Lunedì 01 Luglio 2024
area riservata
ASAPS.it su
Notizie brevi 09/12/2021

"Cellulare alla guida, un sms accorcia la vita" Il grido d’allarme viene da Giordano Biserni, presidente Asaps. Tra le cause degli incidenti: l’alcol, l’alta velocità e l’uso dello smartphone

Il grido d’allarme viene da Giordano Biserni, presidente Asaps. Tra le cause degli incidenti: l’alcol, l’alta velocità e l’uso dello smartphone

"Gli incidenti stradali mortali nelle notti del fine settimana stanno aumentando in maniera drammatica. E’ urgente alzare la guardia".
Il grido d’allarme viene da Giordano Biserni, storico presidente di Asaps, l’Associazione sostenitori amici della polizia stradale, fondata 30 anni fa, nel 1991.

Perché i sinistri del week end aumentano?
"Anzitutto, mi permetta di dire che provo una grande pena per i genitori dei ragazzi che sono morti negli ultimi due weekend sulle strade riminesi e di San Marino. Quelle notizie mi hanno rituffato in un periodo - gli anni Novanta - che speravo non tornasse mai più".

Che cosa sta succedendo?
"Intervenire col senno di poi è facile, ma come associazione noi da due anni, fin dal 2019 - il 2020 anno Covid non fa testo - abbiamo ricostituito l’Osservatorio sulle stragi del sabato sera. Da quando sono ripresi a crescere i numeri del lutto, quelli delle ’16 ore maledette’".

Ovvero?
"Quelle che vanno dalle 22 del venerdì alle 6 di mattina di sabato; e dalle 22 del sabato alle 6 di domenica. Nei dati dell’Osservatorio inseriamo solo i mortali di quelle fasce orarie, e che hanno coinvolto conducenti under 35, quindi verosimilmente, anche se non sempre, riconducibile a serate trascorse in discoteca".

Il che non significa in automatico abuso di alcol o droghe...
"Non in automatico. Ma sa cosa mi disse anni fa un ispettore di lungo corso della stradale?"

Dica.
"Caro Biserni, i ragazzi che vengono a Rimini e Riccione per ballare li controlliamo quando arrivano ai caselli dell’autostrada: molti sono già ubriachi".

Poi di acqua ne è passata sotto i ponti.
"Certo. E’ calato il nomadismo tra regioni per andare a ballare, aumentati i controlli, ci sono state campagne di sensibilizzazione e comunicazione, si è fatta la legge sull’omicidio stradale, della quale è stata promotrice la stessa Asaps, che ha approntato in questi anni 22 Osservatori per la sicurezza stradale, si è introdotta la patente a punti, l’etilometro, la confisca del’auto per tasso alcolemico..."

Ma?
"Ma negli ultimi mesi in quelle maledette 16 ore sono morti decine di ragazzi in Italia. Ci si è scordati troppo presto il sangue che è corso sulle nostre strade".

Che cosa si può fare?
"Aumentare le pattuglie sul territori, che sono diminuite; tornare a sensibilizzare i ragazzi, che hanno più confidenza coi super alcolici rispetto al passato. Guardia alta su alcol e droghe, e sulle sbornia del terzo millennio: il cellulare alla guida".

Lei era ispettore della polizia stradale. Cosa diceva ai genitori che perdevano i loro figli?
"C’erano due film. Nel primo un genitore veniva da noi alla stradale di domenica mattina lamentando il ritiro della patente al figlio: ’occupatevi dei ladri’, dicevano molti".

Secondo film?
"Dopo uno schianto mortale, veniva non un genitore ma uno zio o un parente a ritirare il portafoglio. E ci diceva: ’se facevate più controlli mio nipote era ancora vivo’".

Mario Gradara
da ilrestodelcarlino.it

 

>L'articolo


Intervista a il Resto del Carlino del presidente ASAPS sul preoccupante ritorno degli incidenti mortali nelle 16 ore maledette delle notti del fine settimana.
 

Giovedì, 09 Dicembre 2021
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK