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Stamani unamandria di mucche è stata portata dal pascolo

alle stalle a Fontanareda occupando parzialmente la

statale, sotto l’occhio vigile della pattuglia della Polizia

Stradale di Rocca che ha garantito la sicurezza degli

animali e del traffico.Anche questo è unmodo di prestare

servizio alla comunità. Mettiamo un Like. (ASAPS)

CAPRE IN FUGA

catturate lungo l’autostrada

E’ successo lungo l’autostrada

A7, nel tratto appenninico tra

Genova e Bolzaneto.

Alcuni utenti hanno telefonato

allarmati alla sala radio della

Polizia Stradale avvisando che

lungo quel tortuoso itinerario

stavano circolando… due

caprette.

Una situazione pericolosa per i

due ovini ma soprattutto per gli

automobilisti che, lì circolando in una mattinata piovosa,

certo non si aspettano delle caprette saltellanti davanti

al parabrezza.

SubitounapattugliadellaStradalediGenovaSampierdarena

viene inviata sul posto. In questi casi il modus operandi

prevede di fare “safety car” fino alla zona interessata

per poi cercare di catturare, nel vero senso della parola,

il problema.

I due piccoli ungulati si sono nel frattempo infilati nella

galleria “Campora” e passeggiano giudiziosamente sul

marciapiede.

Gli agenti le intercettano ma non è facile arrestarle: le

zampe sono corte ma svelte ed agili.

Alla fine, coadiuvati da personale della manutenzione

autostradale, le caprette vengono bloccate e caricate

su un furgone.

Mentre si cerca di capire il punto di ingresso, onde

evitare che ciò si ripeta, le due ora salutano il traffico

dai lontani prati dei Giovi.

Etilometri fuori uso: parte

da Forlì l'interrogazione al

ministero dei Trasporti

Una tematica che ha visto anche Asaps,

(Associazione Sostenitori e Amici della Polizia

Stradale) in prima linea

Il deputato Marco Di Maio ha presentato, insieme ad altri

11 colleghi, un’interrogazione parlamentare al Ministro

delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, per

chiedere chiarimenti sull’utilizzo degli etilometri da parte

degli operatori della sicurezza stradale. Una tematica

che ha visto anche Asaps, (Associazione Sostenitori e

Amici della Polizia Stradale) in prima linea per riaffermare

l'importanza di questo

strumentonellalottaper

la sicurezza stradale

e la prevenzione.

"Oltre lametàdei dispo-

sitiviperiltestalcolemico–

sileggenell’interrogazione

– è attualmente fuori

servizio poiché ferma

nel “Centro Superiore

RicercheProveAutoveicoli

e Dispositivi” (Csrpad) del Ministero delle Infrastrutture

e dei trasporti, in attesa della revisione annuale o per

la loro riparazione". "Da oltre un anno - prosegue il

testo - la sede di Roma del Csrpad risulta essere non

funzionante, con il conseguente invio degli etilometri

alla sede di Milano; tale inconveniente provoca un

prolungamento dei tempi di restituzione dei suddetti

apparati, con conseguenti gravi difficoltà per i comandi

della Polizia Stradale e gli uffici delle Polizie Locali".

Inoltre, "una recente gara di appalto avrebbe dovuto

individuare imprese private che si facessero carico di

tali revisioni, ma ad oggi sembra essere ancora senza

esito". Con questa interrogazione - dichiara Di Maio - si

vuole stimolare il ministero a fornire una risposta agli

operatori del settore che svolgono un ruolo di notevole

rilevanza per la sicurezza degli utenti sulle nostre strade".

"Alla luce dei provvedimenti fondamentali approvati

dal Parlamento – penso ad esempio all’introduzione

nel codice penale del reato di omicidio stradale –, che

hanno dimostrato quanto sia stato centrale nel corso

di questa legislatura il tema della sicurezza, io e i miei

colleghi confidiamo che il governo e il Ministro interrogato

possano intervenire per consentire ai lavoratori della

Polizia Stradale di compiere il proprio incarico nelle

condizioni più appropriate e con i mezzi adeguati",

conclude.

da forlitoday.it.

Holo, il primo triangolo stradale

olografico

Lo ha brevettato un inventore napoletano: si

fissa sul retro di ogni mezzo e proietta a terra un

triangolo visibile dai 30 ai 50 metri di distanza,

attirando l’attenzione dei veicoli in arrivo grazie

alla sua luce intermittente

Si chiama Holo ed è il primo triangolo stradale olografico

al mondo, creato da un inventore italiano che si chiama

Fabio Lettieri. Ideale soprattutto per i motociclisti, Holo

può essere fissato con semplicità sul retro di ogni mezzo

e proietta a terra un triangolo visibile dai 30 ai 50 metri

di distanza, attirando l’attenzione dei veicoli in arrivo

grazie alla sua luce intermittente.

Holo è sbarcato in anteprima sulla piattaforma di

crowdfunding Ulule per finanziare la realizzazione del

primo test di produzione da lanciare sul mercato.

Ogni anno oltre 7.000

automobilisti vengono

investiti nel tentativo di

posizionare il triangolo

mobiledi segnalazione

sustradepocoilluminate.

Cosa ancor più grave,

nonesisteunsistemadi

allertapermoto,scooter

e auto per disabili.

Holo si può fissare con semplicità sul retro di ogni mezzo

grazie al suo grip ultra resistente, ha un’autonomia di oltre

5 ore, è compatto (poco più di 5 cm) ed è impermeabile.

Si rivela ideale soprattutto per chi viaggia in moto,

poiché consente di avere sempre con sé il triangolo da

posizionare in caso di emergenza. Il dispositivo è anche

un formidabile aiuto per persone con disabilità motorie

che saranno in grado di posizionarlo sul tettuccio della

macchina, senza dover scendere dall’auto.

“Oggi con il cellulare è possibile accendere termosifoni

di una casa in montagna a 300 km di distanza, eppure

per posizionare un triangolo stradale di notte bisogna

rischiare la vita. Non esiste tra l’altro un pacchetto

di sicurezza per ciclomotori, almeno fino ad oggi”,

spiega Fabio Lettieri, napoletano, 43 anni, dal 2015

collaboratore con diverse Università tra le quali NYU,

Miami University, UCLA, e in Italia con l’Università

di Cassino e Salerno dove collabora allo sviluppo di

tecnologie legate alla sicurezza atte a migliorare la vita

quotidiana delle persone e facilmente fruibili da tutti.

Holo è già stato prototipato, brevettato e presentato

al Ministero dei Trasporti come tool da inserire nel kit

sicurezza per automobilisti e motociclisti.

da repubblica.it/motori

Il Comandante della Sottosezione

di Grottaminarda (AV) l’Ispettore

Antonio De Bellis va in congedo

Un vero pezzo pregiato della Polizia Stradale,

stimatissimo dal personale e dai colleghi di tutte

le forze di polizia appende la giubba al chiodo

Antonio De Bellis

Comandante della

Sot tosez i one d i

Grottaminarda(AV)dal

2006evicecomandante

provincialedellaStradale

di Avellino dopo 42

anni di veramente

onorato servizio va

in congedo.

Un altro pezzo pregiato dellaPoliziaStradale, stimatissimo

dal personale e dai colleghi di tutte le forze di polizia

appende la giubba al chiodo.

Antonio, da sempre associato all’ASAPS, è stato un vero

maestro della cultura della sicurezza stradale anche in

chiave interforze. Comandante attento e scrupoloso si

è guadagnato l’affetto e la stima del personale e dei

superiori.

Grande cultore del Codice della Strada e delle regole

della circolazione De Bellis è stato spesso un magistrale

docente nei momenti formativi della Specialità ma

anche di aggiornamenti professionali congiunti con le

altre forze di polizia.

Antoniosicuramentecontinuerà il suo impegnoprofessionale

sul versante della formazione continuando a contribuire

nell’impegno di una sicurezza stradale improntata da una

vera ed elevata professionalità degli operatori di polizia.

GrazieAntonioper tuttoquello chehai fattoe rappresentato.

La Stradale te ne è grata, ma anche la gente comune..

(ASAPS)

Il test del palloncino è falsato se

l'operatore ha usato il disinfettante

Nel 10% dei casi risultati sbagliati,

colpa dell' alcol nel gel

Quando si fa il test del

'palloncino'perverificare

una eventuale guida

in stato di ebbrezza

se chi lo somministra

si è lavato con un gel

per le mani si rischia

di avere un responso

positivo anche se chi

lo fa non ha bevuto.

Lo afferma uno studio

pubblicato sul Journal of Forensic Sciences del Missouri

Department of Health and Senior Service.

Molti dei detergenti in gel contengono alcol, spiegano gli

autori, e anche se questo non può passare attraverso

la pelle c'è comunque una percentuale che evapora.

Per verificare se questo può influenzare le misure

dell'alcol test sono state prese 65 persone totalmente

sobrie, che sono state suddivise in tre gruppi, ognuno

testato con un tipo differente di analizzatore. In tutti i

casi gli operatori si sono lavati con il gel prima della

misura, aspettando che tornassero asciutte prima

della misura. Nel 10% dei casi l'analisi ha dato esito

positivo, nonostante i soggetti non avessero bevuto,

mentre in un altro 31,5% lo strumento è andato in

errore. "Potrebbe essere opportuno - sottolineano gli

autori nelle conclusioni - avvisare gli operatori su questa

possibilità, per evitare false accuse".

da ansa.it

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