La cooperazione internazionale
(art.
13 LA) rappresenta uno dei caposaldi
della materia, consentendo lo scambio di
informazioni diretto, da parte delle autorità
nazionali con le corrispondenti autorità
estere, salvaguardando le condizioni di
reciprocità tipiche della collaborazione
tra stati, in deroga al segreto d’ufficio
(art. 13 c° 1 LA). La riservatezza delle
informazioni viene peraltro salvaguardata
attraverso la stipula di protocolli di intesa,
mentre finalmente viene reso esplicito il
concetto (art. 13 c° 2 LA) che le differenti
definizioni di reato fiscale previste dagli
ordinamenti dei diversi stati, non possono
ostacolare la collaborazione tra la
l’Unità
di Informazione Finanziaria
(UIF) e le
omologhe.Analogamentepossonooperare,
sulla base di protocolli di intesa, la DIA e
la G.d.F. che non sono parimenti vincolate
dal segreto d’ufficio e che si giovano dei
previsti canali per la collaborazione di
polizia.
L’elevato rischio di riciclaggio o di
finanziamento del terrorismo
rendono
necessario ricorrere a misure di adeguata
verifica rafforzata della clientela (art. 24
LA), allorquando un’operazione risultasse
correlabile con paesi comunque terzi
rispetto all’U.E., come pure nel caso questi
risultassero segnalati per un elevato livello
di corruzione o di permeabilità alle attività
criminose, ovvero per il fatto che di essere
sottoposti ad embargo.
Black List
(fiscale) viene detto l’elenco
dei paesi, intesi a fiscalità privilegiata,
in relazione ai quali vigono obblighi di
monitoraggio da parte dell’
Agenzia delle
Entrate
, riguardo le operazioni intercorse tra
imprese residenti in Italia e altre fiscalmente
domiciliate in quei territori. Per questo
motivo le partite IVA, che abbiano effettuato
scambi commerciali di beni e servizi con
soggetti ivi residenti, devono rendere
dichiarazione annuale all’Agenzia. Non vi
è una correlazione diretta col riciclaggio
o col finanziamento del terrorismo, ma in
ogni caso bisogna considerarne la relativa
affidabilità, perchè sono tutti Stati e territori
non appartenenti all’U.E. che vengono
ritenuti paradisi fiscali, ovvero per i quali
deve considerarsi forte il rischio di frodi
fiscali, principalmente operate attraverso
l’utilizzo di cartiere, ovvero con la tecnica
dei c. d.
caroselli
. Il loro elenco viene
compilato ed aggiornato annualmente
dal MEF e dall’Agenzia delle Entrate (L.
n. 448/98 mod. D.L. n. 40/2010, convertito
con mod. dalla L. n. 73/2010). Ad esempio
bisognaconsiderareche
Maldive
e
Bahamas
sono ancora nella black list, mentre la
Svizzera e Aruba ne risultano escluse
dallo scorso anno.
Stati canaglia
, in materia di terrorismo
internazionale, possono essere definiti
quelli che lo appoggiano, fornendo basi,
logistica e armi e che lo finanziano. Tali si
intendono quelli che il diritto internazionale,
principalmente la Carta delle Nazioni Unite
del 1945, consente di fronteggiare anche
militarmente. Episodi di illegittimità riferibili
ad es. all’aggressione dell’IRAQ, ad opera
di una coalizione, a causa dell’ipotizzata
detenzione di armi di distruzione di massa
rivelatesi poi inesistenti, non possono
essere interpretati come un’alterazione dei
principi di diritto, quanto piuttosto come
effetti di una mistificazione, ovvero di una
deliberata condotta di taluni organismi
d’informazione, voltaad ingannare l’opinione
pubblicamondiale per giustificare un’azione
militare altrimenti priva di consensi. In
ogni caso l'art. 51 della citata Carta ONU,
legittimerebbe la reazione da parte di
uno Stato attaccato, anche contro dei
soggetti privati cheavesserocondottoattività
terroristica, prescindendo dal requisito
dell'imputabilità di particolari condotte di
favoreggiamento allo Stato che li ospita.
