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Ecco come cambiano gli effetti dell’alcol

a seconda della quantità ingerita

Cresce la tendenza a guidare in modo rischioso, i riflessi

vengono leggermente disturbati

La manovra frenante diventa più brusca e inadeguata

Si riduce l’elaborazione mentale delle percezioni sensoriali

Si riduce la facoltà visiva laterale i segnali stradali vengono

scorti a fatica

Sale la possibilità di commettere errori di guida abbastanza

gravi

I tempi di reazione subiscono un forte prolungamento

Si aggravano i sintomi precedenti. E’ compromessa la capacità

di valutazione delle distanze, calano l’attenzione e la sensibilità

alla luce rossa

La capacità di adattamento all’oscurità diminuisce: è fortemente

compromessa la valutazione degli ingombri stradali, della

posizione del veicolo, della velocità e dei movimenti di guida

Diventa assolutamente inadeguato il livello della capacità

visiva e di attenzione, i tempi di reazione sono disastrosi. Lo

stato di ebbrezza si fa palesemente visibile a chi controlla

20

30

40

50

70

90

60

80

100

9

8

Non bere

più del tuo

motore

Non bere

più del tuo

motore

psicomotorie e psicosensoriali dell’uomo, avrebbe

senso negare l’alcol a chi si mette al volante.

Infatti già con valori di 0,2 grammi/litro il guida-

tore tende a guidare in modo più imprudente a

causa della riduzione della percezione del rischio.

I riflessi incominciano ad essere alterati con

difficoltà a prestare attenzione contemporane­

amente a più fonti di informazione.

A 0,4 grammi/litro i problemi diventano più seri

in quanto la vista si altera e i segnali stradali

vengono percepiti con difficoltà, la soglia di

vigilanza è rallentata come pure l’elaborazione

mentale. Diventa difficile coordinare le perce­

zioni con i movimenti. I movimenti e le manovre

sono eseguiti in maniera brusca.

A 0,5 grammi/litro la visione laterale si riduce

ulteriormente, con difficoltà a guardare nello

specchietto retrovisore (sia l’interno sia l’esterno)

e ad affrontare un sorpasso con la certezza di

scorgere un eventuale altro autoveicolo già in

corsia di sorpasso.

Si riduce del 30-40% la percezione degli stimoli

sonori e luminosi con la conseguenza di non

reagire prontamente ad eventuali segnalazioni

di pericolo: si rischia di non sentire o sentire in

ritardo l’avviso di un clacson o di venire abbagliati

dai fari di un’auto che viaggia in senso contrario

con accecamento temporaneo. “Quando al sabato

sera bevo qualche lattina di birra, mi sento più

allegro, mi sembra di essere più bravo a guidare.

Perché rinunciare? E poi prima di guidare bevo

anche due caffè, perché mi hanno detto che il

caffè aiuta a eliminare più in fretta l’alcool”. È

un modo di ragionare corretto?

Assolutamente no. Quella apparente sensazio-

ne di benessere (se l’alcol è assunto in piccole

dosi) è uno degli effetti che l’alcol determina

sul nostro cervello ed è spesso la spinta a non

rinunciare a bere. All’euforia segue però la son-

nolenza quando ad alcolico segue alcolico. E le

conseguenze sono una errata percezione della

realtà che porta a guidare in maniera rischiosa

e a sottovalutare i pericoli per sé e per gli altri.

Inoltre bere del caffè non aiuta a diventare sobri.

E neanche una doccia fredda.

Sfatiamo altri luoghi comuni, per esempio che

l’alcol aiuta la digestione (è vero il contrario, la

rallenta), che l’alcol dà forza (dà invece seda-

zione), che l’alcol aumenta i riflessi (anzi, sono

rallentati), che l’alcol dà sicurezza (è una falsa

impressione dettata dalla progressiva perdita di

controllo del proprio comportamento).

È pericoloso associare farmaci e alcol? Certa-

mente, e imprevedibili sono gli effetti, poiché

ogni individuo può avere un modo proprio

di rispondere non solo al farmaco ma anche

all’alcol. Molti farmaci tranquillanti e ansiolitici,

antistaminici (soprattutto quelli di vecchia gene-

razione, desclorfeniramina, corfeniramina), antidepressivi, analgesici, farmaci contro il mal

d’auto, farmaci usati contro i disturbi gastrointestinali di origine nervosa, che contengono

ansiolitici, possono provocare sonnolenza riducendo la capacità di concentrazione, alterano

i riflessi allungando i tempi di reazione, influenzano negativamente la valutazione della

distanza e della velocità.

L’associazione con l’alcol accentua questi effetti. Naturalmente il discorso non va generalizzato

perché ogni individuo ha un proprio modo di rispondere in ragione non solo al farmaco ma

anche alle condizioni psicosiche al momento dell’assunzione ed alla dose ingerita.

Quanto alcol c’è nel tuo bicchiere?

UNITA’

GRADAZIONE

ALCOLICA

BIRRE

NORMALI

1 BOCCALE PICCOLO

1 BOCCALE GRANDE

1

1

1/2

3,0°-3,5°

3,0°-3,5°

BIRRE

ESTERE

1 BOCCALE PICCOLO

1 BOCCALE GRANDE

1

1/2

2

3,6°-4,5°

3,6°-4,5°

SUPER

ALCOLICI

1 MISURA STANDARD (40)

1 BOTTIGLIA

1

1/2

30

38°

38°

VINO

1 bicchiere standard (130ml)

1 bottiglia (750 ml)

1 litro

1

1/2

8

1/2

11

12°

12°

12°

Un bicchiere di vino, un boccale di

birra, un bicchierino di superalcolico

si considera che contengano la

stessa quantità di alcol

(1

1/2

unità alcolica)

alcolemia (mg./100 ml.)

0

0

=2 unità

di 55 Kg.

1/2 bicchieri

=3 unità

0

0

di 70 Kg.

2/3 bicchieri