Tutte le campagne ASAPS in un click
Venticinque anni di comunicazione, ammirata e copiata, di un’associazione divenuta lista civica della sicurezza stradale
(ASAPS) Il nemico, sulla strada non porta la divisa: nasceva così, con questo desiderio di emancipazione, di liberazione dagli stereotipi e con la determinazione di chi non accetta più di essere confinato alla mera esecuzione di ordini, la campagna dell’ASAPS che mira a far cessare uno dei comportamenti più discutibili, di molti utenti della strada: segnalare la presenza di una pattuglia alle auto che le vanno incontro. Lo abbiamo ripetuto allo sfinimento e oggi sono moltissimi, soprattutto i professionisti del volante, che hanno aderito al nostro appello e hanno smesso di ubbidire a quella assurda ed esecrabile abitudine del lampeggio: e se la pattuglia aspettasse un latitante, un rapitore, un pericoloso delinquente? Se le divise avessero potuto fermare l’ubriaco o il drogato prima che avesse ucciso qualcuno?
Spiegate queste cose, chi è alla fine il nemico?
Le campagne dell’ASAPS sono così: nascono da una semplice considerazione, dalla scoperta dell’acqua calda, e poi cercano di far leva sulla coscienza. Come nel caso della patente, del figlio e dei due diversi film del lunedì mattina, nei comandi di polizia: in uno, il genitore arriva e si arrabbia perché “Marco”, che è venuto a prendere perché pizzicato in stato di ebbrezza, è rimasto senza patente, pur essendo uno che non beve mai. Sarebbe stato certamente più produttivo per la società se i poliziotti fossero andati a caccia di delinquenti e dei veri pirati; nell’altro, il genitore ha gli occhi sbarrati perché “Marco” non c’è più. C’è la sua patente, in un sacchetto di plastica, insieme ad altri effetti personali, e allora il genitore si chiede dove fosse stata la polizia, mentre il suo Marco si schiantava, perché se lo avesse fermato, ora sarebbe ancora vivo. Sono tante le campagne: sulle cinture di sicurezza, sul casco, sulla sonnolenza e sui bambini, sui ciclisti e sui motociclisti. Tante, in difesa della legalità ma, soprattutto, della vita di tutti noi, come si conviene a una vera e propria lista civica della sicurezza stradale.
Non ci sono elezioni, in questo campo, ma se ci fossero, votereste per noi, vero? (ASAPS)
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