Addirittura, secondo la harbouring doctrine
(harbouring=dare ospitalità, sottinteso
terrorist), per l'imputabilità di attività
terroristiche allo Stato ospite sarebbe
sufficiente l’inabilità dei suoi apparati
preventivi e repressivi nell’affrontare il
terrorismo internazionale. La prevalente
dottrina ritiene tuttavia che l’attacco ad
un altro Stato possa ritenersi effettuato
in condizioni di legittima difesa, solo
allorquando questi sia sotto attacco armato
o che tale attacco si possa fondatamente
ritenere imminente. Non esiste peraltro una
prassi internazionale nel senso della citata
harbouring doctrine
, mentre il riferimento
all’Afghanistan pare inappropriato, perché
il ruolo di
Al Qaeda,
all’interno del Governo
di quello Stato, era tale che gli attacchi
terroristici ben potevano ad esso essere
ricondotti. Emerge comunquea tale riguardo
l’inadeguatezza della Carta U.N., prevista
allorquando principalmente il pericolo per
la Pace era concepito come uso della forza
tra entità sovrane e territoriali, mentre ci si
trova oggi ad affrontare una sfida portata da
organizzazioni terroristiche di varia natura,
ma dalle caratteristiche marcatamente
transnazionali, per la cui comprensione
e riconducibilità agli schemi del diritto si
è dovuto far ricorso ad un’interpretazione
particolarmente estensiva col rischio di
renderla eccessivamente soggettiva.
Le restrizioni U.E
. devono essere
considerate, rispetto ad alcuni stati e
prevalgono rispetto a quelle eventualmente
adottate da unoStatoMembro. Il necessario
fondamentogiuridicova ricercatonell’Art. 215
del Trattato di
Funzionamento dell’Unione
Europea
(TFUE) che prevede l’interruzione
o la riduzione, parziale o completa, delle
relazioni economiche e finanziarie da parte
dell’UE con uno o più paesi terzi, laddove
tali misure restrittive siano necessarie
per raggiungere gli obiettivi della
Politica
Estera
e di
Sicurezza Comune
(PESC).
La redazione di tale lista avviene in lingua
inglese ed è compito del Servizio Europeo
per l’Azione Esterna, includendo: lemisure
legislative basate sul citato art. 215 del
TFUE e quelle riferibili ai provvedimenti
del Trattato istitutivo dell’UE.
*Colonnello Guardia di Finanza
Col poetico nome yanagi
(salice) la Marina Imperiale
Giapponesedefiniva lemissioni
con cui venivano effettuati
scambi di uomini e materiali
strategici con la Germania
nazista durante la II G.M. (nel
riquadro - foto ricordo di un
equipaggio al termine della
rischiosa missione). Il tragico epilogo (23/06/44) di quella che avrebbe dovuto compiere il
sottomarino I-52, affondato ad ovest delle isole di Capo Verde da aerei americani, ha dato
un’indesiderata pubblicità al fatto che trasportasse 2,2 tonnellate di oro in lingotti, in parte
destinati in Svizzera per restarvi a disposizione della famiglia imperiale, invano attesi sulla
banchina di Lorient dall’ambasciatore del Sol levante nella repubblica Elvetica Fujimura,
che avrebbe dovuto scortare il prezioso carico.
Nel 1946 Luciano ebbe la concessione
della libertà sulla parola e il rimpatrio
in Italia. Viene considerato il padre del
moderno crimine organizzato, tanto che
la rivista Time Magazine lo ha inserito tra
i 20 uomini più influenti del XX secolo.
