovere. I tuoi colleghi. Città di Modena, 20 aprile
2006.” |
|
|
© asaps.it |