-
Terrorismo di matrice religiosa
, il
cui aspetto saliente è da considerarsi il
fanatismo degli adepti di basso livello, e
che non esclude il sacrificio, pianificato
o meno, della stessa vita dell’attentatore,
facilmenteottenibile, invistadi attesi vantaggi
in un’altra vita da parte dell’illuso fedele:
pascoli sempre verdi, fiumi in cui scorrono
liquidi di varia composizione, disponibilità
di vergini etc; può dirsi caratterizzato da
marcata irrazionalità da parte degli esecutori
materiali e per questo deve ritenersi il meno
prevedibile quanto a modalità attuative,
mentre le cospicue disponibilità economiche
restano in genere appannaggio personale
dei capi religiosi certo più razionali e, ça
va sans dire, meno vocati al sacrificio
personale e generalmente più attenti
ai vantaggi terreni; il trasferimento di
disponibilità può giovarsi dell’ḥawāla (o
hundi) un sistema informale basato sulle
prestazioni e sull'onore, i cui mediatori
si trovano generalmente in paesi a forte
presenza islamica, questo perché, fuori
dall’ipotesi illecita che ci occupa, viene
soprattutto impiegata per garantire le
rimesse degli immigrati verso le famiglie
d'origine; l’istituto ha comunque origini
assai risalenti, pur essendo vietato nel
diritto Romano, avendo influenzato il
contratto di agenzia nel
common law
e
lo stesso avallo nel diritto nostrano. La
Russia è il paese non islamico che ha
patito il maggior numero di vittime a causa
del terrorismo religioso (di matrice cecena
ma fondamentalista). L'attacco suicida
all'Aeroporto di Mosca-Domodedovo (2011)
attuato con l'uso di esplosivi, ha da solo
provocato 37 morti.
Il finanziamento del terrorismo
, che
condivide con il riciclaggio la sua natura
spesso transnazionale, anche a causa
del non infrequente intrecciarsi dei due
fenomeni (es. il contrabbando del petrolio
iracheno da parte di IS), ed un’ovvia
determinazione nel prevenirlo intervenendo
anche in tale aspetto, hanno condotto ad
un raccordo con lo strumento normativo
dell’antiriciclaggio, per la segnalazione di
operazioni sospette, finalizzata all’innesco di
attività investigativa,maancheconsiderando
i profili della tracciabilità delle operazioni
e dell’identificazione dei soggetti. Per lo
stessomotivo sono stati estesi, anche a tale
ambito, i compiti dell'ufficiodi coordinamento
delle Procure Distrettuali, ora
Direzione
nazionaleantimafiaeantiterrorismo
(DNAA),
che già aveva il compito di coordinare, in
ambito nazionale, le indagini relative alla
criminalità mafiosa e ad altri peculiari reati.
Il contrasto al finanziamento del
terrorismo
èstatomessoapunto ratificando
e dando esecuzione, con L. 28 luglio 2016,
n. 153, alle seguenti convenzioni: del
Consiglio d’Europa per la prevenzione del
terrorismo, fatta a Varsavia il 16mag. 2005;
internazionale per la soppressione di atti di
terrorismo nucleare, fatta a New York il 14
sett. 2005; Protocollo di Emendamento alla
Convenzione europea per la repressione
del terrorismo, fatto a Strasburgo il 15mag.
2003; del Consiglio d’Europa sul riciclaggio,
la ricerca, il sequestro e la confisca dei
proventi di reato e sul finanziamento del
terrorismo, fatta a Varsavia il 16mag. 2005;
del Protocollo addizionale allaConvenzione
del Consiglio d’Europa per la prevenzione
del terrorismo, fatto a Riga il 22 ott. 2015.
Sono stati conseguentemente introdotti
nell’ordinamento italiano i seguenti reati:
Art. 270-quinquies 1 cp
Finanziamento di
condotte con finalitàdi terrorismo.
Chiunque,
al di fuori dei casi di cui agli articoli 270-bis
e 270-quater.1, raccoglie, eroga o mette a
disposizione beni o denaro, in qualunque
modo realizzati, destinati a essere in tutto
o in parte utilizzati per il compimento
delle condotte con finalità di terrorismo
di cui all’articolo 270-sexies è punito con
la reclusione da sette a quindici anni,
indipendentemente dall’effettivo utilizzo
dei fondi per la commissione delle citate
condotte.
Chiunque deposita o custodisce i beni o
il denaro indicati al primo comma è punito
con la reclusione da cinque a dieci anni.
Art. 270-quinquies 2 cp
. Sottrazione
di beni o denaro sottoposti a sequestro.
Chiunque sottrae, distrugge, disperde,
sopprime o deteriora beni o denaro,
sottoposti a sequestro per prevenire il
finanziamento delle condotte con finalità
di terrorismo di cui all’articolo 270-sexies,
è punito con la reclusione da due a sei
anni e con la multa da euro 3.000 a euro
15.000.
Gli ARO
(Asset Recovery office)
sono
punti di contatto centrali nazionali di
cui la UE ha imposto agli stati membri
(decisione 2007/845/GAI del Consiglio)
l’istituzione o la designazione. Loro compito
è una cooperazione rafforzata, volta
all’individuazione efficiente e tempestiva di
beni e proventi di origine illecita, sul territorio
dell'Unione. Gli ARO possano scambiarsi
informazioni emigliori pratiche, siaa richiesta
che spontaneamente, anche se nei diversi
ordinamenti possono essere inquadrati
tra autorità di genere diverso (giudiziaria,
amministrativa, o semplicemente autorità
incaricata dell’applicazione della legge).
Gli scambi devono avvenire in accordo alle
condizioni stabilite dalla decisione quadro
2006/960/GAI e nel rispetto delle vigenti
disposizioni in materia di privacy. Tale
ultimo aspetto può tuttavia costituire un
intralcio di non poco conto, da considerare
tuttavia con attenzione.
Il Congelamentodi risorse economiche
deve intendersi riferibile al divieto, operato a
seguito dell’applicazione di norme nazionali
o U.E, di trasferimento o disposizione
operati su fondi, beni e servizi, utilizzo
di risorse economiche, compresi, a titolo
semplificativo, la loro vendita, la locazione,
l’affitto o la costituzione su di essi di diritti
reali di garanzia.
GAFI-FATF
(Gruppo d’Azione Finanziaria
internazionale - Financial Action Task
Force) è un organismo intergovernativo
che promuove, soprattutto attraverso
indirizzi normativi e principi guida, la lotta al
riciclaggio dei capitali di illecita provenienza
e la prevenzione del finanziamento al
terrorismo (dal 2001), da ultimo Ha un
mandato esteso anche al contrasto del
finanziamento della proliferazione di armi
di distruzione di massa. Nell’ambito delle
otto raccomandazioni speciali, volte a
rendere operative le risoluzioni O.N.U.,
Il GAFI ha da ultimo segnalato alcuni
settori come particolarmente esposti al
finanziamentodel terrorismo: organizzazioni
non profit, servizi di money transfer, bonifici
transfrontalieri e trasferimenti di contante
al seguito.
I
presìdi
sono in continua evoluzione,
considerando la necessità di adeguarli
agli standard e alle raccomandazioni del
GAFI-FATF (vds oltre) in primis, ma anche
dell’OCSEe di altri organismi internazionali.
Le recenti vicende dei
Panama Papers e
dei Malta-files
, quest’ultima da ritenersi
un filone della prima, hanno svelato uno
scenario inquietante, considerando il ruolo
di alcune società d’intermediazione operanti
nei paradisi fiscali, che hanno gestito fittizie
intestazioni di conti da parte di 214.000
società e 14.000 clienti. Tra i beneficiari
si registrano almeno 143 uomini politici
di varia nazionalità, tra cui un capo di
governo e 11 capi di stato. Infine 33 di tali
personalità utilizzatrici risultano “listate” per
essere “politicamente esposte” non solo a
ragione delle importanti cariche pubbliche
ricoperte (art. 1 LA) ma anche per la loro
riferibilità a stati a rischio, come la Corea
del Nord, la Russia, la Siria e l’Iran.
www.
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www.